Toshirô Mifune

BIOGRAFIA DI TOSHIRÔ MIFUNE

Toshiro Mifune, nato a Qingdao in Cina (al tempo sotto occupazione giapponese) il 1° aprile 1920, è stato uno dei pilastri del cinema Giapponese, ma la sua fama si è estesa ben oltre ai confini del Giappone. Mifune visse una vita straordinaria che, oltre ad un attore iconico, lo rese una personalità complessa e piena di fascino.

Il percorso di Mifune iniziò al termine della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale prestò servizio nell'Esercito Imperiale Giapponese, un’esperienza che ha profondamente influenzato le sue interpretazioni, conferendo loro un realismo e una profondità unici. Al termine del conflitto, il giovane Mifune, inizialmente interessato a una carriera da cameraman, viene selezionato come "nuovo volto" dalla casa di produzione Toho. Mifune appare così in una prima pellicola - il film Shin baka jidai: kôhen del regista Kajirô Yamamoto - nel 1947, ma la sua carriera prese una svolta decisiva solo l’anno successivo, in cui incontrò il celebre regista Akira Kurosawa. Questo incontro ha dato vita a una delle più leggendarie collaborazioni della storia del cinema, fondendo il genio narrativo e compositivo di Kurosawa con il talento espressivo di Mifune. L’Angelo Ubriaco (1948) ha segnato l'inizio di una serie di capolavori emersi da questa collaborazione, un totale di 16 film, tra cui ricordiamo in particolare Rashomon (1950), I sette samurai (1954), La fortezza nascosta (1958), Yojimbo (1961) e Il trono di sangue (1957).

Nella sua lunga carriera - più di 150 film in totale - Mifune ha interpretato una vasta gamma di personaggi, dallo stoico ronin di Sette Samurai all’astuto e insuperabile spadaccino di Yojimbo, rendendo particolarmente popolare l’archetipo del guerriero solitario. Le sue interpretazioni, caratterizzate da una feroce espressività e una presenza fisica capace di restituire sofisticate sfumature morali hanno conquistato il pubblico mondiale. Un talento che lo condusse a vincere numerosi riconoscimenti, tra cui la Coppa Volpi per Miglior Attore al Festival del Cinema di Venezia, nel 1961 (per Yojimbo).

Ma il carisma di Mifune si è esteso ben oltre il grande schermo, e la sua personalità straripante lo rese una figura controversa nel contesto, piuttosto conservatore, dell’industria cinematografica giapponese. Il suo spirito ribelle e l'approccio non convenzionale alla recitazione spesso lo hanno portato in conflitto con i dirigenti degli studios, e anche con Kurosawa stesso - tuttavia, il suo irresistibile talento fece di lui l'attore più popolare del Giappone, garantendo il successo internazionale dei suoi film.

Mifune si cimentò anche dietro la macchina da presa, occupandosi della regia del film Gojûman-nin no isan (1963), e recitò anche in produzioni internazionali come le pellicole americane The Red Badge of Courage (1957) e Grand Prix (1966), la serie TV americana Shogun (1980), e la produzione italo-giapponese Sicilian Connection (1987).

Al di fuori della sua carriera cinematografica, Mifune era un individuo dai molteplici interessi e manifestava il suo temperamento focoso non solo sul set, ma anche nella sua vita personale. Sposato con l’attrice  Sachiko Yoshimine, dal 1950 fino al 1995, i due ebbero due figli, Shirō e Takeshi - ma Mifune abbe anche un’altra figlia, Mika, da una relazione extraconiugale con l’attrice Mika Kitagawa, nel 1982.

Nonostante la sua vita tormentata, Toshiro Mifune è sempre rimasto una figura profondamente rispettata e ammirata, in patria come all’estero, fino alla sua morte, avvenuta a Tokio nel Dicembre del 1997, all'età di 77 anni.