Showgirls, film diretto da Paul Verhoeven, vede protagonista Nomi Malone (Elizabeth Berkley), una bellissima ragazza determinata a raggiungere il successo ad ogni costo. Così per arrivare a Las Vegas decide di fare l’autostop, ma l’uomo che le offre generosamente il passaggio, alla fine del viaggio le ruba i bagagli. La giovane non si da per vinta e riesce a trovare una sistemazione temporanea a casa di Molly (Gina Ravera), la costumista allo Stardust, un famosissimo casinò in città. La nuova inquilina la presenta a Cristal (Gina Gershon), la vera star dello show, che in un primo momento la tiene a distanza con aria da snob, ma poi si avvicina a lei fin troppo, in un legame quasi morboso.
Nomi è sempre più decisa a svoltare e in poco tempo entra allo Stardust, ricevendo soprattutto le attenzioni di Zack (Kyle MacLachlan), direttore artistico del casinò, con il quale comincia una relazione segreta. Cristal, gelosa della ragazza, cerca in tutti i modi di ostacolarne la carriera. È allora che Nomi, presa dalla rabbia, spinge la collega rivale facendola cadere dalle scale e causandole una frattura che le impedirà di esibirsi. Così la giovane showgirl diventa la protagonista del locale, scoprendo a sue spese qual è il vero prezzo del successo…
In oltre due ore è vero che non c'è il tempo di annoiarsi, ma non c'è mai neppure il tentativo di esaminare davvero il personaggio o l'ambiente, di coordinare cause ed effetti, il dialogo sembra tratto dalle frasi delle T shirt. Il regista si dilunga dapprima sulla lap dance, con qualche variazione sul tema per "épater" con il sesso proibito il pubblico dei settimanali femminili. Ma quando Nomi fa carriera, arrivano gli show più eleganti, con numeri che ricordano, fuori le tette, quei balletti erotici-esotici con cui Gisa Geert iniziava i secondi tempi delle nostre riviste anni 50. Elizabeth Berkley, labbra al silicone, pare sarà la star che ha ballato una sola estate e non è un prodigio di espressività: sembra stia sempre aspettando l'okay del regista. La supera in arti maliarde la veterana Gina Gershon, mentre l'uomo conteso è il "lynchiano" Kyle MacLachlan di Velluto blu. Il tutto, tra perfidie et amicizie femminili, sullo scenario peplum-kitsch della Las Vegas Babylonia, risplendente di nudità, sudori, neon e scritte bibliche: "Jesus is coming soon". (Corriere della Sera, Maurizio Porro, 27/10/95) Lo sceneggiatore Eszterhas e il regista Verhoven hanno fama di mutare in oro le trame che allestiscono. Nonostante la confezione di lusso e l'aiuto fornito alla speculazione commerciale da settimanali e quotidiani "intelligenti", Showgirls soddisferà, sì, il proposito che lo ha suggerito: spingere più avanti, il confine che separa spettacolo da cinematografo pubblico e intrattenimento da sala a luci rosse. Ma, almeno negli Stati Uniti, il film è stato distrutto dalla critica e tenuto alla larga dal pubblico tanto che la protagonista, la discreta attrice Elizabeth Berkley (mentre antipatico è il suo partner, Kyle MacLachlan, e civettona come una vamp fuorimoda la diva Cristal, Gina Gershon), pare non trovi più scritture. Si vedrà se, nella provincia italiana, gli spettatori mostreranno lo stesso buonsenso. (Avvenire, Francesco Bolzoni, 27/10/95) In oltre due ore, di fatto, non c'è modo di annoiarsi, a meno che non ci si aspetti che il neon ed il silicone si traducono ai nostri occhi beneducati in luci del Tintoretto e vetrine di Bulgari. Letteralmente inesistente il finale, con pentimento di servizio per l'antieroina che esegue uno sgambetto al momento giusto ma poi torna sulla freeway, direzione L.A., consapevole che ci sarà sempre "qualcuna più giovane e affamata che scende le scale dietro di te". O.K. per le sdegnate reazioni, a patto che non si punti il ditino probo ed isterico contro un film "spudorato, feticistico e consumistico" che si voleva perfettamente aderente all'habitat spudorato, feticistico e consumistico. Lo stesso su cui Baudrillard ha scritto: "" il luogo mondiale dell'inautentico, d'accordo, ma proprio questo ne costituisce l'originalità e la forza". (Il Mattino, Valerio Caprara, 5/11/95)
Il film ha vinto 8 Razzie Awards come peggiore prodotto cinematografico dell'anno e degli anni ’90. In America i film vietati ai minori di 18 anni non hanno quasi mai avuto una distribuzione nazionale in almeno 600 sale.
Showgirls, in questo caso, è una delle eccezioni. Pamela Anderson, Angelina Jolie, Vanessa Marcil, Denise Richards e Charlize Theron hanno fatto il provino per il ruolo di Nomi Malone, ma poi la parte è stata assegnata alla Berkley.
Attore | Ruolo |
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Elizabeth Berkley | Nomi Malone |
Gina Gershon | Cristal |
Kyle MacLachlan | Zack |
Glenn Plummer | James |
Gina Ravera | Molly |