Van Gogh - Sulla soglia dell’eternità è un film del 2018 diretto da Julian Shnabel. La pellicola ripercorre la vita di Vincent van Gogh, celebre pittore olandese del XIX secolo, il cui animo tormentato dai disturbi psichici ed emotivi si accompagnò all’estro geniale della sua arte pittorica. Van Gogh (Willem Dafoe) si trova a Parigi nel pieno dello sviluppo della corrente impressionista. Il pittore, sostenuto finanziariamente ed economicamente dall’amato fratello Theo (Rupert Friend), non riesce ad inserirsi nell’ostile e ipercritico clima parigino. L’incapacità di appiattire i suoi canoni estetici su quelli impressionisti provocherà il primo grande turbamento nell’animo di Vincent.
L’uomo, certo di trovare l’ispirazione a contatto con la natura nella quale ricerca ossessivamente la presenza ineffabile della divinità, decide di trasferirsi nel paesino di Arles. Qui, van Gogh si dedicherà alla pittura esprimendo l’estrema urgenza di essere riconosciuto dal prossimo e lottando, ancora una volta, contro l’insofferenza di coloro che gravitano nella sua quotidianità. Mentre i disturbi psichici aumentano e gli abitanti di Arles lo trattano alla strenua di un pazzo, van Gogh trova rifugio nelle rassicuranti lettere di Theo e nella visita del pittore Gauguin (Oscar Isaac). Quest’ultimo sarà un faro di speranza per Vincent che, tuttavia, sarà incapace di relazionarsi senza mostrare la sua morbosa esigenza di sentirsi apprezzato. Quando Gauguin comunicherà all’amico la sua decisione di partire, Vincent attraverserà una fortissima crisi che lo porterà a commettere un gesto estremo…
Pittore stimatissimo e quotatissimo, uno dei nomi più conosciuti e rilevanti dell'arte contemporanea, Julian Schnabel debuttò nella regia cinematografica nel 1996 con Basquiat, film biografico dedicato all'artista simbolo, assieme a Keith Haring, del graffitismo, morto nel 1988 a soli ventisette anni (come le rockstar...) per un'overdose.
A ventidue anni da quel film, dopo aver girato opere come Lo scafandro e la farfalla e Miral, Schnabel torna a raccontare al cinema la vita di un collega pittore in questo Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità, presentato in prima mondiale e in concorso al Festival di Venezia 2018: dove Willem Dafoe, voluto da Schnabel nel ruolo del protagonista, ha conquistato la Coppa Volpi come miglior attore.
Più che un film biografico tradizionale, Schnabel voleva cercare di mostrare dall'interno lo stato d'animo dell'artista nel momento della creazione dell'opera, la fatica fisica e la dedizione assoluta che caratterizzano la vita di un pittore. E il ritratto di Van Gogh presentato nel film è più legato alle reazioni emotive di Schnabel alle sue opere che non a quanto è stato scritto su di lui.
Tutto è nato quando Schnabel era a Parigi e ha visitato una mostra intitolata "Van Gogh/Artaud: Il suicidato della società" assieme all'amico Jean-Claude Carrière, lo storico sceneggiatore di Luis Buñuel e di film come L'insostenibile leggerezza dell'essere, Valmont e L'ultimo inquisitore, premiato con l'Oscar alla carriera nel 2014. E parlando tra loro, passeggiando davanti ai quaranta dipinti di Van Gogh della mostra, i due hanno avuto l'idea del film, che per il regista doveva restituire l'esperienza e le sensazioni legate alla visione ripetuta di tutte quelle opere, l'una dopo l'altra.
Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità si concentra infatti nel periodo più intenso e travagliato della vita dell'artista, quello che va da quando, nel 1888, a 35 anni, si trasferì ad Arles, in Provenza, fino alla morte avvenuta in circostanze ancora poco chiare il 27 luglio 1890 a Auvers-sur-Oise, dove era ospite del dottor Gachet.
In mezzo, opere come " La casa gialla", "Quattordici girasoli in un vaso", "Autoritratto con orecchio bendato", "Notte stellata" e " La chiesa di Auvers", oltre all'amicizia e le liti con Gauguin, la mutilazione dell'orecchio, i ricoveri in manicomio e l'inizio di un successo troppo tardivo.
Più che la biografia e i fatti, è la forma a interessare Schnabel, l’intensità febbrile del gesto artistico, il tratto nervoso e tendente all’astratto della pennellata, la visione del mondo e della realtà di un genio tormentato. Cerca di restituire col cinema quella mente e quella pittura, e ci riesce, rimanendo però in superficie. Il suo film non riesce a catturare l'essenza profonda dell'uomo e dell'artista, e finisce col risultare vagamente manierista. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
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Per la sua interpretazione, Willem Defoe fu candidato agli Oscar e ai Golden Globe del 2019 come ‘Miglior attore’. Il film fu presentato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove si aggiudicò la ‘Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.
Dal momento che Julian Shnabel e William Defoe non padroneggiano la lingua francese, si decise di scrivere i dialoghi più importanti in inglese. Defoe, tuttavia, allenò la sua inflessione olandese per rendere realistica la pronuncia di van Gogh.
Dal Trailer Italiano del Film:
Voce off: Perché dici che sei un pittore?
Vincent van Gogh (Willem Dafoe): Mi piace dipingere, devo farlo! Sono sempre stato un pittore, lo so, perché non so fare nient'altro e, mi creda, c'ho provato!
Paul Gauguin (Oscar Isaac): Dobbiamo creare una nuova visione, un nuovo modo di dipingere!
Vincent van Gogh: Ho passato la mia vita da solo, in una stanza...vorrei trovare una nuova luce per quadri che non abbiamo mai visto!
Vincent van Gogh: Dentro di me c'è qualcosa, non so cosa sia...vedo ciò che gli altri non vedono!
Voce off: Per questo si è tagliato l'orecchio? La sua visione del mondo è spaventosa, non è così?
Vincent van Gogh: Molti dicono che sono pazzo, però...la follia è una benedizione per l'arte!
Il prete (Mads Mikkelsen): Credi che Dio ti abbia dato il dono della pittura perché tu viva in miseria?
Vincent van Gogh: Non l'ho mai vista in questo modo. Forse Dio mi fa dipingere per quelli che nasceranno
Vincent van Gogh: Dimmi, fratello, sono un bravo pittore?
Theo Van Gogh (Rupert Friend): Non sei solo bravo, sei il più grande!
Vincent van Gogh: Volevo tanto condividere quello che vedo, ora penso solo al mio rapporto con l'eternità!
Attore | Ruolo |
---|---|
Willem Dafoe | Vincent Van Gogh |
Oscar Isaac | Paul Gauguin |
Mads Mikkelsen | Il prete |
Rupert Friend | Theo Van Gogh |
Mathieu Amalric | Dott. Paul Gachet |
Niels Arestrup | Madman |
Stella Schnabel | Gaby |
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