Amici 23, Intervista esclusiva a Giovanni Tesse: "Amici è stato un regalo, ora sono pronto a tutto"
Il simpatico e talentuoso latinista Giovanni Tesse racconta tutte le emozioni vissute e i retroscena sulla sua esperienza nella scuola di Amici ai microfoni di Comingsoon.it.
Abbiamo intervistato in esclusiva Giovanni Tesse, il ballerino eliminato durante la seconda puntata del Serale di Amici. Carismatico, dolce e molto determinato.Entrato in corsa fortemente voluto da Raimondo Todaro, che lo ha sempre sostenuto a gran voce, Giovanni ha conquistato tutti sia dentro che fuori la scuola di Canale 5 con il suo talento, energia e spontaneità.
Ecco cosa ha rivelato Giovanni Tesse ai microfoni di Comingsoon.it: dalla sua grande passione per la danza alla sua indescrivibile esperienza nella scuola di Amici, segnata dal bellissimo rapporto con il suo coach Raimondo Todaro e con i suoi compagni. Sogni nel cassetto? Giovanni su questo sembra avere le idee molto chiare: vivere di danza e magari chissà entrare nel mondo della moda e dello spettacolo.
Che esperienza è stata?
Il mio sogno è sempre stato quello di esibirmi sul palco di Amici. Ho trascorso 150 giorni nella casetta, ho ballato tantissimo nelle prime puntate del Serale e sono davvero felicissimo. Appena entrato ho capito che il sogno più grande della mia vita, che era quello di stare lì e di restarci il più possibile, si sarebbe potuto trasformare in un incubo perché io sono molto esigente con me stesso e uscire con il rimorso di non aver dato il massimo mi avrebbe distrutto. Fortunamente non è andata così. Ho dato tutto quello che potevo dare. Sono soddisfatto soprattutto per il percorso e la bella figura che penso di aver fatto. La cosa importante per me era quella di crescere tanto nella scuola, ogni lezione per me era un regalo.
Ti aspettavi di essere eliminato alla seconda puntata?
Sinceramente no, non mi aspettavo di uscire alla seconda puntata del Serale fino a quando sono andato al ballottaggio con Marisol. Non mi ero arreso, però, vedendo come erano andate le classifiche e conoscendo il grande talento di lei, le probabilità che io uscissi erano davvero alte. Mi auguro il meglio per Mari, che è stata la ragazza insieme a Martina con cui ho legato di più.
La tua eliminazione è stata molto sentita in casetta...
Le lacrime di Petit mi hanno commosso. Non mi aspettavo reagisse così, lui è un cucciolo. Sicuramente ci vedremo fuori, come è successo con Nicholas. Petit, Mari e tutti i ragazzi sono riusciti a farmi lasciare la casetta con il sorriso. È stato bellissimo. Ero triste ovviamente per la fine del mio percorso, ma felice di aver lasciato qualcosa. Ho sempre cercato di portare leggerezza e spensieratezza. Io non so veramente come fanno senza di me e chi li farà ridere adesso! Non ho dubbi che pensano ancora a me (ride ndr).
La quinta puntata del Serale ha visto l'eliminazione di Gaia, che nonostante l'infortunio ha accettato la proposta di restare in gioco e farsi sostituire da Aurora. Tu cosa ne pensi di questa situazione?
Mi dispiace davvero tanto per lei, io ho vissuto anche il primo infortunio di Gaia nella scuola. Lei non si è mai arresa di fronte alle difficoltà. Io e Nicholas eravamo sempre i primi nella scuola che cercavano di starle vicino. Ci prendevamo cura di lei come due fratelli più grandi. Lei è una ballerina fortissima e una persona straordinaria. È buona e genuina. Il suo pregio e il suo difetto per questo mondo forse è proprio la sua bontà. Lei è stata messa davanti a una scelta difficile, io avrei accettato la proposta di tornare il prossimo anno per una questione di ripresa fisica. Avrei preso tempo per recuperare. Gaia ha fatto quello che si sentiva, io per lei ci sarò sempre. Continuo a sostenerla. Mi sarebbe piaciuto entrare in casetta in quei giorni magari per distrarla e farla ridere un pò.
Nella scuola hai sempre avuto il sostegno del tuo coach Raimondo Todaro. Cosa ha significato per te?
Tutto. Il nostro rapporto è come quello di un padre con il figlio. Lui mi ha sempre aiutato e consigliato cosa fare senza mai mettermi dei paletti. Abbiamo sempre cercato di trovare un punto d'incontro per lavorare bene insieme. C'e stata una grande intesa tra di noi sin da subito, siamo legatissimi. Nella scuola mi faceva sentire davvero importante e non è da tutti. Raimondo ha creduto in me al pari dei miei genitori anche nei momenti più difficili. Se non fosse stato lui a chiamarmi per fare questo percorso io davvero non sarei nessuno oggi. Dovrei ringraziarlo per il resto dei miei giorni e comunque non sarebbe abbastanza.
Anche la maestra Celentano ha avuto un ruolo importante nel tuo percorso di crescita...
Assolutamente si. Grazie alla maestra ho tirato fuori il coraggio e mi sono messo in gioco. Se avessi voluto fare solo ed esclusivamente latino non sarei andato ad Amici. Quando mi arrivavano i compiti accettavo tutto, non mi sono mai tirato indietro. Avrò fatto qualche figuraccia, ma non mi importa. Ho voluto provare a fare tutto.
Se Raimondo ti è sempre stato vicino nella scuola, fuori hai sempre avuto il sostegno di un amato latinista, Mattia Zenzola...
Mattia è un ragazzo che conoscevo già da prima di entrare ad Amici. Ballando latini-americani in coppia nella stessa categoria, ci siamo scontrati in varie gare prima che lui partecipasse al programma. La nostra amicizia, però, è nata dopo. Quando poi sono entrato nella scuola, lui è stato uno dei primi a complimentarsi con me. Mi ha aiutato e consigliato, è un bravissimo ragazzo sotto tutti i punti di vista. Speriamo di fare qualche progetto insieme, ci vedremo sicuramente perché la nostra è un'amicizia che va oltre il lavoro.
Chi vincerà Amici?
Un nome in particolare non te lo so dire, mi auguro che vinca il migliore. Io sono fiero di aver partecipato a una delle edizioni più belle e talentuose. Ci sono ballerini che stimo tantissimo. Auguro a tutti, e anche a me, di avere successo dopo il programma.
A chi senti di dover dire grazie?
Ai miei genitori perché se non mi avessero invogliato loro a provare a ballare non sarei qui oggi. È grazie a loro se oggi ballo. Ringrazio anche mia sorella perché con me ci vuole davvero una pazienza infinita. Non sono facilmente comprensibile, sono puntiglioso, odio lasciare le cose a metà. Diciamo che sono perfettino nella danza e nella vita.
Sogni nel cassetto?
Vorrei vivere di danza, ma non escludo nulla. Continuerò a studiare latino e altri stili, ma sono pronto a mettermi in gioco anche in altri ambiti, che sia nella recitazione, moda o spettacolo. Un mio grande sogno sarebbe quello di lavorare per Maria De Filippi.
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