Bernardini De Pace: vi svelo il divorzio più spietato e l'assegno più alto che ho ottenuto
L'avvocatessa dei vip Bernardini De Pace ha raccontato al Corriere della Sera alcuni dei suoi casi più difficili di divorzio, come quello tra Al Bano e Romina Power...
L'avvocata Annamaria Bernardini de Pace è più del suo lavoro: a causa della sua esposizione mediatica nel curare gli interessi di molti vip italiani, è diventata lei stessa una celebrità, quasi un'influencer. Il Corriere della Sera l'ha intervistata e Annamaria ha raccontato qualcosa della sua stessa vita privata, oltre a rivelare qualche dietro le quinte sui suoi casi di divorzio più spinosi... e costosi!
Annamaria Bernardini De Pace: "Una volta ho ottenuto un assegno da 100.000 euro al mese"
Annamaria Bernardini De Pace preferisce non parlare della difesa di Francesco Totti nella causa contro Ilary Blasi, forse anche perché non è più lei a occuparsi della faccenda, ma cita volentieri il "caso" di Al Bano e Romina Power, "il più sanguinoso": a dispetto del dolore per la separazione, ci fu un risvolto positivo. "Si erano conosciuti giovanissimi, si erano amati tantissimo, poi erano emerse le differenze tra la mentalità americana e quella del Sud Italia. Però furono bravi a preservare i figli". Nella sua carriera rivendica di aver ottenuto un assegno mensile di ben 100.000 euro al mese (non dice per chi, naturalmente). Nell'intervista però giura di non aver mai definito Raoul Bova il suo ex-genero "degenerato", in quel momento: ammette di averlo fatto un anno prima della rivelazione, in una lettera spedita al Giornale.
Rivendica sin dagli anni Ottanta un percorso di conquiste in questo tipo di cause: "Il principio del tenore di vita fu introdotto grazie a una mia battaglia negli anni ‘80. [...] Ai miei inizi, il tradimento era considerato motivo di addebito di colpa. [...] Oggi invece è una cosa di cui non frega niente a nessuno. Anzi, io ho introdotto il principio del tradimento 'per legittima difesa' ".
Anche lei fu "tradita", spiega, ma non da un'altra donna: si era sposata a 22 anni con il suo professore di Diritto Romano, dal quale aveva avuto due figlie, per poi scoprire che sperperava soldi sui cavalli e sulle scommesse. Lo lasciò "all'istante", "senza chiedere una lira", tornando a studiare e laureandosi, perché le mancavano appena cinque esami.
