Qui puoi conoscere la carriera e le curiosità sulla vita privata di Mike Leigh, leggere le notizie più recenti, trovare tutti i premi vinti e guardare le foto e i video.
BIOGRAFIA DI MIKE LEIGH
Nato a Welwyn ma cresciuto a Salford e vissuto a lungo nella zona di Manchester,
Mike Leigh proviene da una famiglia di origine ebraica. Il cognome originale era Lieberman, inglesizzato in Leigh nel 1939 per evidenti motivi. Fin da ragazzo, il futuro regista coltiva la passione per l'arte (
ama soprattutto Picasso e il surrealismo ma anche i maestri del grottesco
William Hogarth e
George Grosz), il teatro e il cinema.
A soli 17 anni vince una borsa di studio per la prestigiosa RADA (Royal Academy of Dramatic Arts), dove viene addestrato come attore, ma non ama i metodi troppo meccanici e restrittivi dell’insegnamento. In seguito frequenta altre scuole di cinema e teatro, tra cui la
London School of Film Technique. Le sue prime influenze sono l'improvvisazione e il realismo di
Ombre di
John Cassavetes (1959) e la pièce
The Caretaker (Il guardiano) di
Harold Pinter.
Nei primi anni Sessanta ricopre piccoli ruoli televisivi, prima di passare al lavoro teatrale, acculando nel decennio che arriva agli anni Settanta un numero ricchissimo di esperienze, tra cui il ruolo di
aiuto regista alla
Royal Shakespeare Company, dove lavora con registi come
Peter Hall e
Trevor Nunn, pur continuando a coltivare un teatro più sperimentale e di improvvisazione.
Il debutto cinematografico come regista è del 1971, col film
Momenti tristi, cronaca della grigia esistenza della vita di una segretaria.
Con questo film l'anno successivo Leigh vince il primo dei suoi molti premi:
il Pardo d'Oro alla regia al festival di Locarno. Nel 1973 si sposa con l’attrice Alison Steadman: dal matrimonio, finito nel 2001, nascono i figli Toby e Leo.
Negli anni Settanta dirige prevalentemente per la televisione, in particolare firma nove television plays incentrati sulla vita della working class inglese, caratterizzati da quel mix tra cupo realismo e umorismo che segnerà le sue opere migliori. Dopo un periodo di pausa, seguito alla morte del padre a metà anni Ottanta,
Leigh torna al cinema con Belle speranze (1988), storia di una coppia londinese e dei suoi problemi con gli anziani genitori, premio Fipresci a Venezia.
Seguono nel 1990 Dolce è la vita e nel 1992
Naked, con
David Thewlis e la compianta
Katryn Cartlidge. Per questo film vince a Cannes
Il Premio per la regia e il suo protagonista è premiato come miglior attore. Tre anni dopo, con
Segreti e bugie, che ha nel cast uno dei suoi attori feticcio,
Timothy Spall,
Leigh tocca un altro vertice della sua carriera,
vincendo la Palma d’Oro a Cannes, il premio per la sua interprete,
Brenda Blethyn, e ottenendo ben
5 candidature all’Oscar, tra cui sceneggiatura e regia. In tutti questi film affina il suo metodo di lavoro: alla partenza c’è solo un canovaccio e la sceneggiatura viene scritta solo in fase di riprese, in base a quello che viene fuori dal lavoro di improvvisazione e dalla collaborazione con gli attori, che diventano nel suo caso quasi parte di una compagnia teatrale (molti sono gli attori che tornano, come
Jim Broadbent). Alla luce di questo, è a di poco singolare che il massimo numero di candidature all’Oscar Leigh lo ottenga proprio per la sceneggiatura. Dopo
Ragazze, sempre con
Katryn Cartlidge, il regista compie un’incursione nel passato dipingendo con
Topsy-Turvy un vivace ritratto della celebre coppia di operettisti inglesi
Gilbert e Sullivan.
Il film viene candidato a 4 Oscar, di cui uno per la sceneggiatura a
Mike Leigh. Seguono
Tutto o niente e nel 2004
Il segreto di Vera Drake, un altro grande successo, bellissimo film drammatico su una donna abortista nell’Inghilterra degli anni Cinquanta: 3 candidature all’Oscar, incluse per Leigh regia e sceneggiatura. Dopo
La felicità porta fortuna, che gli porta un’altra nomination per la sceneggiatura e
Another Year (quinta candidatura all’Oscar nella categoria), che racconta un anno nella vita di una coppia sposata, è la volta nel 2014 di
Turner, biopic sugli ultimi 25 anni di vita del celebre pittore paesaggista inglese, interpretato da
Timothy Spall. Stavolta delle 4 nomination all'Oscar e dei moltissimi premi dei critici americani, a Leigh non tocca nessun riconoscimento, il che non scalfisce la carriera di uno dei registi europei più amati e apprezzati nel mondo.