Quella folle sera di giovedì
Cos'hanno in comune l'anchorman di una tv via cavo, un serial killer con centinaia di seguaci e una mamma single messa alle strette dalla crisi economica?

Cos’hanno in comune l’anchorman di una tv via cavo, un serial killer con centinaia di seguaci e una mamma single messa alle strette dalla crisi economica? Finora nulla. Ma accadde che, in una serata televisivamente parlando già impegnativa come quella del giovedì, debuttarono non una ma ben sei serie in prima visione, la metà delle quali novità assolute. Stiamo parlando – tanto per cominciare e mettere in chiaro quanto depennare gli impegni pregressi e far liberare i posti più vicini al televisore sia perentorio – di The Newsroom. Il titolato drama di HBO ideato dal vincitore dell’Oscar Aaron Sorkin (The Social Network), anche conosciuto per averci regalato ore di grande intrattenimento televisivo in West Wing, ci porta dietro e davanti le quinte di un’immaginaria rete all-news americana. Più precisamente, di un programma di approfondimento condotto da un giornalista, Will McAvoy (interpretato dal recente vincitore dell’Emmy Jeff Daniels), che, dopo aver svolto per anni il suo compito con equilibrio, raccontando le notizie con quella imperturbabilità che fa di un giornalista un buon giornalista, perde il controllo durante un incontro con degli studenti e, oltre a rendere palese la propria appartenenza politica, sferza un duro attacco a ciò che il Paese, la società e persino la sua professione sono diventati oggi. Dapprima allontanato dal network, al suo ritorno, Will si ritrova da solo (la sua redazione l’ha abbandonato) e con un nuovo produttore esecutivo ad alitargli sul collo, MacKenzie McHale (Emily Mortimer), che è anche la sua ex. Non avendo altra scelta, il giornalista affronta la nuova realtà con atteggiamento di sfida, dando vita a uno show nello show che mostra le due facce – entrambe velenose – dell’informazione.
L’appuntamento con The Newsroom è per giovedì 17 alle ore 21:05 su Rai3, con il primo episodio di durata maggiore. Dalla prossima settimana la serie proseguirà alle 21:55, dopo un episodio di Scandal alle 21:05. Quest’ultima è uno dei più recenti successi della tv americana e l’ultima creatura cresciuta nel grembo creativo di Shonda Rhimes, ideatrice anche di Grey’s Anatomy e Private Practice. Partita come una sorta di procedurale un po’ soap, con la nominata all’Emmy Kerry Washington nei panni di una risolutrice professionista al soldo dei ricchi e potenti di Capitol Hill, la serie si è evoluta velocemente in qualcosa di diverso, capace di creare dipendenza. Meno perfetta di quanto appaia, Oliva Pope, ora a capo di un team di gladiatori che, nonostante il doppiopetto, conosce bene il colore del sangue, ha avuto un flirt con il Presidente degli Stati Uniti d’America, il repubblicano Fitzgerald Grant (Tony Goldwyn), per lei semplicemente Fitz, durante la campagna presidenziale. Il contributo di Olivia e degli altri uomini vicini al Presidente, la cui descrizione si riassume in eterno romantico, è stato fondamentale per la sua elezione, più di quanto Fitz immagini, e questo è qualcosa che, oltre a tormentare Olivia, sta esponendo lei e le persone che le sono vicino a grandi pericoli.
Sempre il 17 ottobre Italia1 rinnova la programmazione del giovedì con la nona stagione di CSI: NY alle ore 21:10 e la stagione inaugurale dello spietato killer drama The Following alle 22:05. Il secondo spin-off di CSI, andato incontro allo stesso destino infelice di CSI: Miami lo scorso maggio, si propone con 17 episodi (incluso un nuovo crossover con i colleghi di Las Vegas) che celebrano i personaggi dal modo in cui combinano le loro questioni personali con le consuete indagini della settimana. Mac (Gary Sinise), ad esempio, si riprende dalla ferita d’arma da fuoco guadagnata nel finale precedente con un nuovo interesse amoroso al suo fianco, Christine (Megan Dodds). Dopo il dramma personale che lo ha ferito – questa volta emotivamente – quel maledetto 11 settembre del 2001, Mac sente finalmente di poter godere della ritrovata stabilità sentimentale, anche se il ricordo della sparatoria riempie ancora i suoi pensieri. A questo si aggiungono le preoccupazioni per un nuovo caso, quello in due parti del piromane che ha ucciso il capo dei vigili del fuoco. Per restare in tema, in The Following, Kevin Williamson porta in tv un po’ del thriller che tante soddisfazioni ci ha dato al cinema con la saga Scream mettendo uno contro l’altro uno dei serial killer più efferati con cui l’FBI abbia mai avuto a che fare e un ex agente toccato emotivamente e fisicamente dalla sua precedente caccia al criminale. Quando Joe Carroll (James Purefoy), scaltro e intelligente pluriomicida, fugge dal braccio della morte lasciando dietro di sé una nuova scia di sangue e fa rapire suo figlio, l’FBI chiede aiuto a Ryan Hardy (Kevin Bacon), che lo conosce meglio di chiunque altro avendolo catturato già una volta in passato, nel tentativo di riassicurarlo alla giustizia. Ma Carroll non è stato mai così forte, avendo ora a disposizione un nutrito gruppo di seguaci – tra cui un trio dalle dinamiche alquanto intriganti – disposto ad appoggiare completamente la sua follia. La serie colpisce per la sua lucida violenza e trascina lo spettatore in situazioni ad alta tensione in cui distinguere il buono dal cattivo a volte non è semplice.
Se preferite trascorrere la serata in modo più leggero, su Fox (canale 111 di Sky), a partire dalle ore 21:50, debuttano le brevi comedy Ricomincio... dai miei e 1600 Penn. La prima riunisce un paio di volti amati della comicità a stelle e strisce: Sarah Chalke, interprete per nove stagioni della goffa dottoressa Elliot Reid in Scrubs, e Brad Garrett, reso celebre dalla serie per due volte miglior comedy Tutti amano Raymon. La piacevole scrittura di Claudia Lonow (Perfetti... ma non troppo) ci accompagna in una storia infelicemente moderna. Da poco divorziata e in difficoltà a causa della crisi economica, la mamma single Polly (Chalke) abbandona la sua vita e si trasferisce dai genitori – Elaine (Elizabeth Perkins, Weeds) e il patrigno Max (Garrett). Mentre cerca un nuovo impiego e, eventualmente, riguadagnare fiducia nei confronti dell’amore, il punto di vista e il modo di fare rigido di Polly cozza con le bizzarrie e le abitudini dei suoi, i quali, tra le altre cose, sono sessualmente più avventurosi di quanto lei non sia mai stata. E se questa vi sembra un famiglia sopra le righe, aspettate di conoscere i Gilchrist, protagonisti di una comedy che nelle intenzioni dei suoi creatori (Josh Gad e Jon Lovett) dovrebbe essere la versione di Modern Family ambientata alla Casa Bianca. Dale Gilchrist (Bill Pullman) è infatti il Presidente degli Stati Uniti d’America e capo di una famiglia che definire disfunzionale sarebbe un’offesa alle famiglie disfunzionali. Oltre alla seconda moglie Emily (la veterana della commedia Jenna Elfman), perennemente preoccupata che la stampa e chiunque altro possa giudicarla per la persona che non è, il clan include l’intelligente Becca, l’intrattabile Marigold e il diligente Xander. Tutti amorevoli e un po’ pazzi, sebbene mai quanto il loro fratellone Skip (Gad), tornato a casa dopo averne combinata una delle sue al college. Sotto la sua influenza e l’influenza del resto del clan, il mandato del Presidente Gilchrist rischia d’imbarazzare un’intera nazione.