Il Paradiso delle Signore, intervista a Enrica Pintore: “Clelia è stata per me un regalo! Sono stata fortunata”
Con l'arrivo della puntata cruciale per Clelia e Luciano de Il Paradiso delle Signore, Enrica Pintore si svela a nostri microfoni raccontandoci la sua esperienza nella soap e il suo rapporto con la bella capo commessa.

Vispi occhi azzurri e sorriso ammaliante, Enrica Pintore è uno dei volti più amati dal pubblico del pomeriggio di Rai1. Dopo aver lasciato la sua Sardegna si trasferisce a Firenze e si laurea in Lingue e Letterature Straniere. Poi, recuperando la sua antica passione per la recitazione, si iscrive a Il Cantiere Teatrale a Roma, cominciando così la sua ascesa al mondo dell'arte e dello spettacolo.
Un'artista eclettica in grado di passare dalla TV al cinema in un battere di ciglia e capace di far innamorare i fan con il suo sorriso e sul naturale talento. Da “professoressa” de L'Eredità a Clelia Calligaris de Il Paradiso delle Signore, passando per numerose fiction e per il ruolo di Paola Bechi Luserna in Enrico Piaggio – Un sogno Italiano, con Alessio Boni, l'attrice si è raccontata ai nostri microfoni svelandoci qualcosa in più di lei e della sua vita artistica. E lo fa alla vigilia di un evento molto importante per tutti i fan de Il Paradiso delle Signore. Presto, ci sarà infatti l'ultima puntata in cui vedremo la coppia Clelia/Luciano nella soap. Ecco la nostra intervista:
Enrica Pintore, la Nostra Intervista a Clelia Calligaris de Il Paradiso delle Signore
Com'è nata la tua passione per la recitazione?
Vivevo ancora in Sardegna e quando ero piccola seguivo la compagnia de I Barbariciridicoli nelle loro tournée d'estate e poi insieme a loro feci i miei primi laboratori. Poi presi la decisione di lasciare l'isola a 18 anni. Questo perché a diciassette anni, partecipai al Concorso di Miss Italia e vinsi un contratto di un anno con lo sponsor di allora, Cotonella. Dopo quest'anno di contratto, decisi di andare a studiare fuori. Mi trasferii a Firenze e mi dedicai perlopiù all'Università. La passione per la recitazione era però rimasta anche se, in quei tre anni a Firenze, non feci nulla a parte qualche corso di dizione. Una volta presa la laurea mi spostai a Roma, per dedicarmi alla recitazione e là cominciai a frequentare Il Cantiere Teatrale di Paola e Tiziana Cruciani. Intanto diventai una delle professoresse de l'Eredità con Carlo Conti, un grande professionista da cui prendere esempio e che mi ha insegnato molto. Dopo due anni lasciai perché non volevo fare la showgirl.
E poi una vita per la recitazione
Dopo l'Eredità mi sono dedicata completamente alla recitazione, con una parentesi nel 2014, una piccola “crisi di identità”, un piano B. Io venivo da una vita molto dinamica, lavoro/studio, e all'epoca non ero ancora pronta caratterialmente a saper gestire la tensione dei tempi di attesa molto lunghi, che ci sono nella vita di un attore. Per questo decisi di riprendere in mano gli studi e di sfruttare la mia laurea. Oltre a far l'attrice mi piaceva lavorare nel turismo. Allora mi presentai in un paio di hotel e alla fine mi assunsero in una conciergerie di un hotel a cinque stelle a Roma. Un'esperienza che mi è servita un sacco! In quell'anno e mezzo, quei pochi provini che la mia agente (che non mi ha mai mollato) mi ha procurato, li presi tutti. Alla fine il mio capo mi disse vai, mi lasciò andare! E io ripresi a fare l'attrice!
Possiamo dire che chi ti ha adottato, come figlia prediletta è la TV, ce lo confermi?
Sì assolutamente! Iniziando con l'esperienza televisiva dell'Eredità. Poi mi sono dedicata più a Fiction e a Serie TV rispetto al teatro o al cinema, ahimé! Ho cercato comunque sempre di inserire il teatro nella mia carriera. Dopo la prima stagione de Il Paradiso ho fatto uno spettacolo teatrale, si chiamava Unplugged. Avevamo le musiche live dei Nirvana perché era dedicato ai 25 anni dalla scomparsa di Kurt Cobain. Era ambientato all'interno di Radio Rock a Roma, nella sede – anche se lo spettacolo aveva come scena una radio di Seattle, primi anni '90. Girarlo in una vera sede radiofonica e avere il pubblico praticamente a un metro da te, è stata una bellissima esperienza. Poi faccio teatro itinerante a Roma con una compagnia con cui, insieme a una guida, portiamo i turisti alla scoperta di alcuni rioni e alcune zone della città. All'interno delle visite ci sono però delle scene in costume, attimi di messa in scena là insieme con il pubblico. Insomma un contatto diretto. Non sono però mai riuscita a fare delle produzioni teatrali lunghe perché comunque devi dare una disponibilità molto anticipata e non sono mai stata libera. Adesso che ho finito di girare Il Paradiso delle Signore, mi hanno proposto uno spettacolo teatrale e ho detto ovviamente sì.
Il Paradiso delle Signore: Enrica Pintore è Clelia Calligaris
Clelia è una donna molto forte. Ti rivedi in lei e se sì in che cosa?
In Clelia mi sono rivista in tante cose. Sono stata fortunata perché mi è stato regalato un personaggio unico. Poi quando lo porti per così tanti giorni, per due anni e mezzo di stagione, inevitabilmente tu prendi un po' del suo carattere e il personaggio prende molto da te. Gli autori è vero che all'inizio scrivono un soggetto, una sinossi, un scheletro su di lui poi però la scrittura va avanti anche adattandola all'attore che lo porta in scena. Poi ovviamente siamo anche molto diverse in tante altre cose. Clelia è in linea con i suoi tempi; è molto riservata, io sono più estroversa e solare. Per lei ho lavorato molto sul portamento e sul modo di parlare. Lei deve essere un esempio per le Veneri e io dovevo mostrare una certa differenza d'età con loro. Sullo schermo si doveva notare che io ero più donna e loro più ragazzine. Poi però è una che odia i pettegolezzi e i pregiudizi come me, è molto educata, risoluta e razionale. In questo mi sono ritrovata abbastanza.
Domani sarà l'ultima puntata in cui vedremo la coppia Luciano/Clelia. I due lasciano la soap! Pensi che questo finale renda giustizia al loro amore o ti aspettavi qualcosa di diverso per loro?
Ai fan non piacciono mai le uscite (i fan de Il Paradiso delle Signore sono furiosi per la loro uscita di scena n.d.r) e li capisco. A loro non piace neanche come vengono gestire le scelte sull'uscita dei personaggi però... devo dire che dopo due stagioni e mezzo, per me e Giorgio (Lupano) – e ne abbiamo parlato insieme agli autori in maniera molto soggettiva – bisognava chiudere questo ciclo, per dare anche spazio a nuovi personaggi e a nuove storie. Non ci andava di portare avanti una storia quando in realtà avevamo dato tutto quello che si poteva dare. La storia di Clelia si è evoluta accanto a Luciano e separarli nuovamente o far tornare lui dalla moglie o trovare un altro pretendente per me, era allungare troppo. Non ci andava di rovinare tutto. Siamo arrivati al momento che tutto il pubblico si aspettava e abbiamo ritenuto opportuno uscire.
Poi per quanto riguarda Enrica e Giorgio, avevamo anche voglia di fare altri lavori. È la base di ogni attore, provare a fare nuove esperienze. Non volevo essere etichettata solo nel personaggio di Clelia e ripeto che le voglio un gran bene, è stato un grande regalo e un punto di riferimento per me e per il pubblico. E spero di non deluderlo con altri ruoli!
Ma cosa dobbiamo aspettarci nell'ultima puntata?
Ti rivelo che io non mi aspettavo certe decisioni da parte di Clelia. C'è stato da parte sua un cambiamento nei suoi atteggiamenti. Si è scatenata la paura di non sapere come gestire questa situazione e lei prende la decisione di lasciare nuovamente Milano e Luciano. Questo non me lo sarei aspettata! Non è da lei; ha isolato Luciano ed è tornata la Clelia della prima stagione, quella che si prende carico delle responsabilità e del dolore degli altri e trova lei una soluzione ma da sola. Però... forse ci sarà un colpo di scena alla fine!
Un ritorno di Clelia e Luciano?
È una cosa che ci chiedono già da adesso ma... forse no, chissà!
Qual è il segreto dell'alchimia tra te e Giorgio Lupano?
Conosco Giorgio Lupano da soli tre anni, non c'eravamo mai incontrati prima e ho scoperto una persona tanto affine a me. Siamo diversi, molto diversi in alcune cose, però ho veramente trovato un'anima simile a me; è come se fosse un fratello. È quella amicizia genuina che io mi auguravo sempre di avere da piccola e che quando ce l'hai ti ritieni fortunata. Poi ci siamo trovati molto bene a lavorare insieme. Avevamo lo stesso metodo di lavoro. Ci chiamavamo ogni week-end per lavorare sulle scene della settimana, che fossero dieci o sessanta. E soprattutto siamo entrambi molto altruisti sul set e non abbiamo mai rubato nulla l'uno all'altra. Anzi, se potevamo migliorare qualcosa in scena ci facevamo continuamente delle proposte senza vederle come critiche ma sempre come un valore aggiunto.
E invece com'è il tuo rapporto con Silvia, ovvero Marta Richeldi?
Adoro Marta! Abbiamo un bellissimo rapporto – come con tutti i membri de Il Paradiso delle Signore. Mi sono trovata benissimo con lei. È un'attrice che comunica quando sta in scena con te e questo è importante! Ed è anche una persona matura, sempre educata e che si mette in discussione.
Foto di: Piergiorgio Pirrone
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Il Paradiso delle Signore va in onda dal lunedì al venerdì alle 15.55 su Rai1.