TRAMA DISTANCE
Tre anni dopo uno spaventoso massacro perpretrato per motivi religiosi, quattro amici si ritrovano sul luogo della strage, nei pressi di un lago. Tornando lì i quattro cercano conforto per la perdita degli amici.
CRITICA DI DISTANCE
"L'interesse principale di 'Distance' è l'indagine sulle personalità dei morti, che rivela angolazioni insospettate anche dai loro congiunti. Lo stile è contemplativo, disteso nel tempo, attento a imprigionare nell'immagine lo spirito dei paesaggi naturali". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 11 maggio 2001) "Il commento musicale, bandito nella forma tradizionale, è la colonna sonora degli spazi, la città dove vivono una vita 'giapponese' angusta e indifferente, il lago fumigante nel quale si spinge il pontile del disastro come un braccio tra la vita e la morte, la foresta chiacchierona dove sono costretti a rifugiarsi per una notte scoprendo, da un sopravvissuto al massacro, le ragioni metafisiche e spirituali di un crimine esistenziale davanti al quale nessuno si sente innocente. E tutti sono meno distanti". (Silvio Danese, 'Il giorno', 11 maggio 2001)
