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BIOGRAFIA DI GRAHAM GREENE
Scrittore, giornalista: figlio di Charles e Marion Raymond, cugina di primo grado del grande romanziere Robert Louis Stevenson. Suo padre, intelligente e brillante, voleva diventare avvocato, ma poi considerata la sua attitudine all'insegnamento, tenta la carriera accademica e diviene preside della Berkhamsted School. Graham frequenta la Berkhamsted e poi si iscrive al Balliol College. Sin da giovane si intuisce il suo talento per la scrittura e durante i tre anni di college pubblica sul giornale della scuola e sulla Weekly Westminster Gazet più di 60 pezzi, tra poesie, racconti e articoli. Nel 1926 si converte al cattolicesimo in cui cerca un metro per misurare il demonio che sente chiuso nella sua anima e che non sa come far uscire. Nello stesso anno si trasferisce a Londra, chiamato a collaborare al "Times". Nel 1930, sull'onda della notorietà acquisita come giornalista, viene assunto dallo "Spectator" in cui si cimenta con la critica cinematografica e letteraria fino al 1940. Nel 1927 si sposa con Vivien Dayrell-Browning, ma la sua indole è inadatta a un legame stabile come il matrimonio. Non è un uomo da chiudersi in famiglia, occupato a crescere i figli. Benché scriva quattro libri per l'infanzia dichiarerà spesso nel corso della sua vita di non amare i bambini. Dal matrimonio con Vivien ha due figli, che non impediscono all'unione di fallire miseramente. Durante e dopo il suo matrimonio, Graham ha numerose relazioni soprattutto con donne di altri paesi e già sposate. Nella sua autobiografia rivela che tra gli anni Venti e i Trenta ha frequentato almeno 47 prostitute. Nel 1938 si lega a Dorothy Glover, costumista teatrale, con cui resterà fino alla fine degli anni Quaranta. Vicino a lui anche lei si dedica alla scrittura, realizzando libri per bambini con lo pseudonimo di Dorothy Graige. Durante gli anni Cinquanta conosce la moglie dello scrittore suicida Stig Dagerman, l'attrice svedese Anita Björk, ed è attratto dalla sua personalità complessa e oscura. Gli anni della seconda guerra mondiale cambiano lo stile di vita di Graham. Da giornalista, si ritrova proiettato in un altro mondo: lavora per l'ufficio del Contro-spionaggio di Londra, agli ordini di Kim Philby, la spia inglese che si venderà ai russi. Agente segreto a tutti gli effetti, Graham viene mandato in Sierra Leone, ma la sua missione non riesce a coinvolgerlo e ad appassionarlo e nel 1942 riesce a ritornare a Londra, portandosi nella memoria fatti, luoghi, personaggi che popoleranno i suoi libri su agenti segreti, spie e luoghi esotici. Dopo la guerra inizia la carriera di giornalista free-lance e si sposta di continuo vivendo lunghi periodi a Nizza o in riviera per sfuggire ai funzionari delle tasse. I suoi commenti anti-americani lo portano a essere benvoluto e accettato dai leader comunisti come Fidel Castro e Ho Chi Minh. Un suo viaggio a Cuba gli regala lo sfondo per il suo libro ambientato a L'Havana e la conoscenza di Hemingway. Nel 1971 scrive "A Sort of Life", la sua prima autobiografia, mentre la seconda, "Ways to Escape", è del 1980. In Svizzera, a Corseaux-sur-Vevey, due giorni prima di morire autorizza la sua biografia scritta da Norman Sherryn, la cui prima parte è datata 1989.