TRAMA DUPLEX - UN APPARTAMENTO PER TRE
Duplex - Un appartamento per tre, commedia diretta da Danny DeVito, segue le disavventure di una giovane coppia di New York.
I novelli sposi Alex Rose (Ben Stiller) e Nancy Kendricks (Drew Barrymore) sono in cerca della casa dei loro sogni. Finalmente scoprono l'appartamento perfetto a Brooklyn, dove si trova una bellissima bifamiliare. L’unico difetto è che l’ultimo piano della casa è ancora abitato da Mrs. Connelly (Eileen Essell). Supponendo che la signora, anziana e decrepita, non gli possa arrecare alcun disturbo, Alex e Nancy decidono di comprare la casa.
Tuttavia la coppia deve ben presto ricredersi sull'acquisto: all'apparenza fragile e tranquilla, Mrs. Connelly è in realtà un’energica e rumorosa vecchietta, con hobby a dir poco molesti, praticati a ogni ora del giorno e della notte. Ciò crea non pochi problemi ad Alex, il quale viene continuamente disturbato dalla signora mentre è intento a scrivere il suo libro.
Quella che all'inizio era solo una situazione fastidiosa, degenera in una vera e propria guerra tra vicini, fatta di dispetti di ogni tipo e denunce alla polizia. Quando sia Alex che Nancy perdono entrambi il lavoro a causa di Mrs. Connelly, i due prendono una decisione estrema: assoldano un killer per fare fuori l’anziana signora...
CRITICA DI DUPLEX - UN APPARTAMENTO PER TRE
"Povero Danny De Vito. Secondo fiasco consecutivo da regista dopo il sottovalutato 'Eliminate Smoochy'. Parliamo di 'Duplex - Un appartamento per tre', commedia più grigia che nera in cui i giovani sposi Ben Stiller e Drew Barrymore vengono tormentati dalla pestifera vecchina (Eileen Essell) che vive sopra il loro appartamento. De Vito cerca di rifare 'Getta la mamma dal treno' commentando la vicenda in perfida voce over come ai tempi de 'La guerra dei Roses' (in italiano lo doppia Pino Insegno). Ma non c'è vera cattiveria e nessuno vuole fare troppo male ai divi Stiller e Barrymore, che non legano affatto. Le scene migliori sono tra Stiller e la Essell, ennesima vecchietta indistruttibile dopo l'Irma P. Hall di 'Ladykillers'." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 19 giugno 2004)
