Otto giovani omosessuali, Alan (fratello di Lisa, una ragazza già fidanzata), soprannominato "Spino" per la folta barba, Willy, Howard, David, Sean, John, Paul e Bob hanno successo nel lavoro, e appartengono in gran parte al mondo degli scrittori, sceneggiatori e attori dei teleromanzi, mentre Spino è un avvocato. Essi vivono agiatamente e sereni, e fra alcuni di loro ci sono legami amorosi, come fra Willy e Spino, David e Sean, Howard e Paul. Ma nel luglio del 1981 il New York Times parla per la prima volta di una malattia totalmente sconosciuta, che comincia a far vittime, specialmente fra i gay e i drogati: l'AIDS. Rapidamente i vaghi allarmi si tramutano in terrore; il primo del gruppo ad ammalarsi è il giovane John, che in poco tempo peggiora e muore, presto seguito dal suo compagno Bob. Ora gli amici superstiti sono spaventati; temono il contagio anche fra loro mentre vengono emarginati dalla società. Perciò cominciano a vivere in un incubo, e anche i loro incontri ne risentono. Intanto Paul è ricoverato in ospedale per una grave lesione al cervello, causata dall'AIDS. Poi è la volta di Sean, brillante sceneggiatore, cui la malattia devasta presto il corpo e la mente: il suo compagno David lo assiste con dedizione e in seguito lo cura in casa propria, nonostante i medici gli abbiano sconsigliato di farlo per timore del contagio. Sean spira serenamente, confortato dal fedele David, che l'anno seguente muore anch'egli. Ancora una volta i superstiti si riuniscono per il funerale, ricordando il coraggio dimostrato dall'amico morto e il suo brillante senso dell'umorismo. Intanto Spino cerca di far valere i diritti di Howard, che, come molti altri gay, è stato privato della casa e del suo lavoro di attore, mentre Willy aiuta gli ammalati soli, facendo per loro anche i lavori domestici. Dopo 9 anni dal primo allarme, di quel gruppo di amici sono rimasti in vita solo Willy e Spino, che si trovano su una spiaggia deserta con Lisa: sono tristi e amareggiati, ma sperano sempre che la terribile malattia sia sconfitta, e, mentre rivedono come in sogno gli amici scomparsi, si augurano un futuro più sereno.
Attesissimo il primo film sull'AIDS esibisce una sostanza da "soapopera", un andatura televisiva e una regia di servizio. (Valerio Caprara, Il Mattino) E' il vento dell'ideologia, ciò che raggela le verità umane osservate, facendo scadere la distaccata, nei momenti migliori mesta e compunta, partecipazione proposta allo spettatore non di rado ad imbarazzata monotonia. Anche perchè i temi affrontati, vale a dire la malattia e la morte, sono i più refrattari a visioni di parte. (Armando Papa, Roma)
PREMIO DEL PUBBLICO AL SUNDANCE FILM FESTIVAL 1990 E GOLDEN GLOBE 1991 A BRUCE DAVISON COME MIGLIORE ATTORE DRAMMATICO NON PROTAGONISTA.
testo teatrale di Craig Lucas
Attore | Ruolo |
---|---|
Campbell Scott | Willy |
Patrick Cassidy | Howard |
Mary-Louise Parker | Lisa |
John Dossett | Paul |
Stephen Caffrey | "Spino" |
Brian Cousins | Bob |
Bruce Davison | David |
Mark Lamos | Sean |
Dermot Mulroney | John |
Tony Shalhoub | Medico Di Paul |
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