DAU. Natasha, film diretto da Ilya Khrzhanovskiy e Jekaterina Oertel, è ambientato nell'URSS degli anni '50, nello specifico in un istituto di ricerca segreto, sito a Mosca. Qui lavora Natasha (Natalia Berezhnaya), che gestisce la mensa, insieme alla giovane assistente Olga (Olga Shkabarnya), troppo pigra per pulire. Tra le due c'è un legame madre-figlia, che come tutti i rapporti genitoriali è conflittuale e dettato da un sentimento di amore e odio allo stesso tempo. Olga, come tutte le sue amiche, spera un giorno di incontrare il grande amore e vivere una favola romantica, che cambi per sempre il suo futuro; questo suo romanticismo la spinge a prendere in giro Natasha, che ha sprecato la sua giovinezza dietro Blinov, un uomo sposato.
Una sera le due donne si ubriacano insieme a un gruppo di scienziati e di apparatchik, funzionari del Partito Comunista, trattenuti nell'istituto per un esperimento di radiazione, condotto dal francese Luke Biguet (Luc Bigé). Quest'ultimo totalmente ubriaco finisce a letto con Natasha, ma la donna non immagina in che guaio si sia cacciata. I servizi segreti, venuti a sapere del rapporto sessuale consumato, interrogano e umiliano Natasha per poi indurla a entrare a far parte del KGB.
Presentanto in anteprima mondiale al Festival di Berlino 2020, dove si è aggiudicato Orso d'argento per il Miglior contributo tecnico. Il produttore Sergey Adonyev e del regista Ilya Khrzhanovskiy hanno realizzato il più grande set che sia mai stato costruito per ricreare le condizioni di vita nell'Unione Sovietica tra il 1938 e il 1968, coinvolgendo oltre 400 attori non professionisti che sono stati chiamati a vivere all'interno del set per tre anni
Attore | Ruolo |
---|---|
Natalia Berezhnaya | Natasha |
Olga Shkabarnya | Olga |
Vladimir Azhippo | Azhippo |
Alexei Blinov | Prof. Blinov |
Anatoliy Sidko | Palych |
Luc Bigé | Luc |
Alexandr Bozhik | |
Valery Andreev | |
Raisa Voloshchuk |
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