Charlotte For Ever, film diretto da Serge Gainsbourg, racconta la storia di una ragazza di quindici anni (Charlotte Gainsbourg), che vive con suo padre (Serge Gainsbourg), un uomo con velleità letterarie, alcolizzato, ossessionato dal sesso, sempre a caccia di denaro presso il cognato Ivan e in lutto perché il suo compagno Stefanin l'ha piantato. Tra l'uomo e la Charlotte, questo il nome della giovane, c'è un legame morboso e intenso, ma anche a volte tempestoso, poiché lei non cessa mai di ricordargli il terribile incidente in auto, guidata da lui, in cui è morta fra le fiamme la madre. Colpevolizzando suo padre, Charlotte ha finito con il tenerlo in pugno.
Lui però non si priva di portare in casa una prostitute, né si vieta di concedersi rapporti sessuali con le compagne di scuola di Charlotte, alle quali lei proclama tra ira e pianti che "papà è suo". Tra morbosità varie, gesti ambigui, ricordi materni e proteste di innocenza, Charlotte fa sapere al padre che lei è sempre stata perfettamente convinta della non colpevolezza di lui. Le sue accuse e il suo rancore non erano che un mezzo per tenere avvinto a sé lo sciagurato genitore.
"Cinema da camera claustrofobico e deviante, 'Charlotte for ever' simula la retorica dei cattivi sentimenti facendoci rimpiangere i buoni. Un film hard-core della parola, un soft del sesso-pruderie arzigogolato negli intenti (male di vivere? Adolescenza inquieta? Esercitazione di cattivi comportamenti? 'Meglio ripugnanti che asserviti al bon ton'?). Camera ossessionata dal volto disfatto di Gainsbourg, eroe-buffone di corte, e da quello di una Shirley Temple contegnosa quale Charlotte (la ricorderete in 'L'effrontée' di Claude Miller) costretta ad assecondare le egocentriche follie paterne." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 16 maggio 1988)"Punteggiato da una serie di fatidici monologhi che per fortuna il soggetto attribuisce all'ubriachezza, l'intero film mette a disagio non solo per la disinvoltura dei rapporti tra padre e figlia. Ci vuole altro nella società dei consumi e forse anche per Charlotte, che ha già subito dal padre l'imbarazzo d'una canzone incestuosa. Piuttosto è l'assenza di gusto che sconcerta. Parlare di solitudine, di complessi di colpa, di ardui rapporti con i figli per contrabbandare inquadrature di quindicenni spogliate significa barare al gioco. Charlotte, che fu così spontanea ne 'L'effrontée' di Miller, fa un passo indietro sul piano della recitazione. E, s'immagina, anche sul piano dell'affetto filiale." ('La Stampa', 8 giugno 1988)
Charlotte Gainsbourg e il l'interprete del padre, nonché regista, Serge Gainsbourg sono realmente padre e figlia.
Attore | Ruolo |
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Charlotte Gainsbourg | Charlotte |
Serge Gainsbourg | Stan, padre di Charlotte |
Roland Bertin | Leon |
Roland Dubillard | Herman |
Anne Zamberlan | Lola |
Anne Le Guernec | Adelaide |
Sabeline Campo | Therese |