Sex and the City: Perché Kim Cattrall non sarà nel revival?
Disaffezione mista a timore di snaturare il personaggio di Samantha o colpa della presunta faida con Sarah Jessica Parker? Probabilmente entrambe le cose.
La notizia ha fatto il giro del mondo: le ragazze di Sex and the City stanno tornando in tv. Tutte tranne una. Pochi giorni fa, il servizio di video in streaming HBO Max ha annunciato l'ordine di And Just Like That..., revival di 10 episodi della popolare dark comedy di fine anni '90 incentrata su quattro giovani donne di New York City, sulla loro amicizia, le loro vite sentimentali e avventure tra le lenzuola. Scopriremo come Carrie, Charlotte e Miranda, interpretate nuovamente da Sarah Jessica Parker, Kristin Davis e Cynthia Nixon, se la passano ora che hanno superato la soglia dei cinquanta, mentre mancherà all'appello la Samantha di Kim Cattrall, cosa che ha fatto storcere il naso ai numerosi fan della serie. Ma qual è il motivo dietro quest'assenza?
Perché Kim Cattrall non tornerà in Sex and the City?
Finora, né HBO Max né la stessa Kim Cattrall si sono espressi in qualche modo sulle ragioni dietro l'assenza di quest'ultima e del suo personaggio in And Just Like That... Tuttavia, la questione sembrerebbe meno oscura di quanto si possa pensare. Sappiamo che Cattrall ama enormemente Sex and the City (nonostante non abbia mai fatto mistero di quanto per lei non sia stata un'esperienza facile), affetto che non ha mancato di manifestare neppure in occasione dell'annuncio del revival, senza venire meno a quella che evidentemente è una sua convinzione. Lo ha fatto mettendo un cuoricino a un tweet che, tirandola in ballo, sosteneva: "Amo assolutamente Sex and the City e sebbene mi rattristi il fatto che Samantha non tornerà, plaudo all'importanza di fare ciò in cui si crede e sono convinta che questo sia un ottimo esempio di mettere se stessi al primo posto. Ben fatto, Kim Cattrall". Ma di quale convinzione stiamo parlando? Per rispondere a questa domanda, occorre tornare indietro di qualche anno.
Sex and the City è stata un grande successo mondiale, capace di muovere platee grandissime in tv e montagne di dollari fuori dallo schermo. Che è il motivo per cui non passò molto tempo dopo la sua conclusione prima di vedere quei personaggi riprendere vita, questa volta al cinema con due film che hanno incassato entrambi molto più di quanto erano costati, sebbene il secondo ampiamente disconosciuto. Chi l'ha visto concorderà sulle sue poche idee e su quelle esagerazioni molto à la Hollywood che poco avevano a che fare con SATC. Gran parte di quelle critiche riguardavano poi proprio il personaggio di Samantha, eccessivamente caricaturizzato da Sex and the City 2. È comprensibile quindi che nella Cattrall, giunta nel frattempo al traguardo dei sessanta, sia scattato da quel momento una sorta di atteggiamento protettivo, verso se stessa e verso il duro lavoro svolto negli anni per rendere Samantha un'icona.
Per diverso tempo si è parlato della possibilità di girare un terzo adattamento cinematografico e se così non è stato è per Kim Cattrall, interessata a non rovinare le cose più di quanto forse era stato già fatto, lasciarsi quel personaggio alle spalle e dedicarsi ad altri ruoli. In un'occasione, disse al The Daily Mail: "Non lo farò mai. Per quel che mi riguarda è un no". Poco dopo, durante un'intervista con Piers Morgan, aggiunse: "Interpretare di nuovo Samantha: posso assicurarti che non succederà mai. Non si tratta di quanti soldi. Non si tratta di quante scene. Non si tratta di nessuna di queste cose. Si tratta di una scelta chiara, della decisione che ho preso nella mia vita di terminare un capitolo e iniziarne un altro. Ho 61 anni".
La presunta faida con Sarah Jessica Parker
L'assenza di Samantha in And Just Like That... nasce quindi dal "non più" che Kim Cattrall ha detto a Samantha già ai tempi di un possibile Sex and the City 3. Totalmente opposto era invece il pensiero delle ex colleghe, cosa che all'epoca alimentò una polemica in seguito alla quale prese piede una voce secondo cui lei e Sarah Jessica Parker si odiassero, voce alimentata probabilmente da un pensiero che Cattrall aveva espresso a Morgan, secondo il quale l'ex collega meritava una ramanzina perché in quella situazione "avrebbe potuto essere più gentile".
Parker si è sempre detta molto delusa di non essere riusciti a fare un altro film. "Avevamo una sceneggiatura e una storia bellissime, divertenti, da spezzare il cuore, gioiose e molto riconoscibili", spiegò a Extra TV. "Non è deludente solo il fatto che non potremo raccontare quella storia e vivere quell'esperienza, penso che lo sia di più per quel pubblico che è stato così chiaro nel volere un altro film". All'inizio di quest'anno, il messaggio con cui l'attrice ha festeggiato su Instagram la notizia dell'arrivo di And Just Like That... ha risollevato il chiacchiericcio sulla sua presunta faida con Cattrall. Insinuazioni alle quali ha risposto così a chi le dava la colpa portando come prova il fatto che avesse smesso di seguirla: "No. Non ho smesso di seguirla. Non lo farei mai. Samantha non fa parte di questa storia. Ma sarà sempre parte di noi. Non importa dove saremo o cosa faremo".
Atteggiamento distensivo a parte, la sensazione è che anche il rapporto con la Parker abbia avuto un peso nella disaffezione della Cattrall. Dopo essersi sorpresa di certe ammissioni di quest'ultima a proposito della sua esperienza tutt'altro che piacevole nel franchise, nel 2018 Parker usò i social network per far sentire all'ex collega la sua vicinanza nella triste occasione della scomparsa del fratello minore. Condoglianze che Cattrall rispedì al mittente, sostenendo che "Il tuo continuo contattarmi è un doloroso promemoria di quanto tu sia stata davvero crudele allora e adesso. Lascia che sia molto chiara (se non lo sono già stata). Non sei la mia famiglia. Non sei mia amica". Ma Parker ha sempre negato, anche dopo queste parole, che tra lei e Cattral non scorra buon sangue. "Non ho mai pronunciato una parola scortese, priva di sostegno e ostile, quindi vorrei fosse chiaro che non c'è stato alcun litigio", disse ai giornistalisti durante il Tribeca Film Festival. "Voglio anche ricordare che c'erano quattro donne sul set e che ho passato lo stesso tempo con tutte loro. Quindi, non c'è mai stato un set su cui due donne non andavano d'accordo. Ho sempre tenuto in grande considerazione il lavoro di Kim e ho sempre apprezzato i suoi contributi".