LA TRAMA DI CONFIDENZE AD UNO SCONOSCIUTO
Nel 1907, Natalia moglie di un affermato dentista di San Pietroburgo e mamma di un delizioso bambino, vive in un abitazione signorile della città fra i fasti (e la corruzione) di un mondo zarista in declino e le inquietudini di una rivoluzione ormai alle soglie. Sembra unicamente occupata in cosmesi, acconciature, abbigliamento e cappellini vezzosi e nei rapporti sessuali ormai ripetitivi e abitudinari col marito, che alterna con disinvoltura con quelli più variegati con alcuni amanti. Per il resto, la finzione, l'indifferenza, l'aridità dei sentimenti, uno scetticismo morale incredibile ne fanno una donna tutta in negativo. Improvvisamente, passeggiando col figlio fra le bancarelle di un mercato ai bordi del fiume Neva, incontra uno sconosciuto molto cortese e disponibile, al quale fa - con tono spregiudicato e come di sfida - alcune confidenze sull'andamento del proprio vivere privato.
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RECENSIONE
Cosa intendeva raccontare Bardawil con questo astruso melò dagli inafferrabili risvolti storico-politici? In un coro di figurette che non arrivano a diventare personaggi, Sandrine e William attraversano il film con l'aria (e come dargli torto?) di non capire che ci stanno a fare: manieristici, poco convincenti e, quel che è peggio, senza mai amalgamarsi. (La Stampa, Alessandra Levantesi, 17/6/96)
INTERPRETI E PERSONAGGI DI CONFIDENZE AD UNO SCONOSCIUTO