Filumena Marturano con Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo stasera su Rai 1
Per le grandi commedie di Eduardo De Filippo stasera alle 21.25 su Rai 1 va in onda Filumena Marturano con Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo diretti da Francesco Amato.
Dimenticatevi per questa sera Imma Tataranni: stavolta i protagonisti, Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, si cimentano con un classico del teatro contemporaneo, Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. In onda stasera alle 21.25 su Rai 1 l'atteso nuovo adattamento della commedia drammatica in forma di tv movie, diretto da Alessandro Angelini. Del cast principale fanno parte anche Nunzia Schiano (Rosalia), Marcello Romolo (il portiere Alfredo) e i figli Francesco Russo (Michele), Massimiliano Caiazzo (Riccardo), Giovanni Scotti (Umberto).
Filumena Marturano è un nuovo capitolo, dopo Natale in casa Cupiello e Sabato, Domenica e Lunedì, della Collection De Filippo, con cui la Rai riporta in prima serata i classici del teatro di Eduardo, per farli conoscere sotto una nuova forma più cinematografica, ad un pubblico più ampio possibile o farli riscoprire a chi già conosce le versioni precedenti. Vanessa Scalera interpreta una Filumena diversa, grintosa e dura, riuscendo a far suo il personaggio, così come Massimiliano Gallo è un Domenico Soriano alle prese col tempo che passa, coi debiti d'amore non pagati e con il desiderio impossibile di fermare il tempo. Nell'adattamento gli autori si sono presi qualche piccola libertà, senza però toccare le battute del testo originale.
Filumena Marturano: la storia
Filumena Marturano è una donna con un passato da prostituta. Convive da anni con Domenico Soriano, un ricco pasticciere. È lei a governare i suoi affari e l’amministrazione della casa mentre l’uomo continua a fare la bella vita illudendosi di essere ancora giovane. Per costringerlo a sposarla, Filumena si finge in punto di morte, ma appena dopo la celebrazione del matrimonio, Domenico scopre l’inganno e chiede l'annullamento. Solo allora la donna gli rivela che uno dei suoi tre figli, cresciuti in segreto, è in realtà suo. Le certezze dell’uomo vacillano e il desiderio di scoprire quale dei ragazzi è sangue del suo sangue inizia a consumarlo. Per Filumena però “'E figli so’ ffigli. E so’ tutti eguali”.
Dalle note di regia di Francesco Amato
Sono abituato a fare lunghe chiacchierate con gli attori che vengono a fare i provini, prima di vederli in azione. Oltre al valore dell’interprete, cerco di capire che persone sono, che mondo frequentano, se sono ricchi o come campano, se sono innamorati, se sono in buoni rapporti con i parenti, e che genere di letture preferiscono. È un lavoro che mi arricchisce. Intimamente invidio il talento degli attori, la bellezza, e soprattutto il loro coraggio. Anche se non lo ammetterei mai (e mai lo concederei ai miei figli) avrei voluto essere attore. A dirla tutta – se la fortuna mi avesse baciato e mi avesse fatto attore – avrei voluto essere un attore napoletano. Non si è realizzato nulla di tutto ciò: non riesco a mettere in fila due battute neanche col testo sottomano, e soprattutto sono cresciuto in provincia di Cuneo, famosa a Napoli solo per i trascorsi militari di Totò. Peraltro, non bevo caffè, non sono scaramantico, tifo per una squadra finanziata da un’industria di automobili piemontese. Quando mi chiesero se mi incuriosisse l’idea di fare Filumena, dovetti dare alla mia coscienza una buona ragione per accettare. Anche una menzogna qualunque, che non fosse il vil denaro. La trovai, studiando l’opera di De Filippo, ma non era una menzogna: era l’amore per gli attori, appunto. In quelle famose chiacchierate poi, un giovane attore, Giovanni Scotti, che nel film interpreta Umberto, mi disse una cosa che gli promisi mi sarei rigiocato quando i giornalisti legittimamente mi avrebbero chiesto conto di questa bizzarra impresa. Dunque questa è di Giovanni, ma ci credo anche io: Filumena è un testo vivo. E come è giusto che sia, vuole essere rappresentato. Vuole continuare a essere vissuto. Dagli interpreti e dal pubblico. Forse perché la scrisse per la sorella Titina, il fatto è che Filumena è l’unica commedia in cui De Filippo sottrae al tema della famiglia quel sentimento di cinismo e rancore che caratterizza altri testi celeberrimi. Qui Eduardo si abbandona al melodramma. Abbandonarsi all’amore: questo è il percorso di una tosta, indurita dalla vita, come Filumena.
Leggi anche Filumena Marturano: Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo il 20 dicembre su Rai 1 nel classico di Eduardo