Nel 1830 in un paese dell'lnghilterra, poiché i braccianti agricoli vengono pagati così poco da non poter sfamare le proprie famiglie, sei di loro, capeggiati da George Loveless, si riuniscono in un'associazione segreta, sperando di poter far valere così i loro diritti, senza compiere atti di violenza, senza minacciare alcuno, senza violare la legge. Il proprietario più importante del paese, fingendo di accogliere le loro richieste, promette di concedere a tutti un aumento sulle tariffe, ma poi, al momento di consegnare le paghe, riduce ancora il loro misero compenso. In una richiesta in tribunale, in cui i braccianti cercano di ottenere che il loro datore di lavoro mantenga le sue promesse, essi vengono completamente sconfitti, grazie alla falsa testimonianza di un sacerdote, che, per non inimicarsi il potente padrone, giura il falso. Da quel momento per i sei uomini coraggiosi comincia una vera persecuzione: essi vengono arrestati come sovversivi, incatenati e mandati ai lavori forzati in Australia. Da Londra giungono subito misteriosi aiuti per le famiglie dei deportati, con la promessa che tale soccorso non cesserà, finché i mariti e padri saranno prigionieri. Intanto, questi in Australia sono trattati come pericolosi malfattori, vengono assegnati a lavori massacranti, nutriti con cibo insufficiente, puniti crudelmente per la minima mancanza. George si ammala gravemente, e il resto del gruppo cade in mano ad un sorvegliante aguzzino e vizioso, che sfoga su di loro il suo sadismo, fin quando viene ucciso e lasciato in pasto ai rapaci. Dopo alcune vicissitudini il più anziano del gruppo si mette ad istruire una tribù di aborigeni ancora selvaggi, mentre un altro, giovane ed attraente, vie- ne venduto come schiavo ad una ricca e bella vedova, che gli fa delle chiare offerte amorose, ma lui la respinge decisamente, perché ama sempre la moglie lontana. A seguito di tante sofferenze, arriva finalmente per i deportati la sospirata liberazione: la loro completa innocenza è stata riconosciuta ed essi possono tornare in patria: ora sono uomini liberi.
Questo affresco sociale del regista Bill Douglas ha il suo maggior merito nella bellezza delle immagini, spesso veramente suggestive. (Segnalazioni Cinematografiche)
Attore | Ruolo |
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Keith Allen | James Hammett |
Stephen Bateman | Tom Stanfield |
Katy Behean | Sarah Loveless |
Robin Soans | Georges Loveless |