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BIOGRAFIA DI BOB HOSKINS
Attore, regista e sceneggiatore. La madre è una gitana di Londra. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti, è costretta ad abbandonare la città e a trasferirsi nel Suffolk. Qui nasce Bob. Conclusa la scuola, per mantenersi svolge mille lavori, tra cui anche il mangiafuoco in un circo, e per caso capita ad un'audizione teatrale. Viene talmente apprezzato, da debuttare poi nella compagnia londinese dello Unity Theatre. In seguito, passa al Royal Court Theatre, alla Royal Shakespeare Company e al National Theatre. In quest'ultimo teatro recita anche in "Bulli e pupe". Parallelamente, a partire dal 1972, comincia a comparire anche in alcune serie TV, come "Thick as Thieves"(1974). Il primo ruolo cinematografico di una certa importanza lo riveste nel film indipendente "Il pornografo"(1974), di John Byrum. Ma la vera svolta arriva con una serie TV, "Pennies from Heaven"(1978), nei panni di 'Arthur Parker'. Dopo questo personaggio, seguono una serie di ingaggi per film di successo. Prima di tutto, si ricorda il primo ruolo da protagonista in "Quel lungo Venerdì Santo"(1980), di John Mackenzie. In questa interpretazione emerge quella che sarà una tipica caratteristica della sua recitazione: traspare sempre un senso di violenza repressa che sembra portare il personaggio sul punto di esplodere. A partire da questo momento, i registi se lo contendono. Si ricorda "Cotton Club"(1984), firmato da Francis Ford Coppola, e "Mona Lisa"(1986, di Neil Jordan), che gli vale una candidatura agli Oscar e la vittoria di un BAFTA, un Golden Globe e di un premio a Cannes in qualità di miglior attore. Come non citare, poi, gli intramontabili successi di "Chi ha incastrato Roger Rabbit"(1988, di Robert Zemeckis), che gli vale un'altra candidatura ai Golden Globe per la categoria di miglior attore, e "Hook - Capitan Uncino"(1991, di Steven Spielberg). Anche gli anni Duemila vanno a gonfie vele. Tra gli oltre venti film interpretati nell'ultimo decennio della sua carriera spiccano infatti "Il nemico alle porte"(2001, di Jean-Jacques Annaud), "Lady Henderson presenta"(2005, di Stephen Frears), "Go Go Tales"(2007, di Abel Ferrara), "A Christmas Carol"(2009, un altro live-action diretto da Zemeckis), "We Want Sex"(2010, di Nigel Cole) e la sua ultima apparizione sul grande schermo, "Biancaneve e il cacciatore" di Rupert Sanders. Si è cimentato anche nella regia e nella sceneggiatura, come in "La via maestra"(1988) e in "Rainbow - il mago dell'arcobaleno"(1995), in cui mescola parte della sua biografia al mondo del fantastico. È stato molto criticato per non aver mai seguito alcun tipo di corso di recitazione, ma lui ritiene che nel talento tutto sia naturale. Sarebbe stata la seconda scelta se Robert De Niro non avesse accettato il ruolo di 'Al Capone' in "Gli Intoccabili"(1987), di Brian De Palma. Ritiratosi dalle scene nel 2012 perché affetto dal Parkinson, muore all'età di 71 anni a causa di una polmonite. Lascia la seconda moglie Linda Banwell e i quattro figli: Alex, Sarah - nati dal primo matrimonio, con Jane Livesey -, Rosa e Jack.