Da corista nella vita a coraggiosa mediatrice in tv
Sarah Shahi, protagonista di Fairly Legal su Mya, ricorda il suo passato in un glee club e racconta perché ha scelto la tv in un momento delicato della sua vita.
L’ideatore e produttore esecutivo di Fairly Legal Michael Sardo ricorda con precisione il momento in cui capì di aver trovato la sua protagonista. “Avevo visto 90 donne quando Sarah Shahi entrò nella stanza. Quando il direttore del casting tirò fuori una pistola finta durante l’audizione, e tutti si fermarono di colpo”, ha raccontato qualche tempo fa Sardo a TV Guide. “L’audizione di Sarah era appena cominciata, il direttore del casting tirò fuori la pistola finta e lei si accovacciò. In quel preciso istante, capì che era lei Kate”. Il coraggio, d'altronde, è un requisito fondamentale per il ruolo del mediatore Kate Reed, al centro del nuovo drama della rete via cavo USA in onda da lunedì 10 ottobre alle ore 21:15 su Mya, Fairly Legal. Dopo la morte improvvisa del padre, sia suo mentore sia suo migliore amico, Kate accetta di lavorare per la sua intrattabile matrigna (Virginia Williams) con l’intento di tenere a galla lo studio legale del padre. E quando non sono le controversie tra divorziati vendicativi e amministratori delegati potenti a tenerla impegnata, Kate è alle prese con la separazione dal marito, l’assistente del procuratore distrettuale Justin Patrick (Michael Trucco).
“Per me, la serie riguarda il cuore di Kate”, ha detto Shahi. “[Kate] si lascia condizionare dal suo cuore, e la sua mente spesso gli dà retta. Ciò il più delle volte la fa finire in situazioni disastrose, ma è un rischio che è disposta a correre perché è così appassionata”. Come il suo personaggio, la passione e il coraggio fanno parte di Shahi da sempre. Di persona, quest’attrice 31enne è appassionata ma assertiva. Che stia parlando della sua carriera o dei suoi giorni al liceo come membro di un glee club (“Non siamo stati mai popolari”), non ha paura di dire la verità. In realtà, lei deve ringraziare la sua insegnante di canto, la signora Townsend, per alcuni dei suoi successi. “Lei amava così tanto il canto corale coreografato e la routine era che, se qualcuno incasinava le cose, lei gli lanciava una sedia. Si infuriava così tanto perché sapeva che eravamo meglio di così”, ha detto Shahi. “Era terrificante, ma è stata la migliore insegnante che abbia mai avuto e mi ha sicuramente aiutato a farmi strada in quest’ambiente”.
La carriera di Shahi si è mantenuta a quote alte sin dal principio. Dopo i turni memorabili ne I Soprano e in The L Word, conquistò il suo primo ruolo regolare in una serie tv nel 2007, in Life della NBC. Lo show attirò il plauso della critica, ma non riuscì a connettersi con un pubblico sufficientemente vasto e fu cancellato dopo due stagioni. Shahi aveva appena dato alla luce il suo primo figlio, William, quando cinque settimane più tardi sentì parlare di Fairly Legal (che all’epoca si chiamava Facing Kate). Mentre alcuni avrebbero evitato la pressione e le numerose ore di lavoro richieste da un ruolo da protagonista, Shahi ha detto che suo figlio fu la motivazione principale per la quale si interessò al progetto. “La posta in gioco era alta per me perché avevo appena avuto un bambino. Quindi, se stavo per immergermi nel piccolo schermo, doveva essere per qualcosa di speciale”, ha detto. “Volevo essere il volto di uno show e volevo avere qualche contributo creativo. Praticamente, gli avevo dato tutte le ragioni per non assumermi”.
Fortunatamente, ha trovato dei produttori più che felici di ascoltarla. “E’ stato bello perché penso ciò riconosca il fatto che Kate sia una parte importante dello show. Ci sono un sacco di cose in cui Michael non è d’accordo con me, e altre cose in cui lui è come ‘Sì, così è meglio’”, ha detto l’attrice. “Ognuno è incoraggiato a uscire dalle righe e interpretare ciò che sta accadendo nel momento in cui sta accadendo”. Ma lei riconosce che la parte difficile deve ancora arrivare. Avere uno show e un neonato si è dimostrato già impegnativo - Sardo ricorda che Shahi si occupò dell’allattamento del figlio, all’epoca di tre mesi, tra una ripresa e l’altra del pilota. “Mia madre ha cresciuto tre figli da sola, perciò voglio poterle dimostrare che essere una mamma che lavora non è stata una scelta sbagliata”, ha detto. “E’ abbastanza utile per il mio personaggio perché lei è caotica e disordinata nella sua vita, e sono diventata quel tipo di persona nella mia”.