Nel 1901 nella città di Uppsala, in Svezia, Henrik Bergman, uno spiantato studente di Teologia che convive nascostamente con la cameriera Frida Strandberg, s'innamora, ricambiato, di Anna Akerblom, la pervicace sorella del suo amico Ernst. Questo amore è osteggiato dalla signora Karin, la madre di Anna, la quale, essendo a conoscenza della relazione di Henrik con Frida, costringe il giovane a partire dopo aver scritto una lettera d'addio ad Anna. Henrik però pensa sempre a lei e vuole incontrarla ma Anna lo respinge. Successivamente Frida riesce a convincerla che Henrik è innamorato di lei, ed è disposta a farsi da parte. Frattanto Anna ha contratto la tubercolosi e deve andare in sanatorio, in Svizzera. Guarita, scrive ad Henrik ma la madre distrugge la sua lettera e porta la figlia in Italia per un lungo viaggio. Alla morte del marito, Karin rivela alla figlia il particolare della lettera bruciata e la ragazza decide di tornare all'istante e di sposare Henrik. Prima però vanno a visitare la futura parrocchia di lui, Forsboda, nel Nord, e passano a visitare Alma, madre di Henrik, apparentemente affettuosa ma in realtà atterrita dall'idea che un'estranea le porti via l'adorato figlio. All'arrivo a Forsboda scoppiano litigi sia per la futura disposizione delle stanze, sia per il luogo del matrimonio: tuttavia la cerimonia avviene poi con grande fasto ad Uppsala. Rinunciando al viaggio di nozze i due sposini salgono sul treno e raggiungono la sperduta parrocchia. Qui vi sono serie tensioni sociali per la crisi produttiva e gli operai della locale fonderia sono in fermento. Il direttore, Nordenson, tenta di tirar dalla sua parte il giovane pastore che invece è dalla parte degli operai. Frattanto ai due giovani coniugi, che hanno accolto in casa Petrus, un ragazzino disadattato ma intelligente, avido divoratore di libri, nasce un figlio, Dag. Poi viene offerto ad Henrik l'incarico di cappellano all'ospedale di Stoccolma: gli sposi si recano a corte dove incontrano la regina Vittoria, ma rinunciano e restano a Forsboda, dove c'è uno scontro nella Cappella tra il pastore e Nordenson, che è ateo, e vuole sottrarre le due figlie alla preparazione alla comunione. Grazie all'ostilità di Nordenson, intorno alla coppia si fa il vuoto: Petrus, avendo udito Anna dire di non volerlo più ospitare, tenta di affogare nel fiume il piccolo Dag, e viene restituito ai genitori adottivi. Anna, in lite con Henrik, torna dalla madre ad Uppsala. Mentre qui lei festeggia un Natale in famiglia, il marito assiste al montare delle agitazioni operaie ed al suicidio di Nordenson. Deluso, Henrik va a trovare Anna, nuovamente incinta, ad Uppsala, dove le rivela di aver accettato l'incarico reale a Stoccolma, ed i due si riconciliano. Serie tv, Show e Film su NOW!
"Questo film, scritto e sceneggiato da Ingmar Bergman, mostra i difficili rapporti che hanno caratterizzato il matrimonio dei genitori. Di chiara derivazione televisiva, il lavoro è un ben riuscito affresco sui primi anni del secolo in Svezia visti con gli occhi di una coppia di diversa estrazione sociale. La spensierata e capricciosa Anna deve fare i conti con la miseria, morale e materiale, del prossimo, ed il povero, cocciuto e collerico Henrik deve mediare tra la sua povertà ed il ceto della futura moglie, tra la fede nella sua missione di prete e le complessità psicologiche e pratiche che sorgono nel dover mediare i doveri del pastore d'anime con quelli di marito e padre. Accattivante, per bellezza d'immagini e freschezza di recitazione nella prima parte, fino al matrimonio di Henrik, il film risente della evidente volontà di Bille August di seguire alla lettera i diktat del grande Ingmar, che qui, almeno come sceneggiatore, sembra come incapace di uscire dalla rivisitazione, tra l'ossessivo ed il narcisistico, dei luoghi e delle situazioni tipiche della sua precedente filmografia: e questo nuoce al regista ed agli interpreti, che a lungo andare risentono un po' dello sclerotizzarsi del copione, e dopo l'iniziale entusiasmo sembrano adeguarsi al clima un po' ripetitivo del tutto." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 113, 1992)
- PALMA D'ORO A BILLE AUGUST E PREMIO COME MIGLIORE ATTRICE A PERNILLA AUGUST AL 45. FESTIVAL DI CANNES (1992).
Attore | Ruolo |
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Jan Blomberg | Il Conte Svante |
Lena Brogren | Signorina Lisen |
Irma Christensson | Ebba Bergman |
Inga Lill Ellung | Mejan |
Lena Endre | Frida Strandberg |
Samuel Froeler | Henrik Bergman |
Leif Forstenberg | Signor Johansson |
Bjorn Gustavson | Jesper Jakobsson |
Niklas Hald | Baltzar Kugelman |
Lena T. Hansson | Magda Sael |
Eva Groendahl | Martha Akerblom |
Björn Granath | Oscar Akerblom |
Lennart Hjulstoem | Direttore Fonderia |
Keve Hjelm | Fredrik Bergman |
Roland Hedlund | Il Fattore |
Gun Joensson | Marta Lagerstam |
Dan Johansson | Justus Bark |
Margaretha Krook | Blenda Bergman |
Cecilia Lagerkvist | Signorina Siri |
Boel Larsson | Mia |
Mona Malm | Alma Bergman |
Pernilla Oestergren | Anna Akerblom/Bergma |
Ghita Nørby | Kann Akerblom |
Gunilla Nyroos | Svea Akerblom |
Björn Kjellman | Ernst Akerblom |
Börje Ahlstedt | Carl Akerblom |
Hans Alfredson | Il Curato |
Marie Richardson | Marta Werkelin |
Elias Ringqvist | Petrus Farg |
Sif Ruud | Beda Bergman |
Mikael Segerstrom | Gustav Akerblom |
Viveka Seldahl | Signora Johansson |
Max von Sydow | Johan Akerblom |
Sven Wollter | Il Vescovo |
Ecco tutti i premi e nomination Festival di Cannes 1992