Città nuda, film diretto da Constantinos Giannaris, segue le vicende di un gruppo di adolescenti emarginati. Essi vivono in un quartiere periferico di Atene, ma provengono dal Ponto, una regione che si affaccia sulle coste del Mar Nero, e sono tutti originari di famiglie russe emigrate in Grecia dopo la dissoluzione dell’Unione sovietica. Né russi né greci, questi giovani fanno fatica ad integrarsi e rimangono ai margini della società, diventando i protagonisti di dure storie di sopravvivenza tra povertà e crimine.
Sradicati culturalmente e socialmente, questi ragazzi sono pronti a tutto, in un ambiente che li porta inevitabilmente sui binari della tragedia. Tra essi c’è il diciassettenne Sasha (Stathis Papadopoulos), che accetta di sorvegliare la giovane prostituta Natasha (Theodora Tzimou): tra essi nascerà un amore che li spingerà a fuggire dall’orrida realtà in cui sono finiti.
"Ambientato fra i 'greci del Ponto' - gli immigrati russi di origine greca ritornati alla madrepatria dopo la dissoluzione dell'Urss - 'Città Nuda' è 'Ragazzi di vita' alla greca, a colori (è bella la fotografia densa e violenta di Gorge Argiroiliopulous), ritmato dalle musiche altrettanto violente di Akiz Daoutis, interpretato con febbrile partecipazione da una squadra di attori presi dalla strada - e forse, attraverso il film, salvati dalla strada - tra cui spicca Stathis Papadopoulos, parlato in due lingue". (Irene Bignardi, 'la Repubblica, ' 27 agosto 2000) "Una vita violenta, ragazzi di vita. 'Città nuda' è il secondo film di Costantinos Yannaris, cineasta greco che si è fatto le ossa a Londra dove ha girato numerosi corti, tra i quali un omaggio a Pasolini. Pasoliniano, almeno nei presupposti, anche il film che, però, mescola realismo e lirismo, attori presi dalla strada e sperimentalismo, classicità e trasgressione nel modo di raccontare la vita 'a perdere' del diciassettenne Sasha". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 25 agosto 2000) "Città nuda' afferra l'attenzione dello spettatore per 'intensità, la grandezza e la purezza del suo sguardo. Yannaris ha la forza di darci immagini folgoranti e le musiche acide di Alez Daoutis le accompagnano mirabilmente fino a suggerire allo spettatore l'infernale spirale nella quale si vengono a trovare i personaggi". (Philip Kemp, 'Variety') "Senza alcun dubbio Constantinos Yannaris è il più grande talento della nuova e promettente generazione di cineasti greci: Yannaris guarda ad un mondo effettivamente 'disumanizzato', senza mai negare ai suoi personaggi la loro dignità".(Diane Shugart, 'Herald Tribune')
Attore | Ruolo |
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Panagiotis Chartomatsidis | Panagiotis |
Costas Cotsianidis | Cotsian |
Stathis Papadopoulos | Sasha |
Dimitris Papoulidis | Giorgos |
Anestis Polychronidis | Anestis |
Theodora Tzimou | Natasha |