Tartarughe ninja alla riscossa, è un film del 1990 diretto da Steve Barron, basato sul fumetto di Kevin Eastman e Peter Liard. In una New York corrotta dalla crescente criminalità, quattro tartarughe umanoidi, addestrate alle arti ninja dal ratto antropomorfo Spilnter, vivono nelle fogne della città e usano le loro abilità per salvare gli innocenti.
Quando l’intrepida giornalista April O’Neil (Judith Hoag) scopre agghiaccianti verità sul Clan del Piede, un gruppo di spietati ninja al seguito del crudele Shredder e responsabile dell’aumento della delinquenza, le Tartarughe ninja entrano in azione e salvano la donna dall'attacco dei malviventi.
Il team, composto da Michelangelo, Raffaello, Donatello e Leonardo, conduce April nel proprio covo. Qui Splinter racconta alla giornalista la storia della loro mutazione, prima di assicurarsi che torni sana e salva a casa. Approfittando della momentanea assenza delle Tartarughe ninja, il Clan devasta il loro covo e rapisce Splinter. Grazie alla complicità di April, i quattro riusciranno a scoprire il nascondiglio di Shredder ma non avranno il tempo di pianificare l’attacco. I nemici, infatti, si introducono nell’appartamento di April e Raffaello viene gravemente ferito. Le Tartarughe si salvano solo grazie all’intervento di Casey Jones (Elias Koteas), un misterioso vigilante mascherato.
A tradire i paladini della giustizia è stato il doppiogiochista Danny Pennington (Michael Turney), figlio del datore di lavoro di April, che ha venduto le Tartarghe per dimostrare la sua lealtà al Clan. Dopo aver parlato con Splitter, tuttavia, l’uomo ha dei ripensamenti sulle sue azioni e chiede a Casey di aiutarlo a liberare il maestro.
Così, rafforzati dalla presenta del giustiziere e di Danny, le Tartarughe ninja si preparano allo scontro finale…
"Che cosa racconta questo prodotto audiovisivo che sul mercato degli Stati Uniti ha attirato la scorsa estate centinaia di migliaia di innocenti (ancora per poco) minorenni nordamericani? Le sotterranee imprese comico-avventurose di quattro tartarughe umanoidi che, addestrate da un topone, già orientale maestro di arti marziali, combattono a New York contro un'agguerrita organizzazione ladresca. La guida un truce manigoldo dell'Est che, quando deve scendere in campo, si cala in una divisa da samurai. La vecchia leggenda del pericolo giallo ridiventa di attualità in quest'ultimo decennio del secolo: sia pure nelle forme falsamente innocue di una favola violenta per ragazzi 'Tartarughe ninja alla riscossa' potrebbe essere interpretato come un film di propaganda antigiapponese. Il rampante imperialismo industriale e commerciale del Sol Levante comincia a dare fastidio." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 23 Dicembre 1990)"Ecco le tartarughe ninja. Dopo i fumetti, la tv e, in Italia, anche il 'Corriere dei piccoli'. La storia si ispira a quella creata inizialmente da Kevin Eastman e Peter Laird, le quattro tartarughe giganti che la dominano sono dei pupazzi di gomma con maschera animata elettronicamente ma abitati da autentici specialisti in arti marziali (i ninja, appunto).All'inizio, nel sottosuolo di New York, le tartarughe erano piccole e minute, come il topo Splinter, addestrato a suo tempo in Giappone nelle arti marziali, poi però, venute a contatto di una sostanza radioattiva, erano diventate gigantesche e adesso così, in proporzioni non dissimili da quelle degli uomini, vengono a contatto con loro, sempre buone e protettive. Naturalmente ci sono dei cattivi a contrastarle, in una città che, caduta in preda ad una mafia di importazione giapponese, è oppressa ad ogni angolo dal crimine. Alla fine però le quattro tartarughe, anche qui come in TV e in tutti i campi dello spettacolo in cui si sono affacciate da anni, ottengono un bellissimo successo e i bambini possono tornarsene a casa contenti." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo')"Dalla parte dei buoni c'è un topone baffuto, padre delle tartarughe, che, come in 'Karate Kid' insegna le arti dello spirito contro la gang che utilizza le maniere forti giapponesi dei Ninja, senza che ci sia mai un dubbio sul lieto fine in arrivo al grido di 'Cowabunga!'. Favola notturna e non pacifica, il film - parente stretto del serial a cartoni nato nell'88 e ora in onda su Italia 1- si avvale della buffoneria delle tartarughe umanizzate (ma non tenere come 'E .T.') anche nel minimalismo dei gusti, dei costumi e dei sentimenti." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 27 Dicembre 1990)
Ai Saturn Awards del 1991 il film ottenne due nomination.
Grazie al successo riportato dalla pellicola, furono girati due sequel ‘Tartarughe Ninja II - Il segreto di Ooze’ e ‘Tartarughe Ninja III’. Nel 2014, inoltre, è stato rilasciato il reboot del film dal titolo Tartarughe Ninja, che ha avuto un sequel nel 2016 con ‘Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra’.
Il Clan del piede è una parodia del Clan della Mano del fumetto Marve Daredevil.
Attore | Ruolo |
---|---|
Raymond Serra | Chief Sterns |
Louis Cantarini | Cab Driver |
Joseph D'Onofrio | Movie Hoodlum 1 |
Kitty Fitzgibbon | June |
David Forman | Member Gang |
Mark Jeffrey Miller | Technician |
Toshishiro Obata | Tatsu |
Tae Pak | Talkative Foot 1 |
Josh Pais | Raffaello |
Jay Patterson | Charles Pennington |
Sam Rockwell | Head Thug |
James Saito | The Shredder |
Michelan Sisti | Michelangelo |
Kenn Troum | Talkative Foot 2 |
Robert Haskell | Tall Teen |
Judith Hoag | April O'Neal |
Elias Koteas | Il Karateka |
Joshua Bo Lozoff | Beaten Teen |
Leif Tilden | Donatello |
Leif Tilen | Foot Messenger |
John David Ward | Movie Hoodlum 2 |
Cassandra Ward-Freeman | Charles' Secretary |
Michael Turney | Danny Pennington |
Ju Yu | Shinsho |
John Rogers (III) | New Recruit |
Joe Inscoe | Police Officer 2 |
Winston Hemingway | Police Officer 1 |