Max Baron, un ebreo ventisettenne che lavora con successo a St. Louis, nel settore pubblicitario, in seguito alla morte della moglie in un incidente stradale, attraversa un momento depressivo, che gli fa perdere efficienza e creatività sul lavoro. Fino a ieri appagato dalla propria prestanza fisica, l'eleganza, le soddisfazioni di una dorata esistenza borghese - bella moglie, bella casa, successo nel lavoro - non trova più interesse per la sua professione, gli ambienti, la gente e i divertimenti di prima. Una sera, a una festa ebraica di nozze in casa di amici, annoiato della banale allegria dei correligionari, se ne va lasciandosi andare al punto da prendersi una solenne sbornia in un bar, dove è notato da Nora Baker, una quarantenne cameriera del fast food "White Palace" pure ubriaca, che finisce con il portarlo a casa e a farne oggetto di sfrenata passione. Sembra all'inizio una degradante scivolata di frenesia sessuale dei due, ma l'assiduità degli incontri finisce col far emergere due solitudini analogamente infelici (anche Nora si è lasciata andare dopo che le è morto il figlio). In seguito le differenze fra i due: di età, razza, cultura, livello sociale, ambiente e tenore di vita - nonostante i reciproci sforzi di adeguarsi l'uno all' altro - sono all'origine dell' imbarazzo di Max di fronte al suo mondo e dei ripensamenti di Nora di fronte a certi comportamenti di lui, che la spinge a troncare tutto e ad andarsene a New York. Qui viene raggiunta da Max, che si accorge di amarla sul serio ed è disposto a lasciare il suo gratificante e redditizio lavoro per uno più ordinario e meno retribuito, pur di restare con lei. Serie tv, Show e Film su NOW!
"Il film ha una buona partenza poi, se non fosse per l'intensità della Sarandon e le buone, ciniche maniere di Spader, il film perderebbe d'interesse". (Maurizio Porro, "Il Corriere della Sera", 12 giugno 1991)"Buona la regia di Luis Mandoki, indimenticabili le musiche di George Fenton". (Gabriella Giannice, 'Il Giornale', 9 giugno 1991)"E' un dramma intimista pervaso di sensualità sempre in bilico fra lacrima e sorriso. Il biondino James Spader è credibile come tipo che si nega alla vita, Susan Sarandon si conferma l'ottima attrice che sappiamo". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 7 giugno 1991)"Un film impertinente e simpatico, che va alla svelta andatura del cinema brillante". (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero')
- REVISIONE MINISTERO MARZO 1993.
romanzo di Glenn Savan
Attore | Ruolo |
---|---|
Susan Sarandon | Nora Baker |
James Spader | Max Baron |
Jason Alexander | Neil |
Kathy Bates | Rosemary |
Eileen Brennan | Judy |
Rachel Levin | Rachel |
Barbara Howard | Sheri Klugman |
Gina Gershon | Stephanie |
Renée Taylor | Edith Baron |
O-Lan Jones | Actress |
Vernon Dudas | Jimmy Bartender |
Karen Fineman | Heidi Solomon |
Cathy K.C. Carr | Stripper |
Corey Parker | Larry Klugman |
Hildy Brooks | Ella Horowitz |
Maria Pitillo | Janey |
Jeremy Piven | Kahn |
Mitzi McCall | Sophie Rosen |
Maryann Kapperman | Reba Pasker |
Jonathan Penner | Marv Miller |
Fannie Belle Lebby | Marcia |
Steven Hill | Sol Horowitz |
Ecco tutti i premi e nomination Golden Globe 1991