A che gioco stai giocando, Red?
The Blacklist, la serie che sta conquistando l'America, con il vincitore dell'Emmy James Spader nei panni di un ambiguo criminale, debutta su FoxCrime. Conosciamola meglio.
La serie che sta chiudendo il 2013 come la novità autunnale più seguita dal pubblico americano, che ha asfaltato la finora indistruttibile CBS nella serata del lunedì, e che ha riportato in tv il grande talento di James Spader (vincitore di tre Emmy per i suoi ruoli in Boston Legal e The Practice), arriva in Italia. E’ The Blacklist, la luce infondo al tunnel di un’offerta seriale, quella di NBC, che stagione dopo stagione ha faticato a lasciare il segno, e che mai era stata così abbagliante per una nuova serie drammatica negli ultimi 19 anni. Ora in onda su FoxCrime, ogni venerdì alle ore 21:00, la creatura di Jon Bokenkamp (alla sua prima esperienza televisiva importante) punta i riflettori su un enigmatico criminale. Uno dei più ricercati, il quale decide improvvisamente di passare al lato oscuro. Dal suo punto di vista, l’FBI. Qualcosa che farebbe pensare a una versione rivista e corretta di White Collar, per dirne una. Invece c’è dell’altro. Se il criminale Neal Caffrey è un personaggio intrigante per fascino e astuzia, Raymond Reddington, per gli “amici” Red, cattura l’attenzione per la sua imperscrutabilità, come l’attore che lo interpreta. E’ chiaro che entrambi ne sanno più di quanto vogliono far credere o sono disposti a rivelare. Quando Red si costituisce, offrendo all’FBI l’opportunità di attingere alla sua conoscenza ed esperienza per catturare alcuni degli uomini più pericolosi del mondo, pone una sola e immotivata condizione: non conoscerà altro interlocutore all’infuori di Elizabeth Keen (Megan Boone, Law & Order: LA), giovane profiler.
Perché Red ha deciso di tradire i suoi simili, molti dei quali suoi compagni di avventure criminose? Sta cercando forse di avere in cambio l’immunità per ragioni che soltanto lui conosce? E perché ha scelto Elizabeth come suo unico contatto all’interno dell’agenzia? La vuole aiutare o la sta manipolando? E cosa ancora più importante, sono collegati in qualche modo? C’è forse un legame di cui neppure lei è a conoscenza? Queste sono le domande, in reale solo alcune, le prime, che affliggono in maniera divertente lo spettatore di fronte alla realtà di un uomo torbido il quale decide di lasciarsi alle spalle il ruolo di concierge del crimine – “Se avevate bisogno di uranio o di nuovi passaporti, lui era quello cui rivolgersi. Lui era il facilitatore”, spiega Bokenkamp – per diventare un canarino. Le risposte, come “Perché lei?” e “Perché ora?”, arrivano, bisogna solo avere la pazienza di attenderle. Durante questo processo, caratterizzato da uno snellimento non sempre efficiente della sua “lista nera”, Red emerge non solo come qualcuno che conosce praticamente tutti quelli che hanno scelto di stare dall’altra parte della linea, ma anche qualcuno che, “a seconda della situazione, oscilla tra l’essere una persona cattiva che si comporta in modo buono e un bravo ragazzo intento a fare cose molto cattive”, dice Bokenkamp. Ad esempio, sposa l’uso di alcuni reati (l’omicidio, la tortura e l’estorsione) se al servizio del “bene superiore”, e usa il suo accordo con l’FBI per perseguire il proprio ordine del giorno segreto.
Dal canto suo, Elizabeth si ritrova catapultata all’inferno durante quello che doveva essere semplicemente il suo primo giorno di lavoro. Tuttavia, sebbene questo patto con Red la costringa a uno sforzo fisico ed emotivo eccessivo per chiunque, figurarsi per una matricola appena uscita da Quantico, non avrebbe potuto sperare in qualcosa di meglio. Non ha alcuna idea del perché Reddington l’abbia scelta, ma trova eccitante – o almeno così Red glielo serve – imparare da lui a pensare come un criminale e “vedere il disegno più grande”. Questo non è l’unico rapporto a tormentare il personaggio. Lei deve occuparsi anche di Donald Ressler (Diego Klattenhoff, Homeland), un collega sospettoso, soprattutto nei confronti dell’uomo più ricercato d’America, e del marito Tom Keen (Ryan Eggold, 90210), un insegnante che potrebbe essere più pericoloso dello stesso Reddington. Non c’è nessuno di cui questa donna possa fidarsi davvero, quindi perché non coltivare il beneficio del dubbio? Se non per altro, per i risultati che questo rapporto sta effettivamente producendo e le informazioni sul suo conto che Red sembra conoscere. Alla fine solo un’altra domanda? Infatti, come ammette Bokenkamp nel video che vi proponiamo in calce, lo scopo di The Blacklist “è fare in modo che non riusciate mai a capire da che parte sta andando la storia”.