Nell'ottobre del 1962 fotografie prese in volo da U-2 rivelano che l'Unione Sovietica è in procinto di installare armi nucleari a Cuba, le quali avrebbero la capacità di spazzare via gli Stati Uniti nel sud e nella costa est se divenissero operative. Il Presidente Kennedy e i suoi consiglieri devono pianificare un'azione per contrastare i Sovietici: Kennedy vuole dimostrare di essere forte abbastanza per non sottostare a ricatti ed il Pentagono predispone le truppe militari per essere pronti ad una nuova invasione di Cuba. Ma il Presidente è riluttante all'idea di invadere l'isola, poichè spingerebbe i Sovietici verso l'Europa. E' possibile evitare un conflitto nucleare senza invadere Cuba? Disponibile ora. Entra in NOW!
"(...) L'australiano Donaldson lo mette in scena con una regia corretta e un po' elefantiaca. Dato il soggetto, ogni spettatore ha motivi di rallegrarsi del lieto fine più che ogni altro film in circolazione; il che non implica di necessità che lo spettacolo sia dei più appassionanti. Anche per i ritratti fin troppo edificanti dei bravi ragazzi della Casa Bianca e delle loro ammirevoli compagne: come Jacqueline Kennedy, che incontriamo intenta a mettere in ordine i giocattoli dei pupi presidenziali". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 6 aprile 2001)"Due ore e mezzo di testosterone presidenziale sono dure da sopportare. Ma finalmente si comprende perché l'embargo a Cuba resiste ancora, dopo 40 anni, al di là delle ragion militare: gli americani la menzogna non riescono a mandarla giù. Istruttivo". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 6 aprile 2001)"La crisi dei missili russi installati aCuba in un 'docu-drama' convenzionale ma solido, arcidocumentato, perfino appassionante quando mostra come Kennedy e il suo staff usarono la tv per spiazzare i sovietici (...) Non mancano i cliché, ma Roger Donaldson sa come raccontare questi 'Tredici giorni' che (non) sconvolsero il mondo". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 6 aprile 2001)" 'Thirteen Days' non ha nulla di speciale, è uno di quei tipici film americani impiantati bene, in qualche misura perfino utili: comunque è corretto, incalzante, drammatico, e senza suo merito arriva nel momento di un'altra crisi internazionale, quella Usa - Cina. Kevin Costner recita il personaggio d'un consigliere personale del Presidente; Kennedy è Bruce Greenwood, Robert Kennedy è Steven Culp". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 6 aprile 2001)
DAL ROMANZO "THE KENNEDY TAPES - INSIDE THE WHITE HOUSE DURING THE CUBAN MISSILE CRISIS" DI ERNEST R. MAY E PHILIP D. ZELIKOW
Attore | Ruolo |
---|---|
Kevin Costner | Kenny O'Donnell |
Bruce Greenwood | John Fitzgerald Kennedy |
Steven Culp | Bob Kennedy |
Dylan Baker | Robert Mcnamara |
Henry Strozier | Dean Rusk |
Janet Coleman | Evelyn Lincoln |
Stephanie Romanov | Jacqueline Kennedy |
Bill Smitrovich | Generale Maxwell Taylor |
Walter Adrian | Lyndon Johnson |
Ed Lauter | Generale Marshall Carter |
Olek Krupa | Andrei Gromyko |