Vito, un giovane operaio siciliano emigrato a Milano, è sospeso dal lavoro, perché accusato dello scoppio di una caldaia. Per aiutarlo, la sorella Concetta, che frattanto lo ha raggiunto nella città lombarda, si occupa come domestica. A seguito di un incontro casuale Vito si unisce ad una piccola banda di contrabbandieri, capeggiata da un certo Egidio. Allorché Vito cerca di svincolarsi da un ambiente così pericoloso, Egidio reagisce con minacce. Grazie ad un avvocato Vito si libera dalla malsana compagnia e torna a lavorare nella fabbrica, dove è stata riconosciuta la sua innocenza. A questo risultato ha molto contribuito un altro giovanotto, Lino, a cui Vito vuole presentare la sorella. Costei respinge il giovane, perché si sente legata ad Egidio, che l'ha sedotta e resa madre. La stessa Concetta, allorché apprende che Egidio è già sposato, sviene, perdendo ogni speranza di maternità. Lino pur essendo stato malmenato da Vito, che lo accusa della seduzione della sorella, chiede di sposare Concetta, che accetta. Anche Vito accetta di sposare Gisella, quando ella gli confessa di avere avuto anch'ella, in passato, una relazione.