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Quando si dice "scendere in campo"

Callie Thorne diretta alla meta con Terapia d'urto, la serie che svela come una donna può trasformare una sconfitta in un'opportunità per riscattare se stessa e chi gli sta attorno.

Quando si dice "scendere in campo"

Se pensate che il football sia una faccenda per uomini duri con la pancia piena di birra, vi state sbagliando, e non di poco. C’è posto anche per le donne nello sport più amato dagli americani. Non quelle che scendono in campo con i pon-pon, ma quelle che ci celano dietro le spalle larghe dei campioni, influenzandone intimamente il comportamento nella vita e tra le linee di yards. Callie Thorne è una di queste, e chi la conosce da Rescue Me o The Wire sa molto bene quanto questa donna sia un osso duro quando si tratta d’interpretare un ruolo femminile prominente. Alla sua prima esperienza come protagonista, Thorne non delude le aspettative di un network esigente e affermato come USA, si aggiudica una nomination al Golden Globe come miglior attrice in una serie drammatica, e stravolge il concetto di show sportivo indossando i panni di una psicoterapeuta che, in un momento delicato della sua vita privata e professionale, accetta un impiego come consulente di una squadra del campionato professionistico. Questo è sufficiente per capire quanto Terapia d’urto - in onda dal 23 aprile ogni lunedì alle ore 21:55 su FoxLife - sia una serie ruvida e inconsueta, nonostante l’innocenza e la simpatia di una Thorne che si è messa a saltare sul letto quando ha saputo dell’importante riconoscimento della Hollywood Foreign Press Association, e ha urlato in mezzo al traffico quando ha visto per la prima volta una sua foto promozionale sul retro di un autobus, rischiando di bloccare la viabilità.

Per la fortuna di Necessary Roughness, com’è conosciuta la serie oltreoceano, la Thorne del piccolo schermo non è imbranata come quella reale, come lei stessa si definisce, ma la prima volta che la incontrerete, potreste pensare il contrario. Infatti, dopo essersi convinta di aver ricevuto tutto dalla vita - un marito di successo, due figli straordinari, una bella casa e una carriera appagante - la dottoressa Dani Santino assiste incredula al disfacimento della sua vita perfetta quando scopre di essere stata tradita e ingannata dall’uomo con il quale ha condiviso 17 anni di matrimonio. Costretta a trovare un modo per mantenere unita la sua famiglia e intatte le sue finanze e la sua sanità mentale, Dani accetta l’offerta di Matthew (Marc Blucas), l’allenatore della squadra di football locale, che preoccupato per l’equilibrio e la prestanza del suo ricevitore, la star in difficoltà dei New York Hawks Terrence King (Mehcad Brooks), le chiede di incontrare quest’ultimo per offrirgli i suoi consigli. In poco tempo, le abilità di Dani come terapeuta e consulente fanno il giro di Long Island, trasformandola in una delle donne più in vista della comunità e tra le più richieste da atleti, politici e altre personalità d’élite in cerca di una soluzione ai loro momenti di crisi. Trascinata da quest’entusiasmante popolarità, la dottoressa scopre tuttavia di non poter bilanciare perfettamente la sua nuova carriera con il ruolo di madre single ed ex moglie di uomo che odia e del quale non riesce a liberarsi completamente, soprattutto quando la sua clientela comincia a diventare sempre più invadente e ostinata.

Le lotte continue di Dani, la sua inettitudine a non essere troppo dura con se stessa, le sue insicurezze come madre di due adolescenti, la messa in discussione della sua credibilità come terapeuta, e la sua voglia di riscatto nella sfera sentimentale, sono alcuni dei punti, sicuramente i più importanti, che rendono Terapia d’urto perfetta per il pubblico di FoxLife, e probabilmente il miglior progetto che Thorne potesse intraprendere per rilanciare la sua carriera. Dopo la conclusione di Rescue Me, e il mai nato Two Chicks, altro progetto di Denis Leary (co-ideatore e suo costar in Rescue Me), che FX decise di non confermare, gli ideatori Elizabeth Kruger e Craig Shapiro non avrebbero potuto essere più felici di averla a bordo. “Ha tutto ciò che il ruolo richiede - è sexy, divertente e dura come un chiodo, ma allo stesso tempo molto empatica”, ha detto Shapiro. Callie - nome che sua madre, un’astrologa, scelse ispirandosi alla musa della voce, della musica e della poesia Calliope - racconta di aver pianto come un’isterica quando le telefonarono per dirle che FX aveva scartato Two Chicks, anche se poche ore dopo era già in volo verso l’audizione per Necessary Roughness, senza neppure aver letto tutta la sceneggiatura. “Mi ero resa conto di quanto fosse scritta bene già dalle prime scene. Ero come, ‘Sì, ditemi quand’è il mio volo’”, ha detto.

Del resto, dopo 15 anni di ruoli di supporto e 41 sulle spalle, Thorne era davvero ansiosa di occupare una posizione così prestigiosa, in modo da capire anche cosa significa essere parte integrante di una storia. Un processo analogo a quello del costar Marc Blucas, che non recitava regolarmente in una serie tv dal 2002, l’anno in cui lasciò il cast di Buffy, finora il ruolo più importante della sua carriera. Come abbiamo detto poc’anzi, il raggiungimento di una nuova stabilità affettiva potrebbe essere una parte fondamentale del processo di guarigione di Dani. Nel corso della storia, la donna si troverà divisa tra le attenzioni di Matthew, un uomo evidentemente affascinante e con una forte etica, egli stesso affascinato dagli effetti positivi della vicinanza a Dani, e Nico (Scott Cohen), l’enigmatico tuttofare degli Hawks, il quale ha l’esasperante abitudine di non accettare mai un no come risposta. Prima di poter prendere una decisione, Dani lascerà che entrambi rappresentino per lei solo una tentazione, già impegolata com’è tra i problemi della sua famiglia e quelli sul lavoro. E se qualcuno di questi temi vi sembra inspiegabilmente intrigante, non stupitevi: dopo il successo dei primi 12 episodi, seguiti da quasi 6 milioni di telespettatori, negli Stati Uniti la serie si sta preparando a tornare in tv con un nuovo ciclo, più lungo del precedente.

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