Che Dio ci aiuti 6: la parola a Elena Sofia Ricci, suora per passione
Entrata ormai nel vivo la nuova stagione, ascoltiamo la protagonista, Elena Sofia Ricci, che racconta come sia la passione per la fiction Che Dio ci aiuti e i suoi colleghi a spingerla a tornare da sei anni a indossare i panni di Suor Angela.
Suora per la televisione, ma soprattutto per passione. quella per la fiction Che Dio ci aiuti, e per la squadra di attori e autori che da anni trionfano nelle prime serate di Rai Uno. Elena Sofia Ricci non nasconde come sia un’eccezione per la sua carriera essere tornata per così tanti anni a lavorare in una stessa fiction.
Diretta da Francesco Vicario, Che Dio ci aiuti 6 è strutturata in dieci serate, con il ritorno a far compagnia a Elena Sofia Ricci di Francesca Chillemi, Valeria Fabrizi (suor Costanza), Francesca Chillemi, Gianmarco Saurino, Simonetta Columbu, Diana Del Bufalo oltre alle nuove entrate costituite da Pierpaolo Spollon e Erasmo Genzini, che si sono fatti valere nel cast di un altro grande successo dell’anno di Rai Uno, Doc.
Ma qual è il segreto del successo così duraturo della serie? Secondo Elena Sofia Ricci la risposta è articolata, “Sono molti gli ingredienti che ne decretano il successo. Facciamo vedere la nostra Italia meravigliosa, la facciamo conoscere, è una stagione anche esteticamente più bella delle altre, visto che quest’anno abbiamo traslocato ad Assisi, una città con una fortissima carica spirituale. Poi c’è il bisogno di spiritualità, di porci le grandi domande mistiche ce ci facciamo tutti, relative al grande mistero su perché siamo qui, che si creda o meno. I nostri personaggi così imperfetti sono meravigliosamente umani e fallibili, ma si pongono di fronte a Dio con così tanta speranza. Quest’anno poi ce lo siamo domandati tutti dove sia il signore. Questi ingredienti si uniscono a una travolgente comicità, visto che siamo degli zappatori della terra senza paura di sporcarci le mani. Dal momento spirituale al super comico, alcune cose nascono fra di noi sul set e poi li trasferiamo ai personaggi. Questa gioia di vivere e sperare, questo vmodo di incedere nella vita, credo sia contagiosa. Abbiamo poi tanti fan delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi che sono parecchio belle e belli oltre che intelligenti e bravi”.
C’è poi la fragilità, fra gli ingredienti più amati nel suo personaggio, come dice la stessa attrice. “C’è un po’ della mia follia in suor Angela, attrice e personaggio finiscono negli anni per mischiarsi un po’ e gli autori ci conoscono a memoria, sanno di cosa siamo capaci. C’è parecchio di me e qualcosa ho imparato anche io, come spesso accade dai personaggi che si interpretano. Quello che mi piace di più è cambiare e Suor Angela è forse quello che più lo fa all’interno dello stesso progetto, per questo lo amo e non riesco a liberarmi di lei, come dei suoi ragazzi. Per ora sono molto contenta di aver fatto anche la sesta serie, di solito mollo e scalpito alla terza o quarta, invece no, Come Dio ci aiuti amo farlo e il gruppo di lavoro.”