Non c’è due senza quattro è una commedia del 1984 diretta da Enzo Barboni.
New Orleans. Lo stuntman Elliot Vance (Terence Hill) e il sassofonista in libertà vigilata Greg Wonder (Bud Spencer), pur diversissimi tra loro, hanno una cosa in comune: sono perfettamente somiglianti ai cugini Antonio e Bastiano Coimbra, due proprietari terrieri brasiliani. Per questo motivo vengono contattati da un'agenzia che si occupa di reclutare sosia di VIP, in quanto i due miliardari sono vicini alla firma di un contratto importante, ma un gruppo di malviventi è deciso ad impedirlo. Quindi è necessario che siano messi al sicuro per una settimana, fino al giorno della firma del contratto, mentre due sosia li sostituiranno completamente.
Elliot e Greg accettano l’incarico a fronte di un milione di dollari a testa, più una somma di cinquantamila dollari solo per essere stati contattati. I due Coimbra s'impegnano inoltre a donargli un altro mezzo milione di dollari ciascuno, nel caso in cui riuscissero a scoprire i responsabili del complotto contro di loro.
Giunti a Rio de Janeiro con un aereo privato, i sosia prendono possesso della lussuosa ed enorme proprietà dei cugini miliardari. Ma la somiglianza fra i quattro si limita all'aspetto fisico: Antonio e Bastiano sono raffinati e pavidi, mentre Elliot e Greg sono rozzi e pronti a reagire alle minacce. Nella prima sera di lavoro, quest'ultimi due si fanno portare in una fumosa bettola del porto per festeggiare l’ingaggio. Qui, mentre sono intenti a folleggiare tra champagne e ballerine mulatte, incappano nella gang capitanata dal killer Tango (Nello Pazzafini) che, per conto di un misterioso boss della malavita locale, ha avuto l’ordine di far fuori i cugini Coimbra. Ne segue un furiosa scazzottata, in cui i due sosia avranno la meglio sui ceffi di Tango a suon di sberle e cazzotti. Al termine della zuffa, vengono avvicinati da alcuni giornalisti a cui raccontano trionfanti l’accaduto.
Data la visibilità dei cugini Coimbra, la notizia finisce sui giornali di tutto il Brasile. Così, i due miliardari decidono di tornare per spiegare come stanno realmente le cose, temendo un danno alla loro immagine nel mondo finanziario. Intanto Elliot e Greg cominciano a indagare seriamente su chi potrebbe volere la morte dei proprietari brasiliani...
I tempi di Trinità sono lontani, e il trio Clucher (Barboni) Hill (Girotti) Spencer (Pedersoli) da una stanca replica cazzotti a raffica e di comicità che sempre meno facilmente trova la via della risata. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv) Il film, tutto basato sulle gesta di Terence Hill e Bud Spencer, promette comicità fatta di veloci gag e ridicole batoste. (Famiglia tv) Quella dei sosia è un'idea che ha sempre avuto fortuna nel cinema. E in questo film è la nota dominante ed è l'unica molla che tiene su il racconto, facendone uno spettacolo divertente, nonostante le stonature. (Laura e Morando Morandini, Telesette)
Il regista Enzo Barboni, conosciuto anche con lo pseudonimo di E.B. Clucher, ha firmato tante pellicole con Bud Spencer e Terence Hill a partire da Lo chiamavano Trinità (1970) e ... continuavano a chiamarlo Trinità (1971).
Attore | Ruolo |
---|---|
Terence Hill | E Vance /S Coimbra |
Bud Spencer | G Wonder/A Coimbra |
Jose' Van De Kamp | Maggiordomo |
C.V. Wood Jr. | Uff scuola di poliz |
Nello Pazzafini | Tango |
Dary Reiz | Capo mercenario |
Roberto Roney | Nadino |
Fernando Amaral | Segretario |
Ataide Arcoverde | Vinicio |
April Clough | Olimpia |