L'atteggiamento altezzoso, rigido e duro di un allievo anziano dell'Accademia militare, nei riguardi dei più giovani, provoca una denuncia. Durante il processo davanti al Consiglio di disciplina, si ricostruisce la sua vita passata: chiamato alle armi, il giovane si lega d'amicizia al suo capitano poi, nominato tenente, parte con lui per l'Africa. Un giorno riceve l'ordine d'attaccare, con un'azione di fianco, un carro armato; mentre il capitano l'attaccherà di fronte. Il successo dipende dalla simultaneità degli attacchi, ma per lo scoppio di una granata, il tenente rimane tramortito e inizia l'azione con ritardo. Nel frattempo il capitano viene sopraffatto e ucciso. Profondamente scosso dal doloroso caso, il tenente se ne attribuisce la responsabilità e giunge fino ad accusarsi d'assassinio di fronte alla vedova, che cerca di rincuorarlo e finisce coll'innamorarsi di lui. Ma il ricordo del tragico episodio lo tormenta, lo rende ingiusto con sé e duro con gli altri. In seguito all'inchiesta tutta la verità viene alla luce e l'imputato potrà ricostruire la sua vita.