Dietro la storia: Marvel "invade" l'universo Netflix
Netflix scuote l'industria dell'intrattenimento annunciando l'arrivo di quattro serie sui personaggi Marvel Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist. Scopriamone di più.

Non è la prima volta che il mondo dei fumetti va alla conquista del pubblico televisivo, ma mai prima d’ora lo aveva fatto in modo così massiccio e trasversale. E quale partner migliore di Netflix per un’impresa di una tale proporzione e ambizione? Nel corso dell’ultimo anno o poco più, il colosso americano dello streaming – che pare si stia preparando ad arrivare in Italia – è andato all’assalto dell’industria televisiva tradizionale proponendo una dopo l’altra serie originali le quali hanno estasiato pubblico e critica. House of Cards, Orange Is the New Black e Arrested Development sono solo alcune. Dopo le pance piene accarezzate qualche mese fa ai 65esimi Emmy Awards, dove ha conquistato le sue prime tre statuette, il 7 novembre Netflix è tornata a far parlare bene di sé annunciando una collaborazione ambiziosa con Marvel Studios per portare quattro dei suoi personaggi nel mondo degli show serializzati. E’ vero, fatta eccezione un po’ per il primo, Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist non sono accessibili e commerciali come i loro colleghi al cinema. Tuttavia, la ciliegina sulla torta di una loro reunion in una futura serie evento incentrata sul gruppo di supereroi I Difensori ha fatto venire ai fan i brividi lungo la schiena, e messo in chiaro che, come al cinema, Marvel Studios ha un grande piano in mente. Le informazioni al momento sono poche; comprensibile visto che non vedremo nulla di concreto prima del 2015. Qualcosa di gustoso però è emerso e vale la pena condividerlo. Non prima di aver conosciuto un po’ più a fondo i quattro protagonisti.
Creato nel 1964 da Stan Lee e Bill Everett, Daredevil, noto anche come “L’uomo senza paura”, è un avvocato penalista. Ha perso la vista a causa di un incidente quando era bambino. Ma, come accade spesso nei fumetti, dove non tutto il male viene per nuocere, da quel giorno Matt Murdock (com’è conosciuto quando non indossa il costume da Diavolo) ha sviluppato delle doti fuori del comune, tra cui un udito finissimo. Apprezzato dai lettori soprattutto sotto la penna di Frank Miller, il quale lo ha trasformato in una sorta di ninja noir con una morale ambigua, Devil diventò uno dei personaggi di punta della Marvel solo negli anni ’80. Abile nell’uso di armi bianche e da lancio, e dotato di ottime capacità investigative, Davil e il suo marchio prevedono immediatezza e crudeltà, almeno quando non sono alle prese con prove e tragedie personali. Il film del 2003 non gli rende giustizia, ma gli è stato gettato addosso molto più fango di quanto ne meriti. E se nel corso degli anni il personaggio ha cambiato profilo più volte, raramente con risultati soddisfacenti ogni volta che un nuovo autore ha cercato di rievocare la run di Miller, lo stesso non si può dire di Jessica Jones, un’aggiunta relativamente recente all’Universo Marvel. Apparsa per la prima volta nel 2001 su Alias di Brian Michael Bendis e Michael Gaydos, Jessica era una compagna di classe di Peter Parker (alias l’Uomo Ragno), per il quale aveva un’infatuazione non ricambiata, e ha vissuto giorni migliori della volta in cui restò in coma dopo l’incidente stradale che sterminò la sua famiglia. Presa consapevolezza dei suoi poteri (superforza e volo), Jessica, o Jewel, ha assunto importanza quando si è legata (anche sentimentalmente) a Luke Cage, e, dopo aver combattuto qualche criminale ed essersi rifiutata di unirsi ai Vendicatori, ha aperto una propria agenzia investigativa. Nel 2009, Disney e Marvel tentarono di portare in tv l’adattamento di Alias (intitolato AKA Jessica Jones per non confonderlo con la serie di J.J. Abrams) con la sceneggiatrice di Twilight Melissa Rosenberg, ma ABC non si mostrò particolarmente entusiasta.
Spuntato dal nulla nel 1972 come risposta della Marvel al fenomeno Blaxploitation (un genere di film che aveva come pubblico di riferimento gli afroamericani), Luke Cage è stato creato da Archie Goodwin, John Romita Sr. e George Tuska per la testata Hero for Hire. In origine era un ex detenuto diventato incredibilmente forte e indistruttibile dopo essersi sottoposto ad alcuni esperimenti in carcere. Vestiti per diverso tempo i panni di una sorta di investigatore privato, dal 2004 Cage ha abbandonato la vita di mercenario e ha avviato una relazione con Jessica Jones – qualcosa che li ha portati a sposarsi e avere una figlia insieme. Una volta si unì ai Vendicatori, diventandone poi il leader. Fece parte anche dei Thunderbolts, sempre come leader, ma rinunciò a entrambi per stare con la sua famiglia. Quest’evoluzione da delinquente stereotipato a padre di famiglia lo rende uno dei pochi supereroi cui è stato permesso di crescere durante tutta la sua esistenza. Un decennio fa Columbia Pictures ne acquisì i diritti con l’idea di trarne un film (Jamie Foxx, Tyrese Gibson e Dwayne Johnson erano tra i probabili candidati al ruolo principale), ma gli stessi sono ritornati a Marvel all’inizio di quest’anno. Risale invece al 1975 la prima volta di Iron Fist (in Italia Pugno d’acciaio) in un fumetto, il numero 15 di Marvel Premiere, come tentativo di Roy Thomas e Gil Kane di cavalcare l'onda del successo dei personaggi abili nelle arti marziali. Maturato nella città magica di K'un-Lun, l'orfano Daniel Rand ha acquisito i poteri del “Pugno d’acciaio” (forza, velocità, riflessi e resistenza sovrumani) dopo aver sconfitto un drago leggendario. Tornato a New York per indagare sulla morte dei suoi genitori, ha assunto rapidamente le sembianze di combattente del crimine, finendo con l’incontrare e stabilire una lunga collaborazione con Luke Cage. Tra le sue apparizioni più memorabili, quella in The Immortal Iron Fist di Matt Fraction, Ed Brubaker e David Aja, mentre un film diretto da Kirk Wong era in sviluppo nel 2001, appassito nel momento in cui quest’ultimo se ne tirò fuori.
Anche se ognuna delle serie sarà diversa dall’altra – oltre ai protagonisti e i loro diversi costumi e modi di agire, differenti saranno anche le nemesi – possiamo aspettarci dei punti di contatto. In questa fase si parla insistentemente di Hell’s Kitchen, un sobborgo degradato di New York City, come ambientazione di tutte le storie, inclusa quella legata a The Defenders. Allo stesso modo dei blockbuster con Captain America, Iron Man, Thor ecc., si sta pensando a delle particolari contaminazioni di genere (Thor: The Dark World è un mix tra fantasy epico e avventura spaziale, mentre in Iron Man 3 la tecnologia del futuro incontra lo stile dei film d’azione degli anni ’90). Trattandosi di serie tv, non è inimmaginabile qualche inclinazione al genere procedurale, un po’ come Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. di ABC, ma Netflix dovrebbe proporre ogni ciclo di 13 episodi senza soluzione di continuità, come ha fatto finora con le altre sue serie originali, quindi una trama più serializzata incoraggerebbe lo spettatore ad acquistare l’episodio successivo. Sembra escluso, probabilmente non del tutto, il coinvolgimento dietro le quinte di eminenze dell’universo cinematografico Marvel, com’è stato fatto in S.H.I.E.L.D. (co-ideata dal regista di The Avengers Joss Whedon). Per ora gli unici nomi che circolano sono la già citata Melissa Rosenberg (Dexter, OC), la quale dovrebbe tornare su Jessica Jones, e Drew Goddard (Lost), cui si sta pensando di affidare la sceneggiatura di Daredevil. Diverso il discorso effetti speciali. Quasi sempre punto dolente delle produzioni televisive dedicate al mondo dei supereroi, colpa del loro costo elevato, Netflix potrebbe invece fare la differenza, visto il grande sforzo messo in campo nell’ultimo periodo per imporsi nella scena degli sceneggiati originali. E’ certamente ambiziosa se è vero che, come qualcuno ha detto, vuole essere la nuova HBO, ma ai fan Marvel potrebbe non bastare.