A Barbara d’Urso è vietato parlare dei programmi di Maria De Filippi, il gossip
Dagospia rivela un'importante clausola del contratto della De Filippi nei confronti dell'azienda Mediaset

Il portale Dagospia ha rivelato una clausola segretissima del contratto che lega Maria De Filippi a Mediaset. Secondo quanto rivelato dal sito diretto da D'Agostino, Queen Mary avrebbe fatto scrivere nero su bianco il divieto di parlare di temi e personaggi legati alle sue trasmissioni da parte Barbara D'Urso e i suoi vari talk show.
“La vera spina nel fianco di Barbara d’Urso in Mediaset si chiama Maria De Filippi– si legge su Dagospia – Ma da dove nasce la rivalità tra le due? Tutto è iniziato quando Maria ‘la Sanguinaria’ ha chiesto e ottenuto dal Biscione una clausola nel suo contratto che proibisse alla d’Urso di trattare i temi dei suoi programmi e di sfruttare i personaggi delle sue trasmissioni. Una separazione netta. Per la serie: resta pure nel tuo trash-salotto ma non mettere le mani sulla mia roba”.
Una clausola che non appare del tutto insensata. Nei salotti della D'Urso non si parla mai delle coppie nate a 'Uomini e Donne', delle persone protagoniste di 'C'è Posta per Te' o ancora dei personaggi nati del talent di 'Amici'.
Il portale precisa anche che riguarda solo la De Filippi e non altri conduttori Mediaset:
“Questa clausola non è presente nel contratto di Alfonso Signorini e infatti Barbara ha saccheggiato le storie legate al Grande Fratello Vip, come nel caso Zenga-Termali. A Live – Non è la d’Urso è andata ospite la prima moglie dell’ex portiere dell’Inter, Elvira Carfagna, che ha sparato a zero contro Roberta Termali. E poi le ospitate polemiche al figlio e al fratello di Walter Zenga. Insomma un intreccio di veleni e retroscena al fiele che hanno fanno imbufalire la Termali che poi si ‘vendicata’ evitando l’invito di Signorini al GF Vip. […] è facile capire perché Maria De Filippi abbia voluto impedire alla d’Urso di montare la panna sulle sue storie: prima o poi scoppia un papocchio che porta guai, musi lunghi, vendette incrociate…”.