A Masterchef fatali il baccalà e la cucina amazzonica
Duro scontro con duplice eliminazione ieri sera nella puntata doppia di Masterchef Italia. Varie declinazioni di baccalà e una affascinante e selettiva sfida all'insegna della cucina amazzonica sono costate l'uscita in gara per due concorrenti. Li abbiamo incontrati.

Una sportiva abituata a solcare i mari e un giovane entrato in cucina con la fama di donnaiolo. Li anticipiamo così, solo con un breve profilo, i due concorrenti che sono stati elimimati ieri sera nel corso della puntata della tredicesima edizione di Masterchef Italia. Le sfide sono entrate nel vivo e due importanti “prime volte” hanno alzato il livello di difficoltà e il tasso di adrenalina tra i fornelli: la prima Golden Mystery Box, un omaggio al colore giallo in cucina, e il primo Skill Test, che si è rivelato una sinfonia di colori e sapori dell’Amazzonia con l’arrivo dello chef bistellato brasiliano Alex Atala, esempio mirabile di creatività con il suo due stelle Michelin D.o.m., ristorante definito “una finestra aperta sulla gastronomia del terzo millennio”.
I nuovi episodi del cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, ieri sera sono stati seguiti da 862mila spettatori medi e il 4.24% di share, con 1.237.541 contatti e un 70% di permanenza: con questi dati, gli episodi di ieri sono i più seguiti di questa stagione, superando il dato già da record della scorsa settimana. Nei sette giorni, i due episodi della scorsa settimana segnano 2.093.000 spettatori medi, con quasi 2.728.000 contatti unici e il 77% di permanenza: dati che sono in crescita del +11% rispetto ai due episodi precedenti.
La prima Golden Mystery Box celava un tripudio di ingredienti di colore giallo: formaggio cheddar, farina bona, finferli, senape, mela gialla, curcuma, maracuja e la zucchina patissone. In aggiunta a questi, i cuochi amatoriali potevano usare anche il carciofo o il carrè di cervo, ma con alcuni minuti in meno dei 45 minuti decisi. I piatti migliori sono stati: Cervo Last Minute di Beatrice; Tartelletta di secondo, tartelletta di contorno di Eleonora; Cervo nel bosco di Settimino; Finferli monocromo di Marcus; Il cervo d’oro di Niccolò; Finferli and Friends di Alberto e Geräusche im Wald di Michela. Il “migliore tra i migliori” è stato Niccolò, che ha ricevuto la Golden Pin sul grembiule a garanzia dell’immunità in una prova futura.
Gli chef amatoriali rimasti si sono dati battaglia allora all’Invention Test con protagonista il baccalà. Niccolò, vincitore della Golden Mystery Box, ha potuto mettere in difficoltà quattro concorrenti affidando loro un divieto: così Antonio ha dovuto lavorare senza coltelli, Michela senza la piastra, Alice senza piccoli elettrodomestici, mentre Deborah non ha potuto utilizzare i piatti. Dopo la cucinata di 45 minuti, vincitrice della prova è stata Michela mentre Andrea, Beatrice e Valeria non hanno convinto i giudici: proprio quest’ultima ha dovuto sfilare il proprio grembiule bianco.
Per gli chef amatoriali è poi arrivato il momento di cimentarsi anche con il primo Skill Test, per il quale i tre giudici sono stati affiancati dallo chef brasiliano Alex Atala, due stelle Michelin al D.O.M. di San Paolo. Michela, vincitrice dell’Invention Test, ha potuto assaggiare i due piatti portati dall’ospite per capire la loro esplosione di sapori, prima di iniziare a cucinare assieme agli altri concorrenti, in 60 minuti, un piatto salato utilizzando i fiori, il miele amazzonico e la frutta. Sono subito salite in balconata Michela grazie a Espressionismo esotico (macedonia di frutta ed erba cipollina), Beatrice con Capasanta del Sud (capasanta scottata con ceviche di fiori, salsa di ananas e cipolla affumicata) ed Eleonora con Agro Pancetta (pancetta marinata di lime e granadilla, mango con miele all’aglio, peperoncino e fiori); poi ancora Alice con Santa Capa (capesante con salsa di cocco e corallo, tamarindo, ceviche di fiori e chips di platano affumicato) e Alberto con Equilibrio (pancetta con cacao, tamarindo, miele, salsa di ananas affumicato e caramello di bucce di cipolla e mango); infine Sara grazie a Capasanta Tropicale (capesante marinate con lime, cipolla e peperoncino, chips di platano, chevice di fiori, nibs di cacao) e Deborah con Amazonian Sunshine (estratto di mango, granadilla e ananas, pancetta al vapore marinata, sashimi di capesante).
Tutti gli altri hanno continuato a cucinare, questa volta in 45 minuti, un piatto vegetariano con protagoniste la manioca, uno degli ingredienti più utilizzati in Brasile, e/o la tapioca, il suo amido: grazie alle loro creazioni sono saliti in balconata Filippo, Kassandra, Settimino, Anna e Antonio. Terzo e ultimo step, ma anche the last chance per i concorrenti per salvarsi dall’eliminazione: cucinare in 30 minuti un piatto che esprimesse la loro idea di Amazzonia impiegando coriandolo, tucupì e pimenta de cheiro. Durante gli assaggi Niccolò ha preferito giocarsi la Golden Pin per salire direttamente in balconata; a seguire, è stato il turno di Marcus con Gambero in tucupì (gambero su salsa di tucupì, aceto, zucchero e coriandolo, con rabarbaro e zucchine), Cacciatori dell’Amazzonia di Andrea (petto d’anatra con salsa di tucupì, olio al coriandolo e peperoni e zucchine alla pimenta di cheiro), Nel fondo dell’Amazzonia di Lorenzo (gamberi su fondo di teste e tucupi, pimenta de cheiro saltato in padella e olio al coriandolo) e Immaginario di Amazzonia di Nicolò (gamberi al tucupì, bietole saltate e pimenta de cheiro, aglio e olio).
Il piatto meno convincente è stato proprio quello di Nicolò Molinari, che ha tolto il grembiule tornando quindi a casa. Proprio lì lo abbiamo incontrato, via zoom, e ci ha ricordato con un sorriso, "e senza alcun rimpianto", la sua avventura di Masterchef. La sua bromance con il sessantenne salumiere, rustico e simpaticissimo, Settimino, uno degli esempi di "persone di età diversa con passione in comune che ho avuto il piacere di conoscere. Storie che non potevo neanche immaginare. Mi sono legato soprattutto a lui, Deborah e Antonio. Non ho astio per nessuno, ho imparato tanto, anche grazie ai commenti e alle critiche degli chef. Ho un rapporto particolare con Cannavacciuolo, ancora oggi. Ci sono in quella cucina alcuni con maggiori capacità di me, non solo tecnicamente, ma per capacità di volare oltre gli schemi, trattare e abbinare i prodotti. Penso a Eleonora, Alberto o Antonio, che penso e spero possa vincere. L'esterna a Messina è stata magica, abbiamo collaborato bene e ci siamo divertiti. Ieri sera mi sono tagliato e questo mi ha creato problemi, dovendo cucinare con i guanti. Devo farmene una ragione. Non mi è piaciuta la dinamica della Golden Pin, che usata per salvarsi magari in un pressure test è un vantaggio eccessivo. Molti tifavano me, mi spiace averli delusi, ma la reazione stamattina sui social è stata positiva, di grande incoraggiamento".
Nel live cooking si è fatto notare, forse suo malgrado, per la sua cortesia con una collega, poi eliminata, arrivata senza supporter per sostenerla. Situazione rigorosamente messa in evidenza dagli chef, che si sono fatti confermare l'apprezzamento della suddetta per quel ragazzo diciannovenne riccio, nato a Napoli, cresciuto a Firenze, e trasferito a Roma per studiare giurisprudenza. Alla nostra domanda maliziosa se aveva ripreso un certo numero di telefono, una volta eliminato, ci ha risposto con un sorriso e confermato.
Veterana della nazionale italiana di windsurf, quattro volte vincitrice ai mondiali, la romana Valeria Zullo, 52 anni, è andata a casa senza rimpianti. Come ha detto chef Cannavacciuolo - il suo preferito - in trasmissione, "avevo voglia di tornare dai suoi due gabbiani domestici, maschio e femmina, a cui ha dato da mangiare una persona nel mese in cui sono stata fuori. Sono rientrata tardi la sera, mi hanno accolto venendo di corsa alla finestra, io ero in lacrime. Non ho due gabbiani, ma due cani, è stato davvero emozionante. Continuerò a cucinare, magari sulle barche d'estate, come ora. Sicuramente la mia non è una cucina troppo sofisticata. Masterchef è stata un'esperienza nuova, ho cavalcato un'onda diversa, non rimpianto nulla. Non sono andata contro nessuno né ho criticato. Spero vinca Marcus, per la sua modestia e la sua sportività".