LA TRAMA DI AMANTES
Amantes, film diretto da Vicente Aranda, è ambientato a Madrid nel 1950 in prossimità delle festività natalizie. Racconta la storia di Paco (Jorge Sanz), un giovane militare in congedo, che si reca nella capitale spagnola alla ricerca di un impiego, così da poter sposare un giorno la sua fidanzata Trini (Maribel Verdú). Inizialmente Paco lavora in una fornace, impiego che gli ha trovato il suo comandante, ma che lascerà perché non adatto a lui. Il giovane deve anche trovare un casa dove stare e Trini gli consiglia di prendere una stanza in affitto presso Luisa (Victoria Abril), una vedova che vivi di affari loschi, che sin da subito decide di sedurlo.
Paco, diventato l'amante di Luisa, viene coinvolto nei traffici illeciti della donna, ma la cosa non sfugge a Trini, che decisa a riavere indietro il suo fidanzato, decide di concedersi finalmente a lui. Luisa, ingelosita dalla presenza della giovane, non vuole rinunciare a Paco e lo mette di fronte a una crudele prova d'amore.
RECENSIONE
Victoria Abril, immancabile in tutti i film di vincente Aranda è qui con più grinta del solito, fino alla durezza. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo) Film bizzarro e senza ritegni. (Alfio Cantelli, Il Giornale) "Amantes" di Vincente Aranda, nonostante qualche lungaggine ed il tradizionalismo assoluto dello stile, è un film di granitica coerenza. (Valerio Caprara, Il Mattino) Sono costruiti bene i personaggi, niente affatto unidimensionali: il ragazzo appena uscito dal servizio militare, travolto dalla scoperta del sesso ma insieme innamorato della fidanzata, cameriera del comandante, e abbastanza doppio da usare la confessione come autoassoluzione; la ragazza schiacciata dall'umiliazione, che tenta di lottare e poi rinuncia, "non voglio vivere"; la vedova bella e scaltra, affittacamere e truffatrice, sfruttatrice però anche innamorata, forse assassina, Victoria Abril bravissima. (La Stampa, Lietta Tornabuoni, 9/11/91) Vicente Aranda ha il gusto e la misura di un buon illustratore e si muove con prudenza sul piano formale, costruendo un film che sarebbe molto tradizionale e un po' televisivo se non fosse per l'intensità e il torrido sex-appeal di Victoria Abril, che riesce ad esprimere sensualità anche vestita e con gli occhialoni neri con cui si maschera. E se è merito di Aranda riuscire a tenere sul filo della tensione e della verità psicologica questo banalissimo triangolo, fino a farci accettare un sacrificio finale di brutale inutilità, è Victoria Abril a trasformare il film, da romanzone d'epoca, in una credibile storia di passione. E a rendere credibile come partner erotico quel simpatico gnoccolone di Jorge Sanz, che ha sempre l'aria miracolata per il fatto di essere conteso tra due notevolissime bellezze come le sue donne. (La Repubblica, Irene Bignardi, 12/10/91) Sempre dichiaratamente confinante con il romanzo d'appendice, Amantes riesce a superare tutte le probabilità e gli imprevisti grazie alla tenuta psicologica, al decor dei gesti e delle occhiate, al ritmo flamenco del dramma della gelosia. Attenzione alla bella colonna sonora: riconoscerete, come avvertimento, strani e continui scampanellii liturgici: ancora una volta Eros e Thanatos, con la complicità della Carmen. (Corriere della Sera, Maurizio Porro, 9/11/91)
CURIOSITÀ SU AMANTES
Il film è stato presentato in concorso al Festival di Berlino 1992, dove Victoria Abril si è aggiudicata il premio come Migliore interpretazione femminile.
Il film ha ricevuto 7 candidature ai Premi Goya, vincendo il riconoscimento come Miglior film e Miglior regista.
INTERPRETI E PERSONAGGI DI AMANTES