Un nuovo CSI a Chicago?
Marlee Matlin, guest star in un prossimo episodio di CSI, riapre il dibattito sulla creazione di un nuovo spin-off ambientato a Chicago, e ne approfitta per candidarsi a un ruolo.

Non è un mistero che all’inizio di questo millennio con CSI Anthony Zuiker abbia reinventato il genere crime drama. Una tipologia di narrazione televisiva la quale in realtà non si era presa una pausa dal pubblico dopo le grandi produzioni che avevano monopolizzato la tv americana tra gli anni ’60 e i primi anni ’80, nonostante la crescita parallela ed esponenziale delle comedy, chiamate a risollevare l’umore della società dopo una prima metà del secolo non facile. Forse senza Zuiker il viale del tramonto sarebbe stato imboccato nel giro di qualche anno, ma la sua idea di spostare l’attenzione dalle parole ai fatti, dai protagonisti dell’indagine alle prove, ha dato nuova linfa al genere. In un certo senso la sua idea di procedurale è stata come la nascita di Gesù applicata non solo ai crime, ma perfino alle indagini vere, con giurie le quali oggigiorno non si sforzano d’interpretare i caratteri o le intenzioni, ma attendono il colpo di scena, la prova schiacciante senza della quale ogni caso non avrebbe una soluzione.
Con la frammentazione del pubblico, sempre più attratto dalla complessità e dalla caparbietà delle produzioni via cavo (in questo CSI fu un precursore), ma anche da chi ha copiato lo stile di Zuiker applicandolo a idee appartenenti allo stesso o ad altri generi, CSI oggi non registra più le medie d’ascolto astronomiche di dieci o cinque anni fa, pur rimanendo uno dei franchise più apprezzati in tutto il mondo. Alla CBS certamente non si lamentano, né degli ascolti di CSI, puntale vincitore in valori assoluti nella fascia 21:00-22:00 del giovedì sera, né del successo dei suoi due spin-off, CSI: Miami e CSI: NY, altrettanto forti nelle loro posizioni benché la rete, soprattutto nell’ultimo anno, abbia giocato pericolosamente con i palinsesti. CSI resta un prodotto forte, invidiabile, nonostante si stia assistendo, sul via cavo, al riscatto dei crime drama vecchio stile, quelli venuti prima di CSI, con il carismatico protagonista di turno diventato nuovamente più interessante del complesso e sorprendente processo d’indagine. I tempi, quindi, sono ancora maturi per l’arrivo in tv di un terzo spin-off, anche se parlarne da anni senza concretare nulla abbia sfiduciato fino al più accanito dei fan.
Che lo crediate possibile o no, grazie anche a una dichiarazione di Marlee Matlin, prossima guest star di un importante episodio della serie, si parla ancora di un nuovo CSI, in modo particolare di un CSI ambientato nella città di Chicago. Nell’episodio in onda negli Stati Uniti probabilmente il 3 febbraio, la celebre attrice, sorda dalla nascita, vestirà i panni di Julia Holden, insegnante in una scuola per sordi il cui mentore è Betty Grissom (Phyllis Frelich), nientedimeno la madre di Gil, l’ex capo della scientifica di Las Vegas interpretato dal bravissimo William Petersen. Sia Julia sia Betty saranno motivo di preoccupanti tensioni nella relazione tra Gil e Sara Sidle (Jorja Fox), la quale non ha imparato ancora il LIS (linguaggio dei segni). Tuttavia, l’aspetto forse più interessante di questa faccenda sono le dichiarazioni che Matlin ha rilasciato a Zap2it. Interrogata sulla possibilità che Julia possa tornare in CSI in un futuro non così lontano, giacché è la moglie che Betty sogna da sempre per suo figlio, Matlin ha risposto: “Io sono qui. Ma sarebbe meglio avere un altro CSI. Sto dicendo che ci dovrebbe essere un CSI: Chicago. Non sto scherzando. Sono molto seria sull’argomento”.
Quella dell’attrice non è una proposta inverosimile. Anche se CSI è ambientata a Las Vegas sia perché è la città natale di Zuiker sia perché la nota perdizione di cui gode è un lascito per gli sceneggiatori (ma va precisato che la maggior parte delle riprese si svolgono a Los Angeles), Petersen, ex protagonista e tuttora produttore esecutivo della serie, così come Carol Mendelsohn, showrunner e produttrice esecutiva, sono originari di Chicago. Esattamente come Matlin, che a Chicago è nata e cresciuta, i due conoscono bene il potenziale, anche criminale, della città più grande dell’Illinois. L’attrice, al contrario, non è altrettanto sicura del ruolo che potrebbe interpretare nel caso in cui le fosse fatta un'offerta. “Probabilmente mi piacerebbe interpretare un tecnico esperto di lettura labiale”, ha detto. “Un’investigatrice, la numero uno nello studio dei verbali!”.
Dopo aver riso di se stessa, Matlin - che nel 2006 partecipò anche a un episodio di CSI: NY con un ruolo differente - ha rinnovato la sua fiducia verso la possibilità di un ulteriore sdoppiamento di CSI, proponendosi seriamente per un ruolo nonostante per sua stessa ammissione l’idea di un personaggio regolare sordo non sia il massimo per la tv. “Sarebbe fantastico, ma poco realistico”, ha detto. “So che stiamo parlando solo di tv, ma non sarebbe vero. Potrei essere un’ex poliziotta. Non lo so”. Anche in questo caso l’attrice sarebbe più preparata di qualunque altro attore, dal momento che suo marito è stato per un lungo periodo di tempo un funzionario della polizia in un dipartimento di Los Angeles. Inoltre, non dimentichiamoci che, nonostante le sue diverse abilità, nel 2008 Matlin partecipò per sei settimane al talent-show della ABC Dancing with the Stars, dimostrando di poterci aspettare da lei qualità inimmaginabili per un non sordo. “Lascerò che Carol ci pensi, a costo di ungerle le ruote con un invito a cena”, ha aggiunto. “Potrei regalarle i suoi fiori preferiti. I suoi cioccolatini preferiti. Qual è il suo autolavaggio preferito? E la sua miscela di caffè?”.