"Appena entrato in casa, Geppetto prese subito gli arnesi e si pose a intagliare e fabbricare il suo burattino. Che nome gli metterò? - disse fra sé e sé -. Lo voglio chiamar Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna...Quando ebbe trovato il nome al suo burattino, allora cominciò a lavorare a buono, e gli fece subito i capelli, poi la fronte, poi gli occhi...". Il Pinocchio di Enzo d'Alò è il coronamento di un sogno artistico e produttivo durato cinque anni. L’incontro del regista de La gabbianella e il gatto con Lorenzo Mattotti, il grande illustratore che nel 2000 ha disegnato il manifesto del festival di Cannes, ha prodotto il miracolo di un adattamento del romanzo tanto fedele quanto innovativo e originale. Le musiche di Lucio Dalla (alla sua ultima opera).
Affascinante il design di Lorenzo Mattotti e tenero l'addio musicale di Lucio Dalla, ma il racconto viaggia senza le necessarie pause di stupore, poggiando su un'interpretazione molto poco drammatica. La chiave di lettura è espressa dal flashback sul bambino Geppetto, creativo e sognatore: padre e figlio sono sullo stesso piano, lo scapestrato protagonista è meno colpevolizzato. Rischioso: e se l'emozione portante di Collodi si basasse invece proprio sulla tragica inevitabile esecuzione dell'immaturità? (Domenico Misciagna)
Attore | Ruolo |
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Gabriele Caprio | Pinocchio (voce) |
Rocco Papaleo | Mangiafoco (voce italiana) |
Paolo Ruffini | Lucignolo (voce italiana) |
Maurizio Micheli | il Gatto (voce italiana) |
Pino Quartullo | un carabiniere (voce italiana) |
Lucio Dalla | Il pescatore verde (voce italiana) |
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