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Greek: La serie è finita, la storia no!

Con la conclusione di Greek si chiude un'era per i fan dei teen drama. Lo showrunner Sean Smith spiega la sua scelta di un finale aperto.

Greek: La serie è finita, la storia no!

Dopo l’addio americano, lo scorso fine settimana Greek ha concluso la sua avventura quadriennale anche in Italia. Un finale molto dolce, che ha lasciato i fan soddisfatti - facciano attenzione alle anticipazioni coloro che non hanno visto ancora l’ultimo episodio - nonostante la scelta di lasciare alcuni personaggi al college mentre altri si avventurano nel mondo reale. Lo showrunner Sean Smith ha raccontato a TVLine il perché di un simile finale, rivelando anche particolari inediti su storie che non si sono viste in tv. Esistono inoltre 5 minuti di scene tagliate le quali saranno disponibili nella versione scaricabile e in quella in DVD dell’episodio (che ci auguriamo raggiunga presto il mercato italiano insieme con i cofanetti della altre stagioni). Si tratta nello specifico di due scene aggiuntive, inclusa una in cui Evan e Cappie (finalmente) si rappacificano.

Come ti senti ora che Greek è ufficialmente finita?
E’ stata una sensazione strana. C’era la tristezza, la confusione, l’orgoglio, e la gratitudine per essere riusciti a fare molti episodi così come li abbiamo fatti, con i personaggi che amavamo così tanto e con le persone con le quali amavamo lavorare.

Parliamo un po’ del finale: Come avete deciso di fare della Kappa Tau e della sua sede una parte così fondamentale dell’ultimo episodio?
Lo spirito della KT in un certo senso era il cuore della serie. Rappresentava tutto ciò che Rusty voleva all’inizio della serie, era il luogo della crescita e del raggiungimento dell’età adulta per Cappie - tutti avevano avuto le loro esperienze in quella casa e sentivamo come se fosse la cosa che rappresentava di più lo show. Abbiamo avuto tonnellate di finali in cui la ZBZ stava per perdere il suo prestigio, o sulla possibilità che Casey diventasse presidente, ma non abbiamo mai messo in pericolo la sede, così mi sentivo come se lo meritasse [l’attenzione] dopo quattro anni. Sin da quando ho cominciato a lavorare su questa stagione, sapevo di voler mettere in qualche modo in pericolo l’esistenza della KT.

Assistere alla demolizione della KT è stato un colpo enorme e incredibilmente emozionante. Come siete riusciti a raggiungere questo risultato?
Distruggere il set è stato intenso. Abbiamo preso dei bulldozer fuori dai nostri set e gli abbiamo fatto attraversare la sede dei Kappa Tau - un attimo prima che la colpissero avevo la bocca aperta. Per molto tempo, avevo immaginato che la sede si sarebbe salvata, che sarebbe stato fantastico, e che Lasker Parkes (Jonathan Silverman) li avrebbe ascoltati, ma sentivo come se fosse troppo scontato e troppo semplice - non abbastanza per Greek. Così ho telefonato al nostro produttore e gli ho detto che volevo abbattere la casa. Ho parlato con la rete di questa cosa e mi hanno detto: “Non puoi farlo”, e io ero come “Lo voglio davvero. Dobbiamo farlo!”. C’è voluto un sacco per capire la parte logistica e spiegare alla rete ciò che rappresentava - doveva avere un significato. Non si trattava di distruggere qualcosa, ma di superare quest’avversità sapendo che per i nostri ragazzi sarebbe stata un’opportunità per crescere. Gli abbiamo messi di fronte alla perdita più grande, ma li ha resi consapevoli del fatto che possono perseverare. E’ questo è ciò che ho voluto fare con Casey e Cappie e la loro relazione, mostrare che, non importa quale, potranno raggiungere qualsiasi traguardo finché saranno insieme.

A proposito di Cappie, da dov’è spuntato il suo vero nome?!
Il nome di Cappie, Captain John Paul Jones, è un riferimento a quella perseveranza. E’ stato come dire “Siamo solo all’inizio” - un modo per incoraggiare i giovani. Le persone vi dicono che il mondo reale fa schifo, ma voi potete cambiarlo.

Il finale ha offerto finalmente ai fan un gradevole chiarimento tra Evan e Cappie. Recuperare la loro amicizia faceva sempre parte del piano?
Assolutamente. Ci siamo resi conto di quanto il potere minacciasse la loro amicizia nel momento in cui li abbiamo resi amici perché Casay non rappresentava più un problema. Voler diventare o meno una coppia avrebbe reso Evan e Cappie amici? L’abbiamo affrontato nell’episodio di Scopino, quando lui ha sottolineato che, fin quando Evan avrà dei sentimenti per Casey, lui non sarà mai in grado di essere amico di Cappie. Ho voluto quindi liberarlo completamente da lei, e quattro anni gli sono bastati per capire che non è ciò che vuole essere e che deve dire addio a Casey Cartwright.

Mi chiedo: qual era la vera storia dietro la mano ingessata di Evan?
Ho dovuto scrivere della mano rotta di Evan il giorno prima che cominciasse la produzione dell’episodio finale perché Jake McDorman si era realmente rotto la mano. Lo odio ancora per questo [ride].

Molte scene chiave del finale sembravano voler creare un parallelo con alcuni momenti memorabili delle stagioni passate - vale a dire quelle chiacchierate tra Casey e Rusty.
E’ stato emozionante. Quando ho visto una prima versione di quella scena, non coglieva la profondità di quello che poi ha rappresentato - erano entrambi agitati. Per me, il punto centrale della serie è stato sempre l’unione tra questo fratello e sua sorella. Se lui non fosse andato alla Cyprus Rhodes, avrebbero potuto non avere questo buon rapporto. Hanno affrontato quest’avventura insieme e ci sono stati sempre l’uno per l’altra. Ed era questo quello che ho sempre pensato fosse l’aspetto migliore in quel rapporto; per Rusty, una parte del suo voler entrare nel sistema delle confraternite era un modo per stare più vicino alla sorella.

Come hai ideato la scena finale della serie?
Con quell’ultima scena ho voluto citare il nostro primo finale che, se ricordate bene, era con Casey e Rusty che partono insieme per la pausa invernale lasciando Cappie da solo mentre si allontanano in auto. Ho amato davvero quel momento e quello che rappresentava nel loro percorso - questa volta Cappie era in auto con Casey al posto di Rusty. C’era una simmetria che ho davvero adorato.

Hai detto che non hai voluto chiudere completamente la storia nel finale, in modo che i personaggi possano continuare a vivere il mondo che hai creato. Dove pensi siano finiti Cappie e Casey?
Sono certo che Casey e Cappie siano morti in un incidente stradale - avvenuto circa dopo un miglio di strada, quando un semirimorchio li ha colpiti [ride]. Non volevo un finale chiuso in modo che potessi immaginare dove sarebbero potuti finire. Penso che Casey e Cappie siano andati a Washington, e penso che lui abbia trovato qualcosa di eccitante e interessante da fare. Penso che Casey lo abbia preso a calci nel sedere e mi piace pensare che staranno per sempre insieme, anche se è difficile dirlo. Mantenerlo aperto mi permette d’immaginare dove voglio che siano, tanto quanto voglio che il pubblico faccia lo stesso.

Ora cosa ti aspetta?
Mi sto godendo il tempo libero e sto pensando anche al mio prossimo progetto. Ho un paio di idee e un impegno per una sceneggiatura con la Imagine Television, che mi entusiasma davvero, perché sono un grande fan di Friday Night Lights e Parenthood. Spero di poter fare la metà di tutte le cose che ho potuto fare in Greek e che l’esperienza sia positiva come lo è stata in questo show.

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