Perfetti Sconosciuti, è un film del 2016, diretto da Paolo Genovese.
Il film ruota attorno alle vicende che si susseguono durante una cena tra amici apparentemente tranquilla, in occasione di un'eclissi lunare da guardare tutti insieme sul balcone. I proprietari di casa, un raffinato appartamento romano, sono Eva (Kasia Smutniak) e Rocco (Marco Giallini), marito e moglie da tempo in crisi: lui è un chirurgo plastico che si è sempre mostrato scettico rispetto all'utilità della psicoterapia, mentre lei è una psicoanalista che ha un rapporto conflittuale con la figlia adolescente, Sofia (Benedetta Porcaroli). La coppia decide di invitare a cena gli amici di sempre: i novelli sposi Bianca (Alba Rohrwacher), timida, riservata ed educata e Cosimo (Edoardo Leo), tassista con la voglia di cambiare quotidianamente lavoro, i coniugi Lele (Valerio Mastandrea), funzionario che lavora in un ufficio legale e Carlotta (Anna Foglietta), donna dedita alla famiglia ed infine Peppe (Giuseppe Battiston), insegnante di educazione fisica in sovrappeso e attualmente disoccupato. Da sempre single, Peppe si è fidanzato di recente con Lucilla, che però non è presente alla cena per colpa di un'influenza.
Tra una portata e l'altra, Eva si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell'altro. Propone così una sorta di gioco: ognuno di loro dovrà mettere il proprio cellulare in mezzo al tavolo e ogni chiamata o messaggio che arriverà nel corso della serata dovrà essere condiviso pubblicamente con gli altri.
Tutti decidono di partecipare, ma ben presto quello che doveva essere un semplice gioco si trasforma in una vero e proprio massacro. Infatti verranno a galla una serie di verità e di segreti inconfessabili che potrebbero distruggere completamente il rapporto tre le varie coppie e l'amicizia fra tutti i commensali.
Col procedere della serata, in maniera progressiva, tra momenti goliardici e altri di forte contrasto e tensione, verranno svelati i lati segreti di ognuno dei protagonisti, con la consapevolezza che pur conoscendosi tutti da tempo si ritroveranno ad essere dei "perfetti sconosciuti" in seguito a un colpo di scena inaspettato...
Di cose, durante una cena in casa che vede coinvolti sette amici (tre coppie e un forse fidanzato non accompagnato), ne succedono davvero tante, senza sosta. E dei momenti e delle azioni, in Perfetti sconosciuti, ti rimangono impressi, prima nella pancia e poi nella mente. Perché intensi, reali, pezzi di cinema da non sottovalutare.
Anche se (o perché) non siamo certo in un film di Woody Allen, né di Bergman, né in Carnage o in un francese tipo Cena tra amici: ma Paolo Genovese e suoi co-sceneggiatori lo sanno, e rimarcano giustamente le differenze, che sono di classe, approccio e aspirazioni. Rimangono impressi (senza entrare nei dettagli) la faccia, le parole e i gesti di Valerio Mastandrea di fronte a un gigantesco equivoco da lui stesso causato; quando capisce che sta succedendo davvero; quando guarda veloce veloce Giuseppe Battiston e continua a fingere sebbene sarebbe tanto più facile, a quel punto, svelare le carte. La sua reazione a quella, aspra e tesa, di Edoardo Leo di fronte agli eventi. E poi Marco Giallini, che spiega il disinnescare i conflitti; che parla alle figlia 17enne come vorrei essere in grado di fare io quando verrà il momento; che fa un passo indietro, anche quando potrebbe affondare la moglie.
E Anna Foglietta, sempre al limite tra isterismo e rassegnazione, che si aggrappa a un bicchiere come a una battuta, o un'amica. E la verità. Quella semplice e scomoda, magari ruspante e mai psicanalitica, contenuta a fasi più o meno alterne da tutti i personaggi. Perché Perfetti sconosciuti è un film cattivo, e che sempre ne sia lodata la cattiveria. Un film che smorza nella romanità popolare (quella de 'sti regazzini che so' cresciuti insieme, e che ora hanno 40 anni) la prosopopea borghese del cinema più “alto” che ha questo genere d'impianto: quello, appunto, che ammicca al suo pubblico, con complicità intellettuale e di classe, proprio quando vuole strappargli di dosso la sua maschera e le sue ipocrisie.
Qui, al pubblico, non ammicca nessuno, proprio no. E non si fa quell'analisi che, vien fuori, uno dei personaggi usa come ultima spiaggia per salvare il suo matrimonio.
Qui, al massimo, si rispecchiano un po' delle nostre colpe banali, e dei nostri fantasmi quotidiani, e delle nostre paure più semplici e recondite: quelle che le persone a cui vogliamo bene ci nascondano qualcosa. Cose che ci possono fare del male ma che vogliamo terribilmente, masochisticamente, conoscere.
Perché il gioco che giocano questi qui, durante un'eclisse di luna, è terribilmente masochista, e lo sanno tutti. Il sadismo no, non c'è: quello sì che sarebbe stato terribilmente borghese… leggi la recensione completa del film Perfetti sconosciuti di Federico Gironi - Comingsoon.it
Tutti gli aggiornamenti sul film:
Data di pubblicazione: 14 settembre 2018
Il regista Paolo Genovese ha partecipato all'evento "Castiglione del Cinema" dove è stata proiettata la versione spagnola di "Perfetti Sconosciuti" diretta da Álex de la Iglesia. Durante l'incontro, Genovese ha discusso dell'universalità del tema del film, che ha portato a numerosi remake internazionali. Ha espresso soddisfazione per come la storia sia stata adattata in diverse culture, mantenendo intatta la sua essenza e rilevanza. leggi la news completa
Data di pubblicazione: 12 dicembre 2017
Paolo Genovese ha parlato del successo internazionale di "Perfetti Sconosciuti", che detiene il record per il maggior numero di remake nella storia del cinema. Ha condiviso riflessioni sul perché la trama abbia risuonato in diverse culture e ha introdotto il suo nuovo progetto, "Supereroi", che esplora le dinamiche delle relazioni umane attraverso una lente innovativa. leggi la news completa
Data di pubblicazione: 4 febbraio 2016
Il cast di "Perfetti Sconosciuti", tra cui Kasia Smutniak, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Giuseppe Battiston ed Edoardo Leo, ha partecipato a un'intervista in cui ogni attore ha rivelato curiosità e aneddoti sui colleghi. Questo scambio ha messo in luce la complicità e l'affiatamento sviluppati durante le riprese, contribuendo alla chimica evidente nel film. leggi la news completa
Data di pubblicazione: 2 febbraio 2016
Durante un'intervista collettiva, il regista Paolo Genovese e il cast principale hanno discusso delle tematiche affrontate in "Perfetti Sconosciuti". Hanno esplorato come la trama metta in luce le vite nascoste che ognuno custodisce nei propri dispositivi mobili e come una semplice cena tra amici possa trasformarsi in una rivelazione di segreti inaspettati, mettendo alla prova le relazioni interpersonali. leggi la news completa
Data di pubblicazione: 25 gennaio 2016
In un'intervista, Paolo Genovese ha approfondito l'idea centrale di "Perfetti Sconosciuti", ovvero come gli smartphone siano diventati contenitori delle nostre vite segrete. Ha discusso di come il film affronti il tema della privacy e delle maschere che indossiamo quotidianamente, sollevando domande su quanto realmente conosciamo le persone a noi più vicine. leggi la news completa
Canzone originale "Perfetti sconosciuti" di Fiorella Mannoia (F. Mannoia, Bungaro, C.Chiodo)
Il film ha ricevuto nel 2016: 2 David di Donatello, 3 Nastri d’Argento, 1 Globo d'Oro, 4 Ciak d’Oro e molti altri premi.
L’idea di questo film è venuta da un evento accaduto ad un amico di Paolo Genovese. Sembra infatti che dietro la realizzazione di Perfetti sconosciuti esista una storia vera. Un amico del regista restò vittima di un incidente e la moglie, una volta in ospedale e recuperato il telefono del marito, scoprì tutti i suoi segreti.
Secondo il regista Paolo Genovese, il fatto di poter raccontare la vita segreta delle persone è sempre stato un argomento che lo ha affascinato, ma non riusciva a trovare un’idea originale. Eppure, dal gioco dei cellulari sul tavolo, che inizialmente sarebbe dovuto durate solo una scena, è nato tutto il film.
Dopo il successo italiano, in molti hanno acquistato i diritti, tanto da dare vita a tanti remake realizzati in diversi stati. Basti pensare che in Grecia è stato realizzato Teleioi ksenoi, in Spagna Perfectos desconocidos, in Francia Le Jeu, in Sud Corea Intimate Strangers, in Cina Kill Mobile e in Turchia Cebimdeki Yabanci, prodotto da Ferzan Ozpetek.
Eva: Sofia sta vivendo il dramma di uscire dalla scena familiare. Rocco: Ecco, facciamola uscire senza romperle troppo i coglioni. Eva: Siamo troppo diversi. Bianca: Come Pc e Mac. Peppe: Oh, e l'uomo cosa sarebbe? Eva: L'uomo è PC, ovvio. Costa poco, si becca i virus e può fare al massimo una cosa alla volta. Bianca: E le donne sono Mac: intuitive, veloci, eleganti. Cosimo: Costano un botto, e sono compatibili solo fra di loro. Bianca: Sì, ma creano dipendenza! Lele: Steve Jobs. Rocco: Ma n'era morto? Lele: E se invece era vivo chiamava mi' moglie?
Attore | Ruolo |
---|---|
Kasia Smutniak | Eva |
Marco Giallini | Rocco |
Valerio Mastandrea | Lele |
Anna Foglietta | Carlotta |
Giuseppe Battiston | Peppe |
Edoardo Leo | Cosimo |
Alba Rohrwacher | Bianca |
Benedetta Porcaroli | Sofia |
Elisabetta De Palo | Nonna |
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