Quattro ragazzi napoletani (Ettore, Francesco, Genny, Fofò) arrivano ad Amburgo dove, su segnalazione, intendono svaligiare la cassaforte in un appartamento attualmente vuoto. Non vi sono però i soldi che dovevano esserci e allora i quattro, non volendo tornare a casa, decidono di proseguire il viaggio fino ad Oslo. Nella capitale norvegese trovano alloggio in casa di un'anziana signora, e così cominciano le loro giornate all'insegna della precarietà. Rubano nei negozi, poi un certo Jack offre loro del lavoro in nero come scaricatori. Fofò, che era stato arrestato, scappa e cade nelle grinfie di un gruppo di ex jugoslavi che vivono ai margini della città. Un giorno la padrona di casa, esasperata, li manda via. I ragazzi si trasferiscono da Jack, ma il posto è frequentato da alcolisti, e ben presto viene abbandonato. Abdu, un altro immigrato, si offre di ospitarli. Ma intanto Jack viene picchiato dagli slavi, e Laurence, anch'egli operaio in nero, depresso si impicca. Francesco torna dalla padrona di casa che rifiuta di accoglierli e allora lui la uccide. Del delitto viene incolpato Laurence. Le speranze di combinare qualcosa di buono insieme sono ormai svanite. Ettore, che racconta la vicenda con voce f.c., informa su quello che è successo dopo: Genny si è sposato con Teresa ed ha aperto un ristorante; Fofò, tornato a Napoli, è entrato nella camorra; Francesco lavora con i cavalli ad Agnano. E Ettore, che voleva fare l'attore, ora accompagna i turisti nella zona di Capo Nord.
"A parte un po' di luoghi comuni sugli italiani all'estero, il debutto nel lungometraggio di Carlo Luglio è migliore della media dei film generazionali: non coltiva né illusioni né vittimismi, s'ingegna per trovare soluzioni tecniche, fa un uso abbastanza immaginativo della macchina da presa". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 8 marzo 2003)"Linguaggio giovanilista pieno di dialetto rotondo e pidgin english probabilmente influenzato anche dal lavoro d'equipe tra attori norvegesi e squadra partenopea, forse la marcia in più di un film che cerca di smarcarsi dai luoghi comuni, rifiutando la cartolina dei fiordi e della società iperefficiente (...). 'Capo Nord' diventa il posto mitico, il luogo dove la terra si congiunge col cielo, la meta di un riscatto sognato troppo a lungo e finito male per quasi tutti tranne Ettore (Emanuele Valenti) che deciderà di restare in Norvegia. Tra gli interpreti si segnalano anche Francesco Vitiello, Luca Riemma e Alberto 'Polo' Cretara, componente del gruppo rap 'La Famiglia' e autore di alcuni brani della colonna sonora compreso Suonn, cantato dalla crew arricchita da Enzo Gragnaniello". (Flaviano De Luca, 'Il Manifesto', 7 marzo 2003)
- PREMI OPERA PRIMA ROMA FILM FESTIVAL 2002.
Attore | Ruolo |
---|---|
Emanuele Valenti | Ettore |
Francesco Vitiello | Francesco |
Alberto Cretara | Genny |
Luca Riemma | Fofo' |
Stig Henrik Hoff | Laurence |
Ingar Helge Gimle | Jack |
Sossen Krogh | Lumaca |
Ella Ege Bye | Carolyne |
Oystein Selenius | Ronald Reagan |
Gudmund Groven | Barbone |
Nasrullha Qureshi | Capo Pakistano |
Sofian Guermi | Abdu |
Eli Anne Linnestad | Marianne |