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Giornalista musicale trasformato in regista e sceneggiatore, Cameron Crowe è diventato famoso per aver creato ritratti realistici e divertenti dei giovani d'oggi. Nato a Palm Springs ma cresciuto a San Diego, Crowe diventa giornalista a 15 anni, scrivendo recensioni ed articoli di musica per riviste come Creem, Playboy e Penthouse. Un anno dopo diventa collaboratore di 'Rolling Stone', diventandone in seguito associate editor. Durante questo periodo intervista molte leggende del rock, come Bob Dylan, Neil Young, Led Zeppelin ed Eric Clapton. A 22 anni ritorna a scuola per una ricerca su un libro sulla vita degli adolescenti e il risultato è un best-seller che viene adattato per lo script di "Fuori di testa". Il film diventa quasi leggenda, non solo per il ritratto realistico, sensibile e divertente dei travagli dei teenager, ma anche perchè lancia le carriere di alcune star di Hollywood, come Sean Penn, Jennifer Jason Leigh, Nicolas Cage. Nel 1989 Crowe prosegue sfruttando la vena adolescenziale con il suo debutto alla regia, "Non per soldi...ma per amore", guadagnando nuovamente consensi per aver creato personaggi credibili e di spessore in un periodo in cui la maggior parte delle commedie adolescenziali si basavano su lazzi a sfondo sessuale e vuoti stereotipi. Con il suo lavoro successivo, "Singles, l'amore è un gioco", Crowe si sofferma su un gruppo di giovani ventenni di Seattle e sul loro passaggio all'età adulta. Il film non viene accolto bene come il precedente ma, comunque, mette in risalto la buona prova di recitazione corale del cast, che comprende Matt Dillon, Campbell Scott, Bridget Fonda. Il suo maggiore successo lo raggiunge quattro anni dopo, con "Jerry Maguire", grazie al quale nel 1996 ottiene anche la nomination agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale mentre Cuba Gooding Jr. vince l'Oscar come miglior attore non protagonista. "Jerry Maguire" rappresenta il primo passo verso uno studio sulle problematiche di un'età più adulta, sebbene abbia consonanza con i suoi lavori precedenti. Il film è notevole per la caratterizzazione contemporanea di due soggetti: il mondo sportivo e le sue regole e la storia d'amore. Con "Quasi famosi" Crowe porta in scena una storia semi autobiografica: un adolescente aspirante giornalista di musica rock che ha la grande possibilità di seguire in tour una band rock emergente e conferma così la sua reputazione come uno dei più interessanti nuovi registi. Con questo film ha vinto il Golden Globe e l'Oscar 2000 per la migliore sceneggiatura originale. Dopo aver realizzato "Vanilla Sky" (2001), reinterpretazione hollywoodiana del dramma fanta-esistenziale "Apri gli occhi" di Alejandro Amenàbar, con Penélope Cruz (interprete anche del film spagnolo) e Tom Cruise, nel 2005 ha presentato fuori concorso a Venezia "Elizabethtown", un'originale commedia post-adolescenziale con Orlando Bloom e Kirsten Dunst. Nel 2006 fa parte della giuria della 63ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.