Il documentario, che è stato realizzato durante una spedizione in Cina e in Indonesia, non si limita a presentare gli aspetti esterni delle lontane regioni attraversate; ma rispecchia altresì la vita di quelle popolazioni nell'attività quotidiana, nelle feste, nelle cerimonie, nei riti; ne fa conoscere gli usi, i costumi, le tradizioni, le credenze, gli atteggiamenti spirituali. Nella prima parte il film descrive minuziosamente una pagoda dedicata al buddismo e i riti, che vi si compiono, nonché le isole dei cento vulcani; la seconda parte comprende la descrizione di un viaggio nell'interno dell'isola di Saravac, lungo il corso di un fiume, fino ai villaggi dei cacciatori di teste.
<<(...) Tutti questi pregi (la bellezza delle immagini di Craveri, il ritmo ampio e solenne del montaggio, la colonna sonora), danno a 'Continente perduto' una indubbia forza di suggestione che ne spiega il successo: al quale certamente contribuisce la stessa romantica e mitologica impostazione del documentario da parte dei registi Cras e Moser, cui corrisponde il commento parlato e scritto da Orio Vergani (...)>>. (L. Chiarini, <
- NASTRO D'ARGENTO PER LA MIGLIOR MUSICA E MIGLIOR IMPIEGO DEL CINEMASCOPE. - PREMI SPECIALE DELLA GIURIA AL FESTIVAL DI CANNES 1955.- QUASI TUTTI I TESTI ATTRIBUISCONO LA REGIA DEL FILM ANCHE A CRAVERI E LAVAGNINO MA NON SONO ACCREDITATI NEI TITOLI DI TESTA.
Ecco tutti i premi e nomination Festival di Cannes 1955
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 1955