TRAMA WOODLAWN
Woodlawn, il film diretto da Andrew Erwin e Jon Erwin, è la storia di un giocatore di football alle prese col suo enorme talento e con la più difficile delle battaglie: la lotta contro il razzismo dentro e fuori dal campo. Alabama, primi anni '70. Il piccolo comune di Birmingham è diventato un vero e proprio folocaio di disordini sociali a causa dei numerosi conflitti razziali scoppiati dopo l'emanazione delle leggi di segregazione del '73. Tony Nathan (Caleb Castille), insieme a i pochi altri giocatori neri della sua squadra di football, è costretto a vivere in uno stato di costante umiliazione. Nonostante gli sforzi dell'allenatore per appianare i conflitti, infatti, la squadra sembra essere unita non tanto dal gioco, ma dall'odio che nutre nei confronti dei loro compagni dalla pelle scura.
Ciò che accade nella team di Tandy Geralds (Nic Bishop), chiaramente, non è altro se non lo specchio di ciò che avviene nell'intera città. Quando i tentativi del coach di riportare la pace tra i giocatori falliscono miseramente, nella scuola fa il suo ingresso Hank Erwin (Sean Astin), un outsider che decide di parlare con gli studenti della sua vita. Le sue parole fatte di speranza, di amore e di fede incondizionata in Gesù, riusciranno a smuovere a poco a poco i sentimenti dei membri del team, insegnandogli alcuni dei valori che più contano nella vita: il rispetto per l'altro, il coraggio e l'uguaglianza...
CURIOSITÀ SU WOODLAWN
Il film è ispirato a eventi realmente accaduti. Tra gli anni '60/'70, infatti, Birmingham era una delle città più razzialmente divise degli Stati Uniti, sia per legge che per cultura, tanto da essere definita da Martin Luther King Jr. come la città più segregata d'America. Bar, parchi e appartamenti separavano i bianchi dai neri. Nei pochi luoghi in cui le etnie si mescolavano, come i teatri, i neri erano costretti a entrare da una porta secondaria e si sedevano in una zona isolata.
Per questo motivo, la piccola cittadina dell'Alabama fu teatro di scontri, boicottaggi e disordini sociali, tutti tesi a porre fine alla segregazione nelle strutture pubbliche, nei ristoranti, nelle scuole, nei negozi e nei luoghi di lavoro, così da garantire alle persone di tutte le razze un impiego degno di questo nome e una vita lontana dalle violenze, dalle offese e dalle umiliazioni.
