"Questo piccolo film si raccomanda per il garbo e la grazia con i quali è stato condotto dal regista Righelli, che in scene elegantemente inquadrate dall'ottimo Arata, ha svolto la vicenda tenue ma piacevoli. Imperniata su un equivoco comico e - potremmo dire - posciadistico [...]". (A. Fratelli, "La Tribuna", 12 maggio 1933).
- IL FILM DURANTE LA LAVORAZIONE HA AVUTO UN TITOLO PROVVISORIO "AMIAMOCI COSI'"
Pièce teatrale di Alessandro De Stefani