Serie TV 2015: Le novità autunnali da tenere d'occhio
Da Blindspot a Scream Queens, ecco le nuove produzioni televisive più promettenti di quest'autunno.
Tutte le Serie TV 2015
Il pubblico delle serie tv vive sempre con esaltazione l'inizio di una nuova stagione. Mentre i palinsesti tornano a riempirsi di prime visioni, accanto alle storie e ai personaggi di maggior successo i network schierano una dopo l'altra decine di produzioni inedite ansiose di affermarsi come i nuovi successi del piccolo schermo. Tra remake, spin-off e idee che sembrano essere uscite da folli trip alcolici, sono numerose le proposte in arrivo in questi giorni e nelle prossime settimane negli Stati Uniti, e prossimamente sui nostri teleschermi. Ne abbiamo scelte alcune, le più interessanti e promettenti, che vi presentiamo e incoraggiamo a tenere d'occhio in un 2015 che promette ancora grandi emozioni e tanto divertimento. Come sempre, buona visione.
American Horror Story: Hotel
(FX, 7 ottobre)
La migliore stagione dopo Murder House, nonché la più glamour e sanguinosa. Questa è la sensazione su Hotel, quinto racconto dell'orrore co-firmato Ryan Murphy. Per l'occasione American Horror Story si reinventa attorno a una nuova protagonista forte, Lady Gaga. La pop star, che realizza così il sogno di recitare nello show di cui è una grande fan, e festeggia organizzando un party esclusivo con piscina dalle acque color sangue, veste i panni elegantissimi della proprietaria di un hotel di Los Angeles tra le cui mura si aggirano personaggi oscuri ed eccentrici. Un'antica e bellissima struttura in stile art-deco dove hanno luogo pratiche raccapriccianti. Come quelle della stessa Gaga, che interpreta una sorta di vampira convinta che il sangue e il sesso siano un elisir per l'eterna giovinezza.
Blindspot
(NBC, 21 settembre)
Dopo la fortunata The Blacklist, il network del Pavone porta in tv un altro personaggio dal passato misterioso. Questa volta una donna, interpretata da un altro volto amato dal pubblico: la Jaimie Alexander di Thor. La storia ha inizio quando il suo personaggio senza nome si sveglia all'interno di un borsone a Times Square, nudo e senza alcun ricordo di chi sia, di come sia arrivato in quel posto e del motivo per cui ogni centimetro della sua pelle è ricoperto d'intricati tatuaggi. Mentre la maggior parte di questi segni non sembra avere un senso, uno inequivocabile sulla schiena collega la donna a un agente dell'FBI (Sullivan Stapleton). Mentre le domande si accumulano, i federali scoprono ben presto che ogni tatuaggio è un crimine da risolvere in grado di avvicinarli alla verità.
Chicago Med
(NBC, 17 novembre)
Ad appena tre anni dal suo esordio, il franchise di successo Chicago si arricchisce di un altro procedurale ambientato nella Chi-Town, il terzo. Dopo i vigili del fuoco e i poliziotti, il veterano Dick Wolf solletica i nostalgici di ER portando sul piccolo schermo le storie di un nuovo gruppo di medici e infermieri. Con una differenza fondamentale: il medical drama trae ispirazione dall'attualità e racconta storie che valicano i confini del pronto soccorso, di per sé un pandemonio, per coinvolgere gli uomini e le donne degli altri dipartimenti di Chicago. Il fatto che alcuni di questi nuovi personaggi abbiano un legame profondo con essi, sentimentale o di parentela, è solo un falso pretesto perché, nel mondo reale, quando la vita di qualcuno è in pericolo, un solo eroe non basta.
Heroes Reborn
(NBC, 24 settembre)
Più di cinque anni dopo la frettolosa e controversa chiusura di Heroes, uno dei fenomeni televisivi delle ultime stagioni torna con una miniserie che profuma di evento. Tim Kring riprende in mano la storia, strappa qualche pagina del calendario e ripropone quegli elementi che resero la sua una serie di fantascienza da 17 milioni di spettatori (evento più unico che raro), inclusi personaggi indimenticabili quali Noah Bennet e Hiro Nakamura. Al tempo stesso un sequel e un reboot, Heroes Reborn racconta di un mondo in cui gli umani evoluti sono in fuga o vivono nell'ombra perché accusati di un tragico attacco terroristico. Mentre individui pericolosi danno loro la caccia per neutralizzarli, rendendo più difficile l'esistenza di chi solo ora sta prendendo consapevolezza dei propri poteri, Bennet cerca di dimostrare come dalle azioni congiunte di questi ultimi dipenda ancora una volta il destino dell'umanità e del mondo intero.
Marvel's Jessica Jones
(Netflix, 20 novembre)
L'Universo Marvel cui negli ultimi anni il cinema e la tv stanno dando vita si arricchisce di una nuova produzione, la seconda targata Netflix. In seguito alla tragica fine della sua breve carriera di supereroina, Jessica Jones cerca di rifarsi una vita come investigatrice privata, occupandosi di casi che coinvolgono eccellenti (e super) figure di New York City. Per un personaggio che spicca per carisma, forza e indipendenza, sebbene appesantito da un disturbo post-traumatico da stress, Marvel sceglie un'attrice dal trascorso attoriale irriverente ed eccentrico, Krysten Ritter. L'ex star di Doctor Who David Tennant veste invece i panni del cattivo, l'Uomo Porpora, ovvero colui che trascina Jessica in quel vortice di squilibrio dal quale la ragazza esce cambiata per sempre. Certamente uno dei momenti più affascinanti e intensi delle sue origini.
Quantico
(ABC, 27 settembre)
Fin dalle prime fasi dello sviluppo, la serie di Joshua Safran (Gossip Girl) è stata descritta come un incrocio tra lo spy drama Homeland e il soap drama Grey's Anatomy, e questo dovrebbe bastare per renderlo irresistibile. Ma Quantico fa di più. Tocca un nervo scoperto raccontando di un'America in cui la costante caccia al nemico traccia il più insospettabile dei profili, quello di una giovane recluta dell'FBI. Ricorrendo alla tecnica del flashback già usata con successo da ABC per il thriller Le regole del delitto perfetto, la serie si divide tra l'esplorazione delle dinamiche tra un gruppo di reclute arrivate all'Accademia di Quantico per l'addestramento, ragazzi e ragazze con trascorsi e interessi diversi, nonché qualche scheletro nell'armadio, e la disperata ricerca del responsabile del più grave attacco terroristico sul suolo americano dopo l'11 settembre, nuovamente a New York City.
Scream Queens
(FOX, 22 settembre)
Dalle menti anticonformiste degli ideatori di Glee e American Horror Story una serie antologica che non è né comedy né horror ma un po' di entrambi i generi. Lo show affianca alla leggendaria Jamie Lee Curtis un giovane cast di talento per raccontare un mistero sul quale nelle prossime settimane il pubblico amerà ricamare dibattiti interminabili. Fino al momento della verità, quando l'identità del serial killer mascherato che sta seminando morte e terrore nel campus della Wallace University si manifesterà dopo una catena incredibile di crimini bizzarri. Non che il resto della giornata in questo microcosmo non sia uno stillicidio, tra confraternite classiste e una gioventù la quale ha molti più segreti che regole.
Supergirl
(CBS, 26 ottobre)
Accolta con un po' di scetticismo per il suo aspetto troppo genuino e classico, un atteggiamento a dire il vero non così diverso da quello che aveva accompagnato il debutto di Arrow e The Flash, ora amatissime dal pubblico, con le quali condivide l'universo narrativo, ma diventata in poco tempo un fenomeno virale, Supergirl ha tutte le carte in regola - non ultimo il fatto di avere le spalle coperte da un gigante come CBS - per diventare la serie supereroistica di maggior successo di sempre. Si rivolge a un pubblico più giovane, e femminile, come il fumetto a suo tempo, e segue gli sforzi di una ragazza poco più che adolescente (Melissa Benoist, Glee) di rendere la sua città un posto sicuro dopo aver nascosto i suoi poteri per anni. Come il suo cugino famoso, Supergirl trasuda fierezza e valori sani. E sì, questo è solo l'inizio.
The Bastard Executioner
(FX, 15 settembre)
Archiviata (non del tutto) la lunga e soddisfacente esperienza di Sons of Anarchy, Kurt Sutter torna a FX con una storia di tutt'altro genere ma non meno cruenta. Siamo nel 14° secolo e un cavaliere dell'esercito di Re Edoardo I ha deciso di deporre la sua arma tormentato dagli orrori della guerra. Tuttavia, quando la violenza torna a perseguitarlo, il giovane è costretto a imbracciare la più sanguinosa delle spade: quella del boia. La serie ha diversi punti in comune con SOA, in particolare nel cast. Lo stesso Sutter interpreta uno dei personaggi principali, il Muto Oscuro, compagno e custode della sensuale e mistica preveggente Annora degli Ontani, interpretata dalla moglie Katey Sagal. A loro si aggiunge tra gli altri la star di True Blood Stephen Moyer nei panni del cancelliere e giustiziere Milus Corbett.
The Muppets
(ABC, 22 settembre)
Il pupazzo animato di un simpatico orso frequenta un'affascinante ragazza umana. Perché no? Del resto The Muppets è lo show più stravagante che si sia visto in tv negli ultimi anni, sicuramente il più maturo e audace con protagonisti i personaggi creati da Jim Henson più di sessant'anni fa. Bizzarra come poche, ma proprio per questo una delle due o tre grandi promesse della prossima stagione televisiva, la serie ci porta dietro le quinte del talk show serale di Miss Piggy, non il miglior posto dove trovarsi dopo la sua clamorosa rottura con Kermit. Qui vanno in scena le sfide e i dilemmi quotidiani dei Muppet, tra amori, rotture, successi, delusioni, bisogni e desideri. Dettaglio non indifferente: Bill Prady, il co-ideatore della comedy, è lo stesso di The Big Bang Theory.
12 Monkeys
(Syfy, 16 gennaio)
Un uomo (Aaron Stanford, Nikita) arriva da un futuro post-apocalittico per individuare e sradicare la fonte della piaga mortale che finirà col spazzare via ogni forma di vita umana, o quasi. Vi ricorda qualcosa? Ispirata dal film del 1996 L'esercito delle 12 scimmie, stando alle promesse degli ideatori, 12 Monkeys percorre una strada indipendente rispetto alla pellicola con Bruce Willis, contorta e ricca di elementi mitologici. Accompagnato da una brillante virologa e da un genio della matematica con problemi mentali, il protagonista, James Cole, accompagna lo spettatore in un mistero inquietante le cui radici si aggrovigliano a uno degli scenari più sconcertanti e, come la realtà sta raccontando, verosimili: la fine dell'umanità per colpa di un virus incontrollabile.
American Crime
(ABC, 5 marzo)
Scritto, diretto e prodotto dal vincitore dell'Oscar per 12 anni schiavo John Ridley, un crime drama antologico che pone al centro del racconto temi attuali e sentiti quali l'odio razziale, le differenze di classe e le politiche di genere. Narrato dal punto di vista delle vittime, degli accusati e delle rispettive famiglie (due dei quali interpretati da Felicity Huffman e Timothy Hutton), il racconto parte con l'aggressione domestica che ha lasciato senza vita un veterano di guerra. L'accaduto lascia sotto shock la comunità di Modesto, in California, fomentando le tensioni quando si comprende che si è trattato di un crimine razziale. Il caso prende una piena sorprendente quando un segreto inquietante emerge nella casa della vittima, ampliandone il clamore e lacerando le vite di tutte le persone coinvolge.
Ash vs. Evil Dead
(Starz, 31 ottobre)
Uno dei franchise più famosi e amati del cinema horror, La casa, riprende vita con una serie tv co-scritta, diretta e prodotta da Sam Raimi, lo stesso regista della pellicola, e, dettaglio ancora più importante, interpretata dallo stesso Bruce Campbell che era stato il libertino e suadente cacciatore di mostri Ashley J. 'Ash' Williams sul grande schermo. Dopo aver trascorso gli ultimi trent'anni evitando di crescere e assumersi qualche responsabilità, ancora armato di motosega (incorporata) e fucile, Ash intraprende una nuova avventura spericolata per impedire a una piaga mortale di distruggere l'umanità. Essendo Starz il network che ha dato i natali a Spartacus, gli spargimenti di sangue sono assicurati.
Better Call Saul
(AMC, 8 febbraio)
È un biglietto da visita con i rilievi in oro quello di Better Call Saul. Spin-off di Breaking Bad, una delle migliori serie drammatiche degli ultimi anni, il dramedy riporta Bob Odenkirk nei panni di Saul Goodman per raccontare le origini di uno dei personaggi più amati di Breaking Bad. Quindi una storia antecedente alle vicende di Walt, che dà agli autori - gli stessi della serie originale - la possibilità assolutamente affascinante di creare intrecci e svelare retroscena delle stesse. E questo avviene fin dai primi istanti. Ancora conosciuto come Jimmy McGill, Saul è un avvocato squattrinato il quale, pur di sbarcare il lunario, forma un'alleanza improbabile e pericolosa con Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks), l'ex poliziotto trasformatosi in sicario che in Breaking Bad era passato a miglior vita per mano di Walt.
Bloodline
(Netflix, 20 marzo)
La curiosità che il nuovo thriller di Netflix è riuscito a suscitare nonostante le poche informazioni trapelate durante il suo sviluppo deriva da due punti fondamentali: i suoi creatori, gli stessi dell'acclamato legal drama Damages, dal quale eredita uno stile narrativo in cui i salti temporali sono un elemento distintivo; e il suo cast, del quale fanno parte attori del calibro di Kyle Chandler, Linda Cardellini e Ben Mendelsohn. Le vicende ruotano attorno a quattro fratelli adulti i cui segreti e le cui cicatrici si rivelano quando il peggiore di loro, la pecora nera di casa, torna in città. Un'altra storia familiare amara, eviscerata con il racconto di un mistero che, chi si è appassionato a Damages, si aspetta altrettanto sanguinoso e ricco di colpi di scena.
Empire
(FOX, 7 gennaio)
Accolto con ascolti record negli Stati Uniti, il musical drama della FOX non ha nulla dell'innocenza di Glee o del candore di Nashville. Questa non è la storia di un sogno, almeno non nelle prime intenzioni, ma di un impero e del pericolo che tutto possa cadere a pezzi. Il nominato all'Oscar Terrence Howard (Hustle & Flow) interpreta un magnate della musica costretto a cedere lo scettro quando scopre che un male lo allontanerà da questo mondo molto presto. Una sorta di Walter White dell'hip-hop i cui sforzi sono complicati da una famiglia disfunzionale, inclusa un'ex moglie appena uscita di prigione, un figlio che non riesce a tenerlo nei pantaloni e un altro per il quale prova vergogna perché omosessuale. Creata dai grandi filmmaker Lee Daniels (Precious) e Danny Strong (Game Change), la serie si avvale per la colonna sonora originale della collaborazione di Timbaland.
Eye Candy
(MTV, 12 gennaio)
Dopo il successo della docu-serie Catfish: False Identità, MTV sforna un'altra produzione incentrata sulle insidie della rete. Lindy (Victoria Justice) è una giovane donna di New York la cui vita precipita in un vortice pericoloso quando, spinta dall'amica a cercare l'amore online, scopre di essere finita nella trappola di uno psicopatico, un feroce stalker cui decide di dare la caccia con l'aiuto dei suoi amici hacker (tra loro c'è anche l'ex star di The Following Nico Tortorella). Una storia ad alta tensione sulle minacce dell'era moderna, arricchita da un cattivo la cui identità sarà motivo di ampi dibattiti, una volta che saremo riusciti a superare il terrore.
Galavant
(ABC, 4 gennaio)
Togliete la corona a Re Richard e consegnate a Dan Fogelman lo scettro di creativo più allucinato del piccolo schermo. Dopo la scivolata fuori dal mondo di Vicini del terzo tipo, lo sceneggiatore prende C'era una volta, la mescola con Glee e condisce il tutto con un pizzico di Revenge. Il risultato è una comedy assurda e spassosa ambientata nel mondo delle fiabe, dove un eroe maledettamente bello (Joshua Sasse, Rogue) cerca vendetta dopo aver perso la sua amata, un'opportunista, per mano di un perfido ma aggraziato re (Timothy Omundson). È come un lungometraggio Disney, nel senso che si canta e si balla, con l'aggiunta che è dissacrante, un sacco. Le canzoni originali sono di Alan Menken e Glenn Slater, che potreste già aver apprezzato in Rapunzel: L'intreccio della torre.
Marvel's Agent Carter
(ABC, 6 gennaio)
Hayley Atwell riprende il ruolo di Peggy Carter, già interpretato al cinema, per una nuova serie ambientata nell'Universo Marvel. Veloce (tutto si risolve nell'arco di 8 episodi) e, come Agents of S.H.I.E.L.D., costellata di rimandi che fanno felici i fan dei fumetti e dei film, il drama ci riporta nel 1946, all'indomani della Seconda Guerra Mondiale. Messa da parte quando gli uomini tornano dal fronte, Peggy deve destreggiarsi tra i suoi compiti amministrativi per la SSR e gli incarichi - missioni piene di azione e pose sexy della protagonista - che Howard Stark (interpretato nuovamente da Dominic Cooper) le assegna in gran segreto, il tutto mentre si confronta con la sua condizione di donna single cui è stato appena portato via l'amore della vita, Steve Rogers. Come se non bastasse, nella serie recitano anche Lyndsy Fonseca (Nikita) e Chad Michael Murray (One Tree Hill).
Scream
(MTV, 30 giugno)
Arriverà in tempo per Halloween la trasposizione televisiva di un altro cult del cinema horror. La serie, che non coinvolge Kevin Williamson, né l'iconico serial killer Ghostface, vuole appassionare e terrorizzare il pubblico con una storia del tutto nuova e una propria maschera della quale si sa soltanto che sarà fatta di... carne. Scritta dalla stessa Jill Blotevogel di Harper's Island, la serie racconta le ripercussioni drammatiche di un video virale apparso nella rete, qualcosa che coinvolge soprattuto la giovane Audrey (Bex Taylor-Klaus, nella foto in The Killing). La figlia bi-curiosa di un pastore luterano funge da catalizzatore per un omicidio che apre una finestra sul passato travagliato della sua città.
Wayward Pines
(FOX, 14 maggio)
Prima che David Lynch facesse spalancare gli occhi a mezzo mondo annunciando il ritorno di Twin Peaks nel 2016, la miniserie della FOX basata su un romanzo di Blake Crouch sembrava proporsi come un'alternativa preziosa per i fan più nostalgici. Non siamo a Twin Peaks ma nell'altrettanto incantevole e pittoresca Wayward Pines, in Idaho. Il protagonista non è l'agente speciale Dale Cooper ma l'agente sotto copertura Ethan Burke (Matt Dillon, Crash), il quale si reca in questi luoghi per indagare sulla scomparsa di due federali e, neanche a dirlo, resta coinvolto in un gioco spaventoso quando i misteri che circondano la città si scontrano con le sue deduzioni. Il drama, che in Italia vedremo in contemporanea su Fox, porta la firma di Chad Hodge, conosciuto per aver ideato Runaway e la controversa The Playboy Club.
Westworld
(HBO, rinviata al 2016)
Una delle trasposizioni più ambiziose dell'anno, scritta e prodotta da un team stellare e interpretata da attori di fama mondiale. Jonathan Nolan e J.J. Abrams portano in tv Il mondo dei robot di Michael Crichton. Anthony Hopkins interpreta il Dott. Robert Ford, il brillante, taciturno e complicato direttore creativo di un futuristico parco a tema le cui attrazioni principali sono i robot, talmente realistici da sembrare umani. Tuttavia, la situazione precipita quando le macchine impazziscono e aggrediscono i visitatori. Il resto del cast include Ed Harris, James Marsden, Evan Rachel Wood, Jeffrey Wright, Miranda Otto, Thandie Newton e Rodrigo Santoro.
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