X Factor 2024, i Bootcamp di Paola Iezzi e Manuel Agnelli ovvero idee chiarissime: il nostro commento
Ieri sera la fase dei Bootcamp di X Factor 2024 si è chiusa con la formazione delle squadre di Paola Iezzi e Manuel Agnelli. La puntata non ha riservato grandi brividi, ma le scelte dei due giudici hanno confermato la loro competenza e lungimiranza.
- Il Bootcamp di Paola Iezzi
- Il Bootcamp di Manuel Agnelli
- I meno simpatici dei secondi Bootcamp di X Factor 2024
E anche i secondi Bootcamp di X Factor 2024 sono andati, suggellati dalle parole di Manuel Agnelli: "Io non ho scelto i migliori, ho scelto quelli che potenzialmente possono diventare i migliori". Il giudice "veterano" della diciottesima edizione dello show Sky Original prodotto da Fremantle ha le idee chiare come sempre, e nel valutare i suoi concorrenti si è preso la totale responsabilità dell'ultimo switch di una serata sicuramente meno appassionante dei primi Bootcamp ma a tratti godibile.
Anche nella puntata di ieri sera ci sono state sorprese e qualche delusione, ma il dado è tratto e ora è tutto pronto per gli Home Visit, che si concluderanno con un'eliminazione per squadra. Toccherà insomma tribolare ancora, e non a caso sempre il frontman degli Afterhours si è congedato dai suoi ragazzi e dal pubblico dell'Allianz Cloud dicendo: "Il peggio è andato. D'ora in poi sarà solo un trauma", per la serie "ottimismo à go-go".
Il Bootcamp di Paola Iezzi
Dopo un breve riassunto della puntata precedente, si parte a bomba con il Bootcamp di Paola Iezzi. Anche lei, come Jake La Furia e Achille Lauro, anzi forse più del rapper dalla battuta pronta e del magnetico cantante-performer, sa cosa vuole. Scordate, insomma, la favolosa ragazza bruna che, in coppia con la sorella, cantava con voce soave "Amici come prima" nel 1997. Al suo posto oggi c'è una donna sexy (voto 10 alla camicia aperta con il reggiseno in vista) e determinata, una che sa come lavorare con ogni componente del suo team e che, se è necessario, è di una sincerità brutale, ad esempio quando dice ai Soloperisoci, che azzardano "All Apologies" dei Nirvana: "Questo pezzo qua è un pezzo che conoscono anche le mattonelle". Paola non si lascia incantare dalla bellissima voce di Elena Badii in arte Nelea, che canta, seduta al pianoforte, "Where is my mind" dei Pixies, né da Maria Sofia Cancelli che porta sul palco "Nothing Breaks like a Heart" di Mark Ronson. A quest'ultima dice, non a caso: "Non mi è arrivato il pugno allo stomaco che è questa canzone". La giudice, infine, ha una conoscenza incredibile della musica. Infatti non c'è un brano delle prime 5 puntate di XF2024 che non le sia familiare.
Se c'è una cosa che abbiamo capito dei 4 del tavolo di quest’anno è che portare le cover di pezzi celeberrimi è un rischio, anzi un super rischio, e lo sa bene Giulia Mei, che ancora si pente di aver portato "Hey you" dei Pink Floyd al Bootcamp di Achille Lauro.
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Non c'è dubbio che la più brava concorrente della squadra di Paola sia Laura Fethau, che infatti "viaggia" con l'X Pass. La ragazza ipnotizza i 4 del tavolo con una rivisitazione con barre in italiano di "Boss Bitch" di Doja Cat, e Jake La Furia sentenzia: "Se non le dai una sedia, mi alzo io e le do la mia". Laura è dentro, e con lei passano agli Home Visit Pablo Murphy - che è il biondino riccioluto che alle Audition si era presentato con la fidanzata e un paio di groupies - e i Frammenti, che "spaccano" con una cover di "Song 2" dei Blur. Non saranno fichi come i The Fools oppure originali come i Patagarri, ma sono bravi. Completano la formazione, e qui siamo molto contenti, i Dimensione Brama, che propongono "Io sto bene" dei CCCP. Un momento: ma questa canzone non l'aveva cantata 3 anni fa Gianmaria? Ebbene sì, ma forse non se lo ricorda nessuno.
Il Bootcamp di Manuel Agnelli
Dobbiamo ammettere che il Bootcamp di Paola Iezzi non ci ha regalato quasi nessun brivido, forse perché ci ha molto infastidito la reazione di una vittima degli switch (ci torneremo). Va meglio con il Bootcamp di Manuel Agnelli, meno severo della collega e schietto ma in fondo tenero. D’accordo, il nostro giudizio è parzialmente influenzato dalla carica erotica del giudice, che indossa una specie di giubbino in similpelle semiaperto che lascia intravedere pettorali ben definiti, però anche Manuel sa quello che desidera, e nella sua squadra ci sono concorrenti fortissimi, ad eccezione forse dei Moonquakes, irrimediabilmente prigionieri degli anni '60 con quel loro frontman che somiglia a Ringo Starr. Anche la cazzuta Jacqueline Branciforte, che si presenta con una cover di "Inno nazionale" di Luca Carboni, non convince nemmeno un po’. Le emozioni arrivano invece con L'X Pass Mimì Caruso e con Beatrice Fita in arte Fitza. La prima ci regala una versione di "Godspeed" di Frank Ocean che fa dire ad Achille Lauro: "Mostruosa", la seconda una reinterpretazione di "In ár gCroíthe go deo" di Fontaines D.C. che forse segna il momento migliore della soirée. Per il resto, non molta trepidazione.
E poi perché togliere la sedia ad Alfredo Bruno, in arte Fiat 131, che ha una voce incredibile e un'intensità struggente? Mah. In ogni modo la squadra che si definisce a fine serata è composta da Mimì Caruso, Daniel Gasperini in arte Danielle, Beatrice Caruso alias Fitza e dai PunkCake. Loro sì che sono forti, anzi duri e puri: cantano "Give Me the Cure" dei Fugazi e non cedono la sedia a nessuno.
I meno simpatici dei secondi Bootcamp di X Factor 2024
La simpatia innata che ispira Fiat 131 ci spinge ad aprire un ultimo capitolo in questo nostro commento che non si erge certo a giudizio universale. Permetteteci di ammettere che due concorrenti dei secondi Bootcamp hanno scatenato in noi un moto di stizza e che abbiamo quasi gongolato quando uno dei due è stato eliminato.
Se ancora non l'avete capito stiamo parlando di Daniel Gasperini e di Marina Del Grosso in arte DEA.WAV. Cominciamo dalla seconda, che ha cantato, piuttosto bene, "I Put a Spell on You" di Screamin' Jay Hawkins. Paola le ha dato la sedia, nonostante lo scetticismo di Monsieur Agnelli che ha commentato: "Sono tutti bravissimi a cantare, ma non capiscono i pezzi". Quando però è arrivata Laura Fethau, è avvenuto lo switch. E dopo lo switch, Marina ha tenuto il microfono e ha fatto Tafazzi quello di Giacomo Poretti. A Roma direbbero che la ragazza guardata con sospetto da Jake La Furia per la sua emotività alle Audition "ha rosicato". E infatti ha detto: "Non sono assolutamente d'accordo con questa scelta, perché penso che bisogna portare la qualità, e non è detto che la qualità sia semplicemente fare show, fare spettacolo, io penso che la qualità sia la musica, la musica a 360°, la musica studiata, la musica vera, vera, vera!”.
Dietro le quinte Marina è scoppiata a piangere come Candy Candy e ha continuato con le lamentazioni: "Io lo sapevo, non è giusto perché la musica ha perso di nuovo".
Passando a Daniel Gasperini, che ha una voce straordinaria e ha cantato una magnifica versione de "Il mare d’inverno" di Loredana Bertè, il suo grande problema è l'altissima opinione che ha di sé. Ieri sera il ragazzo trasudava superbia da tutti i pori. Dopo la sua esibizione, Jake La Furia ha commentato biasimando la sua sicumera. Manuel Agnelli non ha avuto dubbi e gli ha dato la sedia, aggiungendo però: "Sembri molto sicuro di te. Potrebbe essere un grandissimo vantaggio, ma anche un grosso problema".
A Danielle e a chi non dimostra fair play, vorremmo dire che viviamo in un mondo reso crudele dagli haters, che spargono malanimo attraverso i social. Ne deriva che essere dei personaggi pubblici è un'arma a doppio taglio, perché precipitare dalle stelle alle stalle è questione di pochi secondi. "Meditate, gente" . diceva Renzo Arbore - "meditate".