Under the Dome: Cosa si cela sotto la cupola?
Poche serie possono vantare un collaboratore del calibro di Stephen King. Il suo The Dome ha ispirato il nuovo fenomeno dell'estate. Scopriamolo con l'aiuto degli autori.

Dei tanti posti che un viaggiatore – meglio se un fan della natura, della pesca e delle aragoste – potrebbe visitare nel Maine, noto anche come lo Stato dei Pini, Chester’s Mill non rientra negli itinerari di nessuna guida turistica. Non perché non esiste realmente (si tratta in gran parte di Wilmington, nella Carolina del Nord, la stessa città di Dawson’s Creek e One Tree Hill), ma perché qualcosa di terribile è accaduto in questi luoghi. Eppure, in più di 13 milioni si sono sintonizzati su CBS pochi giorni fa per seguire la premiere di Under the Dome, la miniserie di cui Chester’s Mill è l’habitat (sopran)naturale, ora in onda in Italia, ogni domenica alle 21:50 su Rai2. Si tratta del miglior debutto estivo degli ultimi sei anni, e per CBS del migliore dal 2000. Merito anche del coinvolgimento di Stephen King, uno dei maggiori promotori della letteratura horror, il cui The Dome del 2009 ha ispirato i 13 episodi che i produttori Neal Baer (Law & Order: Unità Speciale) e Jack Bender (Lost) stanno portando in tv con il supporto prezioso di Steven Spielberg e dello sceneggiatore Brian K. Vaughan. A tutti gli effetti un “evento televisivo”, com’è stato pubblicizzato negli States, e la cosa più brillante che Bender abbia letto da quando posò gli occhi sul pilota di Lost, motivo che lo ha incoraggiato a tornare nonostante avesse deciso di prendersi una pausa, forse perché demotivato dal buco nell’acqua di Alcatraz.
Quando ci si trova a presentare una serie come Under the Dome, il parallelo più semplice (e abusato) è proprio con Lost. Sebbene non abbiamo a che fare con viaggi nel tempo e mostri di fumo come nel drama di ABC, anche questa volta tutto ruota attorno a un gruppo di sopravvissuti esiliati dal mondo. Esiliati non a causa di un viaggio in aereo andato male, ma di una gigantesca e invisibile cupola di potente forza soprannaturale. Come in Lost, è la tragedia “a farli incontrare e dare inizio alla storia”, racconta Baer. Sotto la bolla, dalla quale nessuno può fuggire e nella quale nessuno può entrare, sono rimasti bloccati Dale ‘Barbie’ Barbara (Mike Vogel, Pan Am), un veterano dell’Esercito arrivato in città con un piano misterioso; la giornalista investigativa Julia Shumway (Rachelle Lefevre, Twilight), interessata alla storia di Barbie; la vivace Angie McAlister (Britt Robertson, Life Unexpected), un’aspirante infermiera la quale sogna di lasciare Chester’s Mill; e il politico James Rennie (Dean Norris, Breaking Bad), detto Big Jim, un megalomane che vorrebbe tutta la città sotto il suo controllo. Quando lo shock cede il posto al desiderio tipicamente umano di dare un senso a ciò che sta accadendo, degli avvenimenti spaventosi cominciano ad accadere agli abitanti di Chester’s Mill, complicando ulteriormente la situazione: gli adolescenti cadono in trance e ripetono strane frasi che parlando di stelle rosa, i DJ radiofonici Dodee (Jolene Purdy) e Phil (Nicholas Strong) captano un segnale di origine sconosciuta, e le apparecchiature elettroniche cessano di funzionare o addirittura tendono a esplodere.
Come se il mistero sopra le loro teste, la progressiva diminuzione dei rifornimenti (inclusi i medicinali) e l’impossibilità delle forze militari di violare la barriera e ristabilire l’ordine non fossero problemi gravi a sufficienza, oscuri segreti sembrano celarsi dietro le belle apparenze dei cittadini di Chester’s Mill. Prendete Big Jim, interessato per qualche ragione a una grande fornitura di propano. Parlando del suo personaggio, Norris dice: “E’ divertente da interpretare perché, mentre la cupola è una tragedia per tutti, per lui si stratta di un’opportunità”. Peter (R. Keith Harris), il marito di Julia, non è stato del tutto sincero con lei prima di finire in una brutta situazione con Barbie. Inoltre, Duke (Jeff Fahey), il capo del dipartimento di polizia, sembra essere a conoscenza di alcune informazioni pericolose sul passato della città, ora destinate a mettere in difficoltà l’ambiziosa vice sceriffo Linda Esquivel (Natalie Martinez, Detroit 1-8-7). E mentre la cupola, e ciò che ha scatenato, rischiano di esasperare queste situazioni e quelle di molti altri – non possiamo non citare anche Junior (Alexander Koch), il figlio emotivamente instabile di Big Jim, che Angie decide di scaricare senza immaginare le conseguenze – cercare di capire come ripartire facendo a meno del mondo esterno conduce ad altri, interessanti sviluppi.
Come buona parte degli adattamenti, Under the Dome non è la riproduzione fedele delle vicende narrate da King nel suo romanzo. Quando i produttori si sono trovati di fronte alle oltre mille pagine grondanti storie e personaggi del libro, hanno dovuto “spremerle” in modo da ottimizzarle ai tempi della tv. Detto più semplicemente, hanno dovuto fare dei tagli, e re-immaginare alcune parti. Provando a fare degli esempi senza rovinare il divertimento a chi non ha letto il libro, in questa versione Barbie è nuovo in città ed era solo di passaggio prima di rimanervi bloccato. Una delle morti più raccapriccianti della storia è stata trasformata in un rapimento altrettanto straziante; scopriremo poi con quali sviluppi. Il personaggio della Lefevre è stato ringiovanito di diversi anni. Mentre personaggi come Carolyn (Aisha Hinds) e la compagna Alice (Samantha Mathis), anch’essi bloccati in città, non sono mai esistiti nella testa dello scrittore. Il cambiamento più importante riguarda però il finale, completamente riscritto. Questo non con l’unica finalità di rendere più interessante la visione della miniserie. “Apparentemente, un sacco di persone non erano poi così contente di come [il libro] finisce”, spiega Bender. “Brian e Neal hanno un finale diverso in mente, e la benedizione di King”. A dire il vero, i produttori dicono che il maestro dell’horror concorda “al cento percento” con tutte le modifiche. “E’ stato del tutto favorevole. E’ un loro grande sostenitore”, aggiunge Baer. “E’ stato meraviglioso”.