Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2 da oggi su Prime Video, il cast svela curiosità e anticipazioni
Elfi, Orchi, Nani, Guerrieri, Pelopiedi e molto altro: nella seconda stagione de 'Gli Anelli del Potere' tornano i personaggi nati dalla penna di J.R.R. Tolkien. Abbiamo incontrato alcuni membri del cast via Zoom che ci hanno parlato della loro esperienza sul set e di cosa vedremo nei nuovi episodi.
- Sauron, la sua fama lo precede: La parola a Charlie Vickers
- Il viaggio dei Pelopiedi e dello Straniero in cerca di risposte
- Le lotte per il potere: Númenor e Khazad-dûm
- Tornare nella Terra di Mezzo
La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere era solo l'inizio del viaggio. Bisognava introdurre personaggi poco noti, mettere ordine tra diverse timeline e location della Terra di Mezzo (e non solo) e, in definitiva, spianare la strada per l'azione, le battaglie e soprattutto la malvagità del cattivo per eccellenza, Sauron, che vedremo nella seconda. Debutta oggi, 29 agosto, con i primi tre episodi su Prime Video il secondo capitolo della serie che sta accompagnando il pubblico nel mondo fantastico e suggestivo creato da J.R.R. Tolkien. Abbiamo incontrato, in collegamento da Londra, alcuni membri del vasto cast della serie. Tutti sono sembrati esaltati all'idea di mostrare finalmente al pubblico il frutto del loro lavoro e assai contenti di poter parlare della loro esperienza in modo più approfondito, visto che la seconda stagione non è circondata da così tanto mistero quanto la prima. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Sauron, la sua fama lo precede: La parola a Charlie Vickers
Lo hanno anticipato anche gli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay: la seconda stagione è decisamente la stagione di Sauron. Il personaggio interpretato da Charlie Vickers non è più il povero sopravvissuto a un naufragio Hallbrand. Alla fine della prima stagione Galadriel (Morfydd Clark) e gli spettatori hanno scoperto la sua vera identità. In questa stagione farà di tutto per impossessarsi degli Anelli e creare il proprio personale ordine nella Terra di Mezzo. "È solo un bravo ragazzo, un onesto lavoratore della Terra di Mezzo", scherza Charlie Vickers. "Scherzo. Non è un bravo ragazzo ma credo che abbia davvero intenzione di guarire e creare un nuovo ordine nella Terra di Mezzo. La sua malvagità deriva da questo. Capisco che il suo ruolo è quello di un cattivo nella storia ma penso che sia più interessante per me come attore dare vita alle sue intenzioni. E tutta la malvagità che ne deriva è solo una conseguenza di quelle intenzioni", spiega l'attore.
Ma come cambierà il rapporto tra Halbrand e Galadriel dopo che hanno condiviso un legame speciale nella prima stagione? Secondo Vickers: "Si influenzano ancora molto l'un l'altra. Rappresentano le forze del Bene e del Male nella storia, e credo che saranno sempre legati. Sono sicuramente in rotta di collisione e penso che si scontreranno se lo show andrà avanti". Se c'è una lezione che l'attore ha imparato dal suo personaggio è che il potere corrompe. "Ma so anche che non bisogna perdere la speranza. Penso che la speranza prevalga nonostante tutta l'oscurità e tutta la disperazione, fino all'ultimo fotogramma di questa stagione", anticipa l'interprete di Sauron.
Il viaggio dei Pelopiedi e dello Straniero in cerca di risposte
Parallelamente, nella seconda stagione continua l'incredibile viaggio di Nori (Markella Kavenagh) e dello Straniero (Daniel Weyman) e nelle sconosciute terre orientali di Rhûn, per cercare di svelare il segreto del nome dello Straniero, dei suoi poteri e del suo vero scopo nella Terra di Mezzo. A proposito del suo personaggio - di cui scopriremo finalmente il nome - Daniel Weyman dice: "Lo ritroviamo mentre cerca di capire cos'è il potere, cos'è la magia, cos'è l'energia. Si trova in bilico tra cose che sembrano egoistiche ma buone e cose che sembrano opposte all'egoismo e all'altruismo. Si confronterà con diverse situazioni e dovrà trovare un equilibrio tra il suo orgoglio e il suo compiacimento per ciò che è in grado di fare. Deve capire come aiutare e come incanalare il suo potere in modo da poterlo controllare e non usarlo erroneamente Il fatto che ora possa parlare significa che il modo in cui è in grado di comunicare che non è più solo fisico. E le cose si fanno interessanti".
Insieme a Poppy (Megan Richards), i due si addentrano in territori sconosciuti che, nel mondo reale, sono stati ricreati a Tenerife. "È stato davvero sorprendente, personalmente non ero mai stata a Tenerife prima e abbiamo girato molto lì. Nori e Poppy non sono mai state così esposte nel loro ambiente, nella prima stagione le vediamo molto abituate a nascondersi e a stare attente. Il fatto che nella seconda siano in luoghi così aperti mi ha aiutato molto a canalizzare le energie nel viaggio. Penso abbia aiutato davvero girare in posti così belli, caldi, polverosi, vasti come a Tenerife", dice Markella Kavenagh.
Le lotte per il potere: Númenor e Khazad-dûm
Ma nella seconda stagione ci saranno anche vuoti di potere che devono essere colmati e alleanze importanti da stringere. Prima di tutto a Númenor, dove la regina reggente Míriel (Cynthia Addai-Robinson) – rimasta cieca in seguito all'eruzione durante la battaglia portata avanti nel tentativo di salvare gli abitanti del Sud – era tornata scoprendo che suo padre era morto e che il suo rivale politico, Pharazôn (Trystan Gravelle), tramava contro di lei. Per Cynthia Addai-Robinson "Miriel è pronta per il potere, ma non ha molto supporto. Torna da questa battaglia persa e ha sicuramente i venti contrari. In quel senso ed è circondata da cospiratori quindi sarà sicuramente una stagione ricca di politica". Per l'attrice, è stata una sfida mostrare sia la sua forza che la sua vulnerabilità. "Amo il fatto che sia una donna di potere, una regina, ma anche una persona complessa che combatte contro i propri demoni e fa del suo meglio per prendere la decisione migliore", aggiunge.
Dal canto suo, l'interprete di Pharazôn Trystan Gravelle pensa che anche il suo personaggio sia determinato a comandare su un territorio che, forse, non è più così forte e invincibile come un tempo. "È un uomo che esercita molto controllo sugli impulsi e sa come ottenere il meglio da ogni situazione, è adatto per il comando. Non ha paura di fare domande e penso sia pronto", dice l'attore.
Durin e Disa: La coppia più amata della serie
Un'altra lotta generazionale, tra Durin padre e Durin figlio, è in corso a Khazad-dûm, il regno dei Nani. Per l'interprete del principe Durin IV Owain Arthur, il suo personaggio "sta imparando a conoscere se stesso, a diventare un uomo". Continua: "Il suo è un vero viaggio di autoscoperta come nano, come marito, come figlio come principe, come possibile futuro re. C'è molto da imparare e sento che sta diventando più saggio man mano che va avanti".
Durin e Disa (Sophia Nomvete) sono sicuramente la coppia più amata dai fan, perché sono sempre pronti a sostenersi a vicenda. Qual è il segreto del loro amore e della loro complicità? "Sono gli autori, scrivono in modo brillante", dice con sincerità Owain Arthur. "C'è un amore genuino tra loro e si divertono. Poi a noi piace il nostro lavoro, siamo a nostro agio davanti le telecamere e anche lontano dal set. Siamo contenti che si percepisca", aggiunge. Sophie Nomvete gli fa eco: "Tornare a indossare i panni dei nostri personaggi sapendo che hanno il supporto dei fan e che l'unione del loro matrimonio è una parte di trama molto amata vale sicuramente la pena di tre o quattro ore di trucco".
Tornare nella Terra di Mezzo
Ma com'è stato tornare sul set quando le storie dei personaggi erano già delineate e gli attori già molto noti? Maxim Baldry, che interpreta Isildur, dice di essere sentito "nervosamente eccitato". L'interprete dell'dell'elfo silvano Arondir Ismael Cruz Cordova aggiunge: "Non ho mai fatto una seconda stagione. È un'esperienza completamente nuova, meravigliosa. Ma mentre eravamo in pausa e le nostre vite continuavano tra le stagioni, i personaggi continuano a vivere nella Terra di Mezzo. Quando torni devi essenzialmente ripartire, chiederti dove erano rimasti e ristabilire una connessione più profonda con il personaggio".
Per fortuna quel senso di comunità è stato presto ristabilito. E, secondo Cruz Cordova, sta proprio in questo il segreto del successo della serie. Ma anche nel dare speranza, nonostante l'oscurità. Maxim Baldry spiega: "Il Signore degli Anelli è anche una storia di sfavoriti che superano sempre gli ostacoli e che ispira profonda speranza e ottimismo ai vecchi fan e poi anche alle nuove generazioni. Guardi queste persone che stanno attraversando cose così spaventose e comunque riescono a superarle".
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