Paolina, sorella di Napoleone I, va sposa a Camillo Borghese, presentato come imbelle e impotente, sicché la ragazza vogliosa si offre a tutti i giovani che le capitano a tiro e si esibisce nuda ai lazzi del popolo romano che si affolla sulle mura di Villa Borghese, da lei fatta chiudere alle tradizionali scampagnate. Posa seminuda per la famosa statua di Canova, anche lui presentato come un rudere effeminato e furbastro. Quando la sua fama di depravata si diffonde, su consiglio del Papa, le vengono tenuti lontani tutti gli uomini. In più le truppe francesi deportano da Roma anche il pontefice e i cardinali, per cui a Paolina per incontrare qualche uomo non resta che fare la prostituta. Finalmente dopo sette anni viene riaperta la villa alle scampagnate, perché Paolina se ne torna a Parigi, con gran sollievo del popolo romano e degli ambienti clericali.
"Un film in cui la storia di Paolina Borghese non serve che di pretesto per sciorinare una colluvie di sudicerie. Rigurgitante di sconcezze nelle immagini e nei dialoghi, cui va aggiunto un ritratto calunnioso e irriverente del papa, questo prodotto si rivela di una desolante mediocrità." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 74, 1973).
Attore | Ruolo |
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Antonia Santilli | Paolina |