Un uomo solitario vive in uno spazio limitato, chiuso, quasi una metafora della sua mente malata. L'uomo non parla, comunica solo con il linguaggio del corpo con i rari animali che lo circondano: i suoi unici interlocutori.
Dalle note di regia: " Questo progetto è nato dall'incontro tra un artista , un regista e un designer. L'idea originale si è sviluppata come una sorta di "work in progress", muovendosri tra le performance dell'artista e le suggestioni di un luoigo fatto di memoria e di solitudine.L'utilizzo delle più avanzate tecnologie video e di piccole telecamere digitali ha rappresentato in questo contesto una scelta necessaria e funzionale per un film atipico, che cerca di raccontare dal di dentro la realtà di un personaggio e il suo rapporto fisico e mentale con il luogo."
- PRESENTATO ALLA 57^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (2000) NELLA SEZIONE "NUOVI TERRITORI".